pubblicato il 17.05.17
Lamezia Leader di Casa Pound condannato per maltrattamenti: prima la famiglia? ·
Il consigliere di opposizione del comune di Lamezia Terme (CZ) Domenico Gianturco, leader calabrese del movimento neo-fascista CasaPound, è stato condannato a 1 anno e 4 mesi per maltrattamenti, a seguito delle ripetute denunce da parte della ex moglie.
Nel provvedimento, emesso dal Giudice Monocratico del Tribunale di Lamezia Terme, si parla di umiliazioni, denigrazioni e maltrattamenti di natura tanto fisica quanto psicologica. Un'ironia della sorte, a voler essere generosi, per chi, con arrogante determinazione, ha sempre difeso i “valori” della Patria, dello Stato, della Famiglia.
Già, la famiglia, quella che Gianturco ha pensato bene di violentare e vituperare. Non avevamo certo bisogno, comunque, che la Giustizia si pronunciasse per venire a conoscenza della caratura del personaggio.
Dal 2015, Gianturco siede nel Consiglio Comunale di Lamezia Terme. È il primo consigliere, in quota CasaPound, di una città medio-grande. Gianturco ha saputo farsi largo giocando sulle rovine del PD e sulla paura della gente. In una città come Lamezia Terme, infestata dallo strapotere delle cosche locali e piagata dalla disoccupazione, i sentimenti di odio, razzismo e diseguaglianza sociale propugnati dal leader di CasaPound hanno colto nel segno.
Celebre la sua battaglia, su tutte, contro l'integrazione dei rom, al grido “prima gli italiani”. Soggetti del genere, che godono inopinatamente del favore di molti xenofobi e omofobi dell'ultim'ora, si arrogano persino il diritto di impartirci lezioni di morale, ma non sono nulla di più che infimi coltivatori d'odio.
L'unica lezione che ci interessa diffondere è scritta a carattere cubitali nel nostro DNA di uomini liberi: antifascisti, antirazzisti e antisessisti sempre!
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r_calabria
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