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5 Novembre 2005
da indymedia
[COMO] Aggiornamenti manif antifa
by Studenti Autorganizzati Comaschi Saturday, Nov. 05, 2005 at 7:02 PM
Manif a Como
Manifestazione non autorizzata per le vie di Como centro.
Circa 60 compagni si sono diretti verso la manif fascista indetta dalla fiamma tricolore e partecipata dalle frange di estrema destra di tutta la provincia.
Screzi in piazza S.Agostino con i fascisti dove sono volati oggetti ed insulti.
Ora i compagni sono stati circondati dalla polizia e c’è un tentativo d’identificazione, un compagno è stato portato via.
aggiornamenti
by info Saturday, Nov. 05, 2005 at 7:28 PM mail:
Rilasciato il compagno prelevato dalle forze dell’ordine poche decine di minuti fa dopo pressioni dei compagni presenti sul posto.
Da: La Provincia di Como del 6/11/2005
Momenti di tensione, quando nel tardo pomeriggio di ieri il corteo che il Movimento sociale-Fiamma Tricolore ha organizzato per rendere omaggio a Sergio Ramelli, si è trovato faccia a faccia con un gruppo di giovani che inneggiavano contro il fascismo.
La polizia è dovuta intervenire per evitare che la situazione degenerasse in scontri diretti. Da una parte militanti di destra che sventolavano bandiere con la croce celtica (mentre gli stessi organizzatori avevano raccomandato di portare soltanto il tricolore), dall’altra una quarantina di ragazzi con il pachistano, la
sciarpa diffusa tra i giovani di sinistra. Due schieramenti opposti che si scagliavano contro cori e slogan politici. Per dieci minuti è sembrato tornare indietro nel tempo, al clima di lotte e contestazioni degli anni Settanta.
Uno scontro inatteso, in quanto la manifestazione degli «Studenti
antifascisti» – questa la firma del volantino che distribuivano – non era autorizzata. Proprio per questo motivo la polizia ha invitato i manifestanti “abusivi” a spostarsi in via Perti. Lì, i ragazzi, tutti studenti di varie scuole comasche, soprattutto della Magistri Cumacini, sono stati identificati. In serata la Questura ha fatto sapere di stare vagliando le loro posizioni e responsabilità.
Ma non dovrebbero scattare denunce.
Si è trattato di un fuori programma che ha rischiato di segnare negativamente la giornata promossa per rendere omaggio a Ramelli, giovane missino ucciso nel ’75 da estremisti rossi. Il corteo della Fiamma è partito da piazza Volta alle 16, diretto in viale Geno, dove ha ornato con il tricolore il palo sul quale era affissa la targa dedicata a Ramelli e che i soliti ignoti, forse militanti nella sinistra, hanno tolto e buttato nel lago un paio di settimane fa.
Per sancire il momento Anna Zolla, dirigente provinciale della Fiamma Tricolore, ha pronunciato un discorso per ricordare il giovane Ramelli, che lei stessa conobbe ai tempi dell’università a Milano. A quel punto un ragazzo si è letteralmente immerso nel lago per recuperare la targa. E così, adesso, il nome di Sergio Ramelli è tornato dov’era prima. Dunque, la manifestazione sembrava destinata a chiudersi in tranquillità. Invece la vera sorpresa era in attesa in piazzale Sant’Agostino dove gli «Studenti antifascisti» aspettavano il ritorno del corteo. Uno di loro ha letto ad alta voce il contenuto del volantino in cui si chiedeva «la rimozione definitiva di tale targa difendendo i valori ell’antifascismo in nome di una cultura fondata sulla Resistenza». Immancabile un riferimento anche all’episodio della lista studentesca «Giovine Italia» presentata all’Itis Magistri Cumacini.
Se prima di ieri si poteva – e forse si voleva – guardare ai recenti fatti di cronaca (falce e martello dipinti sulla sede del partito missino, la targa di Ramelli rubata e buttata nel lago, la lista fascista con croce celtica alla Magistri) come semplici atti vandalici o provocazioni giovanili, ora, invece, diventa sempre più facile, e forse legittimo, credere che il clima di contestazione politica a Como si stia davvero surriscaldando.
Dario Alemanno
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