pubblicato il 15.07.17
Rovigo La “mozione antifascista” del M5S ė bocciata ·
CONSIGLIO COMUNALE ROVIGO La richiesta: negare l’occupazione del suolo pubblico ad associazioni ed organizzazioni di stampo fascista. Il sindaco esce con la Lega nord dall'aula: "strumentalizzazione"
Arriva in consiglio comunale una mozione, presentata da Francesco Gennaro, Ivaldo Vernelli e Livio Ferrari per modificare il regolamento comunale per l’autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico: nessuna concessione ad organizzazioni e associazioni di stampo fascista. A meno che non firmino prima un giuramento ai valori della Costituzione. La Lega Nord si indigna e lascia l’aula. Poi torna e vota contro la mozione che viene bocciata
Rovigo – Il consigliere Francesco Gennaro presenta una mozione per negare l’occupazione di suolo pubblico a Forza Nuova e Casa Pound (e simili), ma il consiglio la boccia, nell’indignazione della Lega Nord che esce dall’aula. Non passa l’esame del consiglio una mozione firmata dai due esponenti del Movimento Cinque Stelle, Francesco Gennaro e Ivaldo Vernelli e da Livio Ferrari che proponeva una modifica del regolamento per l’occupazione del suolo pubblico che limitasse la concessione a gazebo e iniziative di associazioni ed organizzazioni che richiamino all’ideologia fascista.
Nello specifico, la mozione recita: “Si impegnano sindaco, giunta e consiglio comunale ad inserire nel regolamento Tosap per la concessione di suolo pubblico i requisiti che consentano di negare il rilascio dell’autorizzazione alle organizzazioni e associazioni che direttamente si richiamino all'ideologia, al linguaggio, ai rituali e alla simbologia fascista con lo scopo della discriminazione razziale, etnica, religiosa o sessuale che abbiano ricevuto sentenze in giudicato che ne riconoscano la natura violenta”. E nel testo della mozione, i consiglieri firmatari prendono ad esempio organizzazioni come Forza Nuova e Casa Pound. E continua: “Per garantire comunque la manifestazione pacifica del proprio pensiero, la concessione potrà essere rilasciata solo previa sottoscrizione di una dichiarazione di adesione ai principi costituzionali”. La mozione porta in allegato il parere tecnico positivo.
Ma il consigliere Francesco Gennaro, non fa neppure in tempo a leggere la seconda riga della sua mozione quando, particolarmente agitato ed infastidito, il sindaco Massimo Bergamin se ne va dall’aula chiamando a gran voce i suoi consiglieri a fare lo stesso: abbandonare l’aula. “Non sono fascista, ma questa è una strumentalizzazione. Comunisti, che se ne parlino e discutano da soli di una mozione del genere. Hanno fatto più morti loro del fascismo”, commenta quasi gridando il sindaco Massimo Bergamin. La discussione, comunque, procede in aula e il resto della maggioranza giudica la mozione “pura demagogia”, ma Nadia Romeo, in soccorso dei firmatari, commenta: “Una mozione sul regolamento dell’occupazione di suolo pubblico nel comune di Rovigo, votata dal consiglio comunale di Rovigo, non è demagogia. Demagogia al massimo sarà aver votato una mozione contro le sanzioni alla Crimea o il divieto del burqa”.
Alla fine si va ai voti e la Lega Nord torna in aula per votare contro la mozione, insieme al Gruppo misto, Forza Italia e Presenza Cristiana (12 voti in totale per i contrari). Si astengono invece Obiettivo Rovigo (Paolo Avezzù e Carmelo Sergi), Antonio Rossini e la lista Menon (5 in totale gli astenuti). Votano a favore, invece, il Movimento Cinque Stellee il Pd (7 in totale i favorevoli). La mozione viene bocciata.
http://rovigooggi.it/articolo/2017-07-13/la-mozione-antifascisti-e-bocciata/#.WWoWAlHa5NA
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