pubblicato il 13.08.17
Usa, terrorismo supremazista: auto si lancia su un corteo antirazzista: un morto e 30 feriti in Virginia ·
Tragedia dopo gli scontri e le cariche della polizia a Charlottesville. Tutto è nato dalla protesta dei suprematisti bianchi contro la rimozione di un statua del generale Lee da un parco. Il governatore della Virginia proclama lo stato d'emergenza: "Nazisti non sono benvenuti qui". Arrestato l'autore dell'attacco: ha 20 anni. Fbi apre un'inchiesta federale. Trump condanna: "No alla violenza di qualunque parte sia". Ma piovono critiche perché non nomina mai i suprematisti. In serata cade elicottero della polizia impegnato nella vigilanza: due vittime
Una manifestante morta e 30 sono rimasti feriti a Charlottesville, nello stato della Viriginia, dopo che un'auto si è lanciata contro un corteo antirazzista formatosi per contrastare una protesta dei suprematisti bianchi. La tragedia è arrivata dopo una notte di scontri e cariche della polizia, rese necessarie dal fronteggiarsi dei due gruppi di manifestanti. Il governatore, Terry McAuliffe, ha proclamato lo stato d'emergenza nella città e messo in preallarme la guardia nazionale. "Andatevene: nazisti e suprematisti bianchi non sono i benvenuti in Virginia. Non c'è posto per voi qui". ha poi affermato il governatore. "Vergognatevi, non siete dei patrioti", aggiunge, riferendosi agli scontri durante la manifestazione di suprematisti bianchi.
"Sono andate perse delle vite. Chiedo a tutti di andare a casa", ha detto Michael Signer, sindaco di Charlottesville. Il consiglio comunale ha deciso di proclamare il coprifuoco in tutta la città a partire da oggi. Il conducente dell'auto, che dopo l'investimento era fuggito in retromarcia, è stato fermato poco più tardi dalla polizia. Si tratta di un ventenne, James Alex Fields Jr, ed è di Maumee, in Ohio. E' stato poi dichiarato in arresto con l'accusa di omicidio volontario. L'Fbi, dal canto suo, ha aperto un'inchiesta federale per "violazione dei diritti civili" in seguito agli incidenti avvenuti a Charlottesville. Altre tre persone sono state arrestate in relazione agli scontri. La polizia dello stato ha annunciato di aver fermato Troy Dunigan, 21enne di Chattanooga (Tennessee) con l'accusa di turbativa della quiete pubblica, Jacob L. Smith, 21enne di Louisa (Virginia) per violenza e percosse e James M. O'Brien, 44enne di Gainesville (Florida) per avere con sé una pistola.
Secondo le ricostruzioni preliminari, le testimonianze e le immagini filmate da molti dei presenti, il gesto del conducente dell'auto sarebbe stato intenzionale. La vittima dell'auto finita contro la folla durante la manifestazione dei suprematisti bianchi è una donna di 32 anni che attraversava la strada. Il bilancio della giornata si è andato poi aggravando quando un elicottero della polizia impegnato nel pattugliamento dell'area della manifestazione è precipitato: i due agenti a bordo sono morti sul colpo.
Virginia, auto si lancia sulla folla: il momento dello schianto
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L'episodio dell'auto contro i manifestanti è avvenuto dopo che la polizia aveva disperso la temuta manifestazione dell'estrema destra contro la rimozione della statua del generale confederato Robert Lee, uno dei protagonisti della Guerra di Secessione americana.
Durante il corteo, i manifestanti sono entrati in contatto con gli antirazzisti, dando vita a scontri. Il peggio sembrava ormai passato con l'intervento della polizia quando, all'improvviso, un'auto grigia ha imboccato la strada dove erano raccolti gli antirazzisti ed è piombata sulla folla, fendendola fino a quando non ha tamponato un'altra auto; a quel punto il conducente ha innestato la retromarcia ed è fuggito a velocità sostenuta. Su Twitter, pochi minuti dopo, immagini diffuse da testimoni mostravano i corpi di alcune persone che volavano sul tettuccio di auto incolonnate. Molti video diffusi sui social network dai presenti, inoltre, hanno mostrato la manovra di fuga dell'investitore. Charlottesville, 300 chilometri a sud ovest di Washington, conta 46mila abitanti ed è la sede della università della Virginia; per questo sul fronte antirazzista erano molti gli studenti.
• STATO D'EMERGENZA
Il governatore aveva già proclamato lo stato di emergenza per poter mobilitare la guardia nazionale. La polizia in giornata aveva proclamato l'allerta per assembramento illegale e sgomberato l'Emancipation park dove sono avvenuti gli scontri. Anche il presidente Donald Trump, dopo che lo aveva già fatto la moglie Melania, è intervenuto per condannare i disordini. "Non c'è posto per questo tipo di violenza in America", ha twittato il capo della Casa Bianca, chiedendo a tutti di "unirsi e condannare l'odio e la violenza" di qualsiasi parte essi siano. In serata, poi, durante una cerimonia pubblica, Trump ha aggiunto che è 'triste che accadano fatti come quelli di Charlottesville. Come cittadini, ha affermato "dobbiamo restaurare fra noi i legami di fiducia e lealtà, rispettarci e amarci".
· TRUMP NON CITA MAI I SUPREMATISTI BIANCHI
La presa di posizione del presidente è stata criticata da diversi esponenti democratici e repubblicani. Hillary Clinton, ad esempio, ha scritto su Twitter: "Vanno condannati anche i suprematisti bianchi. E' il momento per i nostri leader di essere forti sia nelle parole usate sia nelle azioni". La polemica sui tempi di reazione troppo lenti da parte della Casa Bianca è continuata, soprattutto alla luce dell'appoggio degli estremisti di destra a Trump durante la campagna elettorale e alla presenza nell'amministrazione del controverso stratega Steve Bannon. Le critiche sono poi aumentate quando Trump si è presentato davanti alle telecamere: "Condanniamo nei termini più duri l'intolleranza e la violenza arrivata da più parti", ha detto il presidente, senza criticare direttamente i suprematisti bianchi. A puntare il dito contro Trump anche l'ex leader del Ku Klux Klan, David Duke: "Guardati allo specchio e ricordati che sono stati i bianchi americani a regalarti la presidenza", afferma riferendosi all'invito del presidente a unirsi e opporsi all'odio.
"I suprematisti bianchi non sono dei patrioti, sono dei traditori. Gli americani devono essere uniti contro l'odio e l'intolleranza". ha affermato esplicitamente il senatore repubblicano John McCain, uno dei più forti avversari di Trump all'interno del Gop.
Il Dipartimento di Giustizia dovrebbe indagare come "terrorismo domestico" l'incidente durante la manifestazione di suprematisti bianchi, quando un'auto si è schiantata contro la folla uccidendo una donna. Lo afferma il senatore repubblicano, Ted Cruz. "I nazisti, il Khu Klux Klan e i suprematisti bianchi sono il diavolo e abbiamo l'obbligo morale di respingere la loro propaganda di bugie, intolleranza, anti-semitismo e odio", dice Cruz.
Anche Barack Obama condanna le violenze di Charlottesville. Lo fa su Twitter, citando Nelson Mandela. "Nessuno è nato odiando un'altra persona per il colore della sua pelle o per la religione. Le persone devono imparare a odiare e se possono imparare l'odio, possiamo insegnare loro l'amore. Perché l'amore viene più naturale al cuore umano che il suo opposto", twitta Obama, assente dal social network dal 19 luglio, quando twittò sull'"eroe" John McCain. Critico anche l'ex vice presidente Joe Biden, che punta il dito contro Donald Trump senza pronunciare il suo nome. "C'è un lato solo" twitta Biden, riferendosi alla condanna delle violenze da più parti di Trump.
Il ministro della Giustizia, Jeff Sessions, condanna gli scontri di Charlottesville, in Virginia. Si tratta di azioni che "nascono dall'intolleranza razziale e dall'odio e che tradiscono i nostri valori e non possono essere tollerate" afferma Sessions, assicurando il sostegno del Dipartimento di Giustizia alle indagini dell'Fbi.
Già nella notte gli scambi di slogan tra suprematisti, che indossavano bandiere confederate e scudi, e antirazzisti erano sfociati rapidamente in scontro fisico. Jason Kessler, organizzatore della marcia, in un comunicato aveva detto che l'iniziativa era organizzata per difendere il primo emendamento della Costituzione, che tutela la libertà di espressione, e per sostenere "i grandi uomini bianchi che vengono diffamati, calunniati e demoliti negli Stati Uniti". Con queste parole d'ordine migliaia di suprematisti bianchi, esponenti della alt right, l'estrema destra, erano scesi in piazza per la nuova protesta, dopo quella di inizio mese, contro la rimozione della statua del generale confederato Robert Lee, uno degli eroi dell'America sudista e schiavista. A sostegno della destra radicale e identitaria americana si sono schierati il Ku Klux Klan e i neonazisti. Il sindaco della città ha definito la protesta una "vigliacca sfilata dell'intolleranza, dell'odio e del razzismo".
La situazione resta molto tesa a Charlotteville. Come è successo la notte scorsa anche oggi la polizia, in assetto anti-sommossa, è intervenuta anche con il lancio di lacrimogeni. Sono circa mille gli agenti dispiegati e il network televisivo Cnn ha parlato di diversi feriti negli scontri.
• L'INIZIO DELLE PROTESTE
Già all'inizio di luglio una cinquantina di membri del Ku Klux Klan avevano protestato per la rimozione della statua equestre del generale Lee che nella guerra civile Usa del 1861-1865 guidò le forze confederate. A decidere per la rimozione è stato il Consiglio comunale.I membri del Ku Klux Klan, provenienti dalla Carolina del nord, erano armati, indossavano gli abiti tradizionali con un un cappello puntuto e portavano bandiere confederali, esibendo anche slogan antisemiti e gridando 'potere bianco''. L'episodio si era concluso con 23 arresti.
CADE ELICOTTERO DELLA POLIZIA: DUE AGENTI MORTI
Un elicottero della polizia si è schiantato a terra, in serata, vicino Charlottesville. A bordo c'erano due agenti che hanno perso la vita. L'elicottero era impegnato nelle operazioni in corso nella cittadina della Virginia per i gravi incidenti avvenuti in seguito alla manifestazione dei suprematisti bianchi.
http://www.repubblica.it/esteri/2017/08/12/news/usa_stato_emergenza_i_virginia_per_protesta_suprematisti_bianchi-172920674/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1#gallery-slider=172928472
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