pubblicato il 28.08.17
Ostia, Casapound contesta il parroco che vuole candidarsi al Municipio X ·
Don Franco: «Parlerò con loro»
Franco De Donno, responsabile Caritas locale, annuncia la candidatura nel vasto municipio romano sciolto per mafia. Casapound protesta davanti alla sua chiesa: «De Donno: da prete a candidato, comizi in chiesa e prima l'immigrato»
«De Donno: da prete a candidato, comizi in chiesa e prima l'immigrato». È lo striscione esposto stamani a Ostia, quartiere di Roma, da Casapound davanti alla chiesa Santa Monica, il cui parroco Franco De Donno, responsabile della Caritas locale, annuncerà oggi di candidarsi alla presidenza del X Municipio, al voto forse in autunno dopo oltre due anni di commissariamento per mafia. Il prelato - da quasi quaranta anni - viceparroco nella chiesa lidense - si è sempre speso per gli ultimi: anche difendendo gli sfollati delle baracche nella pineta come gli stranieri che vivono nella ex colonia Vittorio Emanuele sul lungomare di Ostia. Fatto che naturalmente il movimento fascista non gli ha mai perdonato.
Sospeso «a divinis»
La posizione di De Donno, 71 anni, è al momento al vaglio del Vicariato. Tecnicamente non è ancora candidato perché la data delle elezioni non è nota, ma è probabile scatti per lui la «sospensione a divinis». Il parroco, molto conosciuto a Ostia, si presenterà con una lista civica appoggiato da alcune associazioni. Dallo sportello anti-usura al centro per la vita, le iniziative nel sociale della parrocchia Santa Monica sono molte. Proprio davanti alla chiesa in mattinata il sit-in di protesta. «È discutibile la scelta di un prete di scendere in politica - dice Luca Marsella, candidato di CasaPound ad Ostia - ma è inaccettabile che De Donno faccia comizi in una chiesa». «Non siamo tuttavia stupiti: proprio nei locali di Santa Monica - continua Marsella - i centri sociali hanno organizzato manifestazioni politiche che chiedevano la chiusura delle nostre sedi e De Donno è lo stesso che si rifiutò di benedire la targa di Alberto Giaquinto, militante del Msi ucciso negli anni '70».
Il parroco: «Mi fanno campagna elettorale da tanto tempo»
«Mi candido per amore del mio territorio», ha ribadito più volte Don Franco, 71 anni, pronto anche a lasciare temporaneamente l’abito talare per questa nuova «missione». «CasaPound? Stanno facendo da tanto tempo una campagna elettorale in mio favore, senza volerlo - commenta don Franco, viceparroco di Santa Monica a Ostia, con un sorriso - Stavo salutando la comunità in chiesa, non ce ne siamo nemmeno accorti, erano fuori». Aggiunge il sacerdote, che fino ad oggi ha mantenuto il silenzio elettorale: «Dialogherò anche con loro, finora non c'è stata occasione. Siamo per una politica del dialogo e non dello scontro. La mia è una lista civica di tutta la cittadinanza, sostenuta da molte associazioni impegnate nel sociale». Il Municipio di Ostia è l'unico della capitale sciolto per mafia. «La conosco bene - risponde il prete - sono da 12 anni presidente dello Sportello anti-usura». Solidarietà a don Franco De Donno da Gianluca Peciola: «In questo Paese i fascisti di Forza Nuova vengono scortati in Chiesa, e quelli di CasaPound agiscono indisturbati e protetti da poteri forti e istituzioni a Ostia - dice l'ex capogruppo di Sel in Campidoglio Gianluca Peciola in un comunicato - tanto protetti da poter intimidire un parroco coraggioso come Franco De Donno. Noi siamo con Franco, con il suo impegno civico e sociale. Quello che per i fascisti è insopportabile. È successo oggi e non deve succedere più!».
vandalismi_minacce
r_lazio
articolo precedente
articolo successivo