pubblicato il 3.09.17
Roma, Tiburtino III: migranti bloccati in chiesa, fuori gruppi di destra ·
35 migranti eritrei del centro di via del Frantoio, teatro delle proteste di alcuni residenti martedì notte, sono rimasti bloccati per oltre un’ora all’interno della chiesa di Santa Maria del Soccorso dove si erano recati per una messa. Sono stati scortati dalla polizia
Dopo l’assedio al centro d’accoglienza per migranti in via del Frantoio, a Roma, alcuni ospiti della struttura - gestita dalla Croce Rossa nel quartiere Tiburtino III - hanno vissuto, sabato pomeriggio, attimi di paura. A raccontare i fatti è la stessa Croce Rossa: «Un gruppo di circa 40 migranti eritrei del centro di accoglienza di via del Frantoio, teatro delle proteste di alcuni residenti nella notte tra martedì e mercoledì - dice Giorgio de Acutis della Croce Rossa di Roma - è bloccato all’interno della chiesa di Santa Maria del Soccorso, dove si erano recati per una messa organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio. Sono bloccati dentro perché fuori dalla chiesa si aggirano gruppetti di militanti di un’organizzazione di estrema destra». Secondo una prima ricostruzione, i profughi - in tutto 35 persone, in maggioranza donne e bambini - sono rimasti bloccati per circa un’ora prima di essere riportati al centro d’accoglienza con due piccoli bus scortati dalla polizia.
Una ventina di persone, pare appartenenti al gruppo di estrema destra «Roma ai romani», si sono recati in via del Frantoio nel tardo pomeriggio e lì sono venuti a conoscenza della messa organizzata, per le 19, dalla comunità di Sant’Egidio e del fatto che alcuni profughi vi avrebbero preso parte. A quel punto hanno raggiunto Santa Maria del Soccorso, alcuni si sono posizionati all’esterno altri sono entrati in chiesa per qualche minuto. Gli operatori della Croce Rossa, preoccupati, hanno avvertito le forze dell’ordine che si sono subito recate sul posto ed hanno identificato i militanti di estrema destra. Conferma de Acutis: «Nel pomeriggio un gruppo di militanti di estrema destra aveva effettuato un sit-in fuori dal centro di accoglienza. Quando hanno smobilitato, hanno anche saputo che molti dei ragazzi erano in chiesa, comprese donne e bambini, ed evidentemente si sono precipitati qui». Tra i militanti di estrema destra, nessun residente del quartiere: «È la dimostrazione che non è il quartiere ad esserci ostile, ma persone che vogliono seminare odio e intolleranza».
La polizia è intervenuta presidiando la chiesa «sia all’interno che fuori». La Croce Rossa ha inviato due bus per riportare i migranti al centro. Secondo gli operatori del centro, nel quartiere del Tiburtino III la tensione resta tanta, anche dopo la notizia dell’iscrizione sul registro degli indagati di una donna, zia del 12enne che aveva raccontato di essere stato oggetto di un lancio di sassi, accusata di lesioni aggravate nei confronti del migrante eritreo ferito. «Gli ospiti del centro - conclude de Acutis - dicono che gli sembra di stare in Libia, vedono in molte persone la stessa ostilità e gli stessi sguardi dei loro aguzzini che li maltrattavano in Libia prima di venire in Italia».
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/17_settembre_02/croce-rossa-migranti-bloccati-chiesa-fuori-gruppi-estrema-destra-1a93cd00-900b-11e7-90ab-5e72a21f32c7.shtml
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