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4 Novembre 2005
aggressione fascista a viterbo
by csoa valle faul Monday, Dec. 05, 2005 at 9:44 PM
sabato notte un compagno è stato aggredito e accoltellato al volto dai fascisti di Vertice Primo
scesi in cinque da una macchina hanno aggredito anche a bastonate un compagno, non alla prima esperienza di aggressione personale. prima di fuggire i fascisti hanno estratto le lame e colpito al volto il ragazzo.
i responsabili sono stati identificati e denunciati ma lasciati a piede libero.
questo che segue è il comunicato dei compagni del csoa valle faul ed associazione culturale RAPS
Comunicato Stampa
05/12/2005
Il Centro Sociale Occupato Autogestito Valle Faul di Viterbo e l’Associazione culturale RAPS ( Rete Autorganizzata Precari dello Spettacolo) esprimono la rabbia e lo sdegno per l’ennesimo attacco della squadraccia fascista, che ha brutalmente aggredito ed infine accoltellato un nostro concittadino.
Finalmente sono stati identificati gli autori di questa vile aggressione, i quali si erano già resi responsabili di altri gravi episodi di violenza.
Nel momento in cui, a Viterbo, una importante rappresentazione teatrale riportava alla memoria il valore dell’antifascismo nel nostro territorio, la storia si ripete: un giovane esce dall’osteria e viene accoltellato dai fascisti suoi compaesani.
Questi squadristi scrivono la storia recente, fatta anche di molotov, colpi di pistola e ripetute aggressioni ai danni di persone indifese.
Immersi, tra l’atro, nell’indifferenza della gran parte delle forze politiche e istituzionali della città, per non parlare di quelli che hanno sostenuto, addirittura in consiglio comunale, le argomentazioni di chi, tempo addietro, rivendicava l’esigenza di uno spazio per ” iniziative culturali” ispirate a “certi ideali”.
Responsabili di incursioni notturne, perpetrate e predeterminate, in gruppo e con intenti criminali, tali di rendere necessarie cure urgenti ospedaliere ai malcapitati di turno.
Denunciamo il clima di tolleranza e delle forze di polizia e degli amministratori della cosa pubblica in cui si inseriscono tali gravi episodi.
L’intera Società Civile pesa questa violenza come una intimidazione alla propria Libertà.
Invitiamo Tutti alla mobilitazione contro la violenza da qualunque parte essa provenga.
Assemblea di gestione
CSOA VALLE FAUL
Ass. RAPS
www.raps.it
Lunedì 5 Dicembre 2005
In pieno centro a Viterbo
Trentenne, di sinistra, aggredito e accoltellato Denunciati dalla polizia due giovani neofascisti
Ritorna la violenza politica a Viterbo. Solo che questa volta, per la prima volta, escono fuori dalle tasche degli aggressori anche i coltelli. E’ accaduto sabato notte verso le 4 in via Cardinal La Fontaine, in pieno centro storico. Un viterbese di 30 anni, mentre stava rincasando a piedi da solo, è stato aggredito da un gruppo di cinque giovani neo-fascisti che sono scesi dalla macchina e lo hanno subito circondato. Senza motivo. Cominciandolo a picchiare con pugni, mazze, tirapugni di ferro e sfregiandolo al volto (cinque punti di sutura) con una coltellata prima di andarsene. Il ragazzo, accusato di essere di sinistra, ha subito sporto denuncia prima di essere ricoverato all’ospedale di Belcolle (ne avrà per sette giorni).
Le forze dell’ordine hanno già individuato i responsabili dell’aggressione, tutti componenti dell’associazione neo fascista ”Vertice Primo”, denunciando due di loro a piede libero per lesioni personali. Il fatto è stato denunciato pubblicamente ieri, prima che iniziasse lo spettacolo teatrale Sotto Assedio di Antonello Ricci, dedicato proprio a fatti di sangue realmente avvenuti nella Viterbo degli anni ’20, prima dell’avvento definitivo del fascismo.
Il comitato anti-fascista della Tuscia (Cat), autore tra l’altro di un libro bianco proprio sui fatti di violenza che stanno succedendo con frequenza a Viterbo, stigmatizza l’accaduto. «Purtroppo – dicono dal Cat – è avvenuto il salto di qualità che ci aspettavamo: sono comparsi i coltelli. E’ un fatto gravissimo che la dice lunga su un fenomeno che stiamo denunciando con voce da tempo. Ma le istituzioni continuano a essere sorde di fronte all’allarme che stiamo lanciando, tace anche un pezzo di cento-sinistra viterbese».
Re.Vi.