pubblicato il 3.12.17
Skinheads. Bossi contro: "La Lega non cerchi quei voti". Salvini: "Sono solo dei ragazzi" ·
Skinheads. Bossi contro: "La Lega non cerchi quei voti". Salvini: "Sono solo dei ragazzi"
'Sono di una famiglia di antifascisti veri, combattenti, non chiacchieroni', ha detto il fondatore della Lega a Chinolo Po dove si è svolta una riunione della minoranza di partito per far pressione su Salvini. Renzi commenta: spero Salvini abbia capito
02 dicembre 2017
"Il mondo è pieno di matti, diciamo che quei voti la Lega non deve cercarli", ha detto Umberto Bossi, presidente della Lega, sul caso degli skinheads di Como al suo arrivo alla riunione della minoranza del partito a Castello di Chignolo Po, in provincia di Pavia.
Così il fondatore della Lega si è espresso sull'irruzione delle 'teste rasate', martedì sera, che ha interrotto una riunione della rete solidale 'Como senza frontiere', quando un gruppo di simpatizzanti di estrema destra ha forzatamente bloccato l'incontro sui migranti. Gli investigatori hanno già individuato tutti i partecipanti al blitz.
"Io sono di una famiglia di antifascisti, antifascisti combattenti non chiacchieroni: mia cugina è morta sul Monte Rosa", ha tenuto a ricordare Bossi. "La penso come Spinelli, che considerava lo Stato Nazione il male assoluto anche se penso che qualcosa di buono lo abbia fatto come contenitore della democrazia", ha concluso.
Nella riunione di Chignolo Po la minoranza interna contesta la svolta 'nazionalista ' impressa da Matteo Salvini, che non nasconde le sue ambizioni di comando nazionale all'interno del centrodestra.
Il raduno, convocato a vent'anni dalle elezioni del Parlamento padano sempre nel Castello di Chignolo Po, è stato organizzato proprio per fare pressioni su Salvini affinché non trascuri la questione identitaria settentrionale e mantenga la parola 'Nord' nel simbolo elettorale della Lega. L'incontro è stato pianificato dall'assessore lombardo Gianni Fava, ex sfidante di Salvini che, al congresso per la segreteria, si fermò al 17 per cento. Oltre che da Umberto Bossi e dall'ex governatore del Piemonte Roberto Cota, l'appuntamento è stato pubblicizzato anche da Roberto Maroni, su Twitter, dove c'è il link al manifesto dell'iniziativa, che riprende lo storico manifesto del Carroccio della Padania ritratta come gallina delle uova d'oro a beneficio di Roma "ladrona".
Il commento di Matteo Renzi "Chi lo avrebbe mai detto? Alla fine persino Umberto Bossi deve spiegare a Salvini che con le provocazioni dei naziskin non si scherza: adesso che glie lo ha detto il Senatur, speriamo lo capisca. Rinnovo l'invito sabato prossimo a Como. Chi nega la storia, nega il futuro #avanti", scrive su Twitter il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi.
Salvini: solo ragazzi con un volantino "Per buonisti, sinistri e giornalisti il problema dell'Italia sono dieci ragazzi di destra che leggono un volantino. Per me invece il problema sono le migliaia di clandestini che picchiano, rubano, stuprano, spacciano. E poi parlano di fake news", dichiara Matteo Salvini replicando al segretario del Pd, Matteo Renzi. "Mentre la sinistra sabato manifesterà a favore di un'immigrazione clandestina che porta problemi a tanti e soldi a pochi, domenica prossima a Roma scenderanno in piazza migliaia di italiani che chiedono il rispetto delle regole, ordine, espulsioni, tranquillità e un'immigrazione sotto controllo", aggiunge il segretario della Lega.
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Irruzione-a-Como-Umberto-Bossi-Lega-Nord-skinheads-Roberto-Corta-Gianni-Fava-Roberto-Maroni-571aa9d7-ced9-46fe-b221-168f21ad6fde.html
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