pubblicato il 21.12.17
Forza Nuova a Desio come gli skinhead a Como: blitz in consiglio comunale ·
La protesta arriva dopo che il primo cittadino aveva negato l'autorizzazione per un banchetto di raccolta firme contro lo Ius soli
20/12/2017
Nuovo blitz di Forza Nuova in Lombardia. Nel mirino degli esponenti del partito di estrema destra, questa volta, il comune di Desio, poco più di 40mila abitanti in provincia di Monza e Brianza. Ieri sera, una quindicina di militanti del partito guidato da Roberto Fiore hanno fatto irruzione durante il consiglio comunale interrompendo per qualche minuto la seduta.
Uomini e donne, tutti in jeans e giubbotto nero, sono entrati in silenzio nella sala comunale di piazza Giovanni Paolo II, nel cuore della città. Poi hanno si sono disposti in piedi in fondo alla stanza. Hanno accerchiato i presenti e sono rimasti fermi: gambe divaricate e sguardo fisso verso il sindaco e i consiglieri che stavano di fronte a loro. Un'irruzione in pieno stile squadrista che ha seguito lo stesso copione di quella del 29 novembre a Como, nella sede delle associazione pro migranti Como senza frontiere.
Questa volta però i militanti non hanno parlato perché sulla bocca avevano incollato una striscia di nastro adesivo. Le parole le hanno lasciate, nero su bianco, su un cartello che ognuno di loro teneva ben fermo davanti al petto. "A noi non è permesso parlare". Questa la scritta. Lo spettacolo però è durato solo pochi secondi perché i vigili sono intervenuti subito strappando loro dalle mani i fogli.
Ma i militanti di Forza Nuova non hanno desistito. Sono rimasti in aula fino alle ore 23, poco prima che terminasse la seduta. Una protesta che arriva dopo che il sindaco di Desio, Roberto Corti (Pd), aveva negato loro l'autorizzazione per un banchetto di raccolta firme contro lo Ius soli, previsto per domenica 17 dicembre nel centro della città.
La scelta, spiega ad HuffPost il sindaco Corti, "non è politica". Il motivo del rifiuto è legato al volantino firmato da Forza Nuova che, come si legge, incita alla "resistenza etnica" e che non è piaciuto al primo cittadino di Desio. "Trasmette un messaggio razzista", spiega. "Se vogliono raccogliere firme contro lo Ius Soli sono liberi di farlo, ma se incitano al razzismo dico di no perché va contro i principi della Costituzione". E poi aggiunge: "La 'resistenza etnica' che ho letto sul volantino mi fa paura. Evoca cose del passato, certamente non belle". E confessa di essersi anche chiesto: "E dopo questo, cosa può succedere?". Per questo non ha avuto dubbi a vietare il permesso per il banchetto, anche se alcuni militanti di Forza Nuova domenica sono andati lo stesso per le vie del centro a distribuire questi volantini. Ma il sindaco Corti non arretra e non si fa intimidire. "Finché ci sono io, nel mio Comune nessuno sarà autorizzato a fare manifestazioni di tipo razzista. Non mi fanno paura".
http://www.huffingtonpost.it/2017/12/20/forza-nuova-a-desio-come-gli-skinhead-a-como-blitz-in-consiglio-comunale_a_23312968/
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