pubblicato il 4.02.18
Corteo antifascista a Genova, cinquemila persone anche senza Anpi, Cgil e Pd ·
In piazza Tommaseo parla il padre di Carlo Giuliani. Manifesto con i nomi delle vittime del neofascismo sulla sede di Lealtà Azione in via Serra. Tra i partecipanti al corteo una sezione dei "partigiani" di Roma e molti iscritti alla Cgil.
Non c'è l'Anpi di Genova, non c'è il Pd e non c'è neppure la Cgil, almeno come adesioni formali. Ma alla manifestazione antifascista convocata in piazza Deferrari c'è tanta gente, circa cinquemila persone. Tantissimi antifascisti genovesi e non solo. E c'è pure una sezione dell'Anpi con i suoi militanti venuti da Roma, quelli della sezione Renato Biagetti. In aperto dissenso dai "partigiani" genovesi. Renato era un giovane militante dei centri sociali di Roma ucciso dai fascisti nel 2006.
La manifestazione si è conclusa senza incidenti, con oltre cinquemila persone presenti in piazza e nel corteo che è partito verso le 16.30 per snodarsi nelle vie del centro per raggiungere piazza Alimonda, ovvero a poche decine di metri dalla sede di CasaPound.
In via Serra azione dimostrativa con l'affissione di un manifesto antifascista sul portone della sede di Lealtà Azione, gruppo neofascista che ha ottenuto un locale in affitto dalla Fondazione Assarotti dei Padri Scolopi. Sul manifesto sono scritti i nomi di alcuni militanti di sinistra uccisi dai fascisti in tutta Italia negli ultimi anni.
In piazza Tommaseo ha preso la parola il padre di Carlo Giuliani, Giuliano.
A poche decine di metri la sede di CasaPound protetta però da barriere e dal cordone delle forze dell'ordine.
Nella piazza alcuni ragazzi hanno tentato di dirigersi verso via Montevideo dove si trova la sede di CasaPound ma sono stati fermati dal servizio d'ordine della manifestazione. Qualcuno con una spranga o una pietra ha incrinato il vetro blindato del Credit Agricole.
Il corteo ha poi fatto dietro front per dirigersi verso Brignole e proseguire verso via XX Settembre e quindi De Ferrari dove si è sciolto.
Alla manifestazione è stata fortissima la presenza dei portuali che nell'assemblea antifascista partecipano attivamente al servizio d'ordine.
In piazza anche molti esponenti di Leu, da Sergio Cofferati (assieme all'ex assessore della giutna Pericu Bruno Pastorino) a Luca Pastorino. Cofferati, contestato in maniera accesa da un giovane manifestante ha mantenuto il suo aplomb e non ha lasciato la sua postazione.
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In corteo anche molti appartenenti alla Cgil seppur a titolo personale a cominciare da Ivano Bosco segretario della Camera del Lavoro, e molti appartenenti all'Anpi. Segno che la scelta di due manifestazioni antifasciste (domani a Sestri Levante quella organizzata da Anpi alla quale aderiscono numerosi candidati del Pd ) ancora una volta viene vissuta da molti antifascisti come l'ennesima e inspiegabile spaccatura in seno alla sinistra.
Tutto ciò mentre il fronte della destra estrema e dichiaratamente fascista in città è sempre più ampio e coeso da CasaPound a Lealtà Azione a Forza Nuova.
http://genova.repubblica.it/cronaca/2018/02/03/news/corteo_antifascista_a_genova_tantissima_gente_anche_senza_anpi_cgil_e_pd-187959614/
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