Fiore in comizio, idranti e lacrimogeni su migliaia di antifascisti
Dopo le cariche di stamattina un lungo sit-in in piazza Maggiore. Alle 19.30 parte un corteo, attaccato in via Farini dalle forze di polizia. In giornata arrestato uno studente del Cua per la manifestazione di Piacenza.
16 febbraio 2018
Dopo le cariche in via Farini, i manifestanti scesi in piazza contro il comizio del leader forzanovista hanno manifestato lungo via Castiglione, piazza di porta Ravegnana e via Rizzoli per raggiungere, intorno alle 15.30, piazza Maggiore, fermandosi a ridosso del Pavaglione. Per quattro ore hanno mantenuto il presidio tra interventi, cori e fumogeni, in un numero cresciuto progressivamente nel corso del pomeriggio. Dalle 17.30, con numeri più esigui, si è radunato il presidio convocato da Anpi, Pd, Arci e sindacati confederali.
La Polizia ha sbarrato la strada fin dal pomeriggio con blindati e grate di ferro e filtrato il passaggio sotto il portico. Altre grate sono state posizionate lungo via Farini, a chiudere una piazza Galvani che ha atteso i neonazisti silenziosa e semivuota, con negozi serrati e difficoltà a transitare anche per i semplici passanti. Alla fine i militanti forzanovisti sono arrivati, diciotto contati.
Alle 19.30 gli antifascisti hanno iniziato a muoversi dal Pavaglione, formando un lungo corteo di migliaia di persone lungo via Rizzoli, via Castiglione, piazza Santo Stefano e via Farini. Arrivati a poca distanza da piazza Galvani sono stati brutalmente respinti dal getto degli idranti (a Bologna non si erano visti neanche nel '77!) e dai lacrimogeni delle forze di polizia. Hanno esploso in risposta alcuni petardi e lanciato oggetti verso gli antisommossa. Due fermati, a quanto si apprende, sarebbero stati subito rilasciati. Dopo alcuni minuti in piazza Minghetti, sono ripartiti in corteo lungo via Farini, via Castiglione, Strada Maggiore, piazza Aldrovandi, via San Vitale fino al Nettuno.
Nel corso della giornata, gli studenti del Cua hanno detto che un loro compagno, Lorenzo, portapizze per Just Eat, è stato arrestato per quanto avvenuto alla manifestazione antifascista di Piacenza, sabato scorso: "Anche per lui è importante essere in Piazza oggi! Fuori i fascisti dalla nostra città! Lorenzo, Giorgio e Mustapha liberi subito!". Unanimi gli attestati di solidarietà delle altre realtà in piazza.
http://www.zic.it/fiore-in-comizio-idranti-e-lacrimogeni-su-migliaia-di-antifascisti-videofoto/
Bologna, comizio di Forza Nuova: in migliaia al presidio antifascista. Scontri con la polizia
Ad attendere Fiore una quindicina di militanti della formazione di estrema destra, che lo hanno accolto con saluti romani e slogan come 'Boia chi molla'. Il leader di estrema destra: "Clima d'odio fomentato dalla trimurti: magistrati, sinistra e media. In primis il gruppo Espresso". I manifestanti volevano occupare piazza Galvani, dove si è svolto il comizio. Il sindaco Merola al presidio in piazza Nettuno: "Gli italiani non sono quelli che sono razzisti"
16 febbraio 2018
Cariche della polizia, idranti e scontri a Bologna tra agenti e attivisti dei centri sociali, che hanno cercato di occupare piazza Galvani dove intorno alle 19.30 è arrivato il segretario nazionale di Forza nuova Roberto Fiore. Gli agenti, in tenuta antisommossa, hanno allontanato più volte i manifestanti, che hanno tirato anche lacrimogeni, bottiglie di vetro e segnali stradali, oltre a intonare Bella Ciao mentre era in corso il comizio del leader di estrema destra, terminato intorno alle 20.30. Ad attendere Fiore una quindicina di militanti della formazione di estrema destra, che lo hanno accolto con saluti romani e slogan come ‘Boia chi molla’.
Il leader del movimento di estrema destra ha detto che (...)
I manifestanti volevano occupare la piazza per impedire l’iniziativa al grido “oggi è la nostra Resistenza”, e in seguito ad alcune cariche tra piazza Galvani e via Farini, in centro storico, con spintoni e manganellate, sei ragazzi sono rimasti feriti. “Qui oggi si ritrovano i cittadini democratici, – ha detto il sindaco Virginio Merola durante il presidio organizzato in piazza Nettuno da Cgil, Cisl, Uil, Arci e Anpi – perché si parla di italiani ma si fa un po’ di confusione perché gli italiani non sono quelli che sono razzisti, gli italiani sono la stragrande maggioranza della popolazione che si ricorda che la Repubblica Democratica è nata sulle ceneri dei massacri e delle persecuzioni compiute dai fascisti”. Se infatti da un lato di piazza Maggiore almeno un migliaio di persone si sono unite al sit al quale era presente il sindaco, davanti al Sacrario dei caduti, dall’altro capo del Crescentone centinaia di attivisti dei collettivi hanno sfilato in corteo per cercare di raggiungere la piazza del comizio, presidiata dalla polizia in tenuta antisommossa.
In mattinata alcuni attivisti del collettivo Hobo avevano bloccato il Consiglio comunale sventolando uno striscione che recitava “siete complici dei fascisti”. Poi i collettivi, un centinaio di attivisti tra le varie sigle bolognesi, tra cui Hobo, Vag51, Làbas e Cua, si sono spostati in piazza Galvani, successivamente allontanati dalla polizia. I manifestanti hanno tirato contro la polizia – che ha effettuato diverse cariche per respingerli – lacrimogeni bottiglie di vetro e segnali stradali.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/02/16/bologna-collettivi-occupano-piazza-prima-del-comizio-di-forza-nuova-scontri-con-la-polizia/4165135/
manifestazioni antifa
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