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Da Indymedia
Viale Timur Kaciarava in Roma
by Circolo Francesco Ghezzi Wednesday, Dec. 21, 2005 at 7:42 AM
Il 21 dicembre il viale che portava il nome del fascista Paolo di Nella nel villa Chigi l’ha cambiato per il nome di Timur Kaciarava, un antifascista ucciso in Russia.
Comunicato
Viale Timur Kaciarava
(1985-2005)
Il nome di questo viale e’ stato cambiato in onore di un giovane ragazzo, Timur Kaciarava, ucciso da fasci russi in San Pietroburgo il 13 novembre 2005. Sono stati dieci contro due, e Timur ha preso molte coltellate in collo per cui e’ morto subito. Aveva vent’anni, studiava filosofia, suonava in un gruppo, aiutava i «senza casa» e propagava la pace. Noi crediamo che questo viale merita piu il suo nome che il nome di uno che propagava l’odio. Inoltre, noi crediamo che uno viale che porta il nome di un fascista sia una vergogna per la Roma. Percio’ noi abbiamo deciso di rettificare questo sbaglio e ricordare a tutti che il fascismo continua ad uccidere.
Circolo Francesco Ghezzi – amici di Timur Kaciarava
English:
On December 21 Paolo di Nella street in Rome, which was named after a fascist, was re-named after Timur Kacharava, a young anti-fascist murdered last November in St.Petersburg, Russia.
Communique
Timur Kacharava Street
(1985-2005)
This street was re-named after Timur Kacharava, who was killed by Russian fascists in St.Petersburg on November 13, 2005. Ten of them attacked two unarmed persons and Timur got numerous knife wounds in the neck and died on the spot. He was just twenty years old, a philosophy student and musician, who helped homeless people and spoke of peace. We think that he deserves that this street is named after him, rather than the guy who preached hate. Besides that we think it is a disgrace to the city of Rome that a street was named after a fascist. That is why we decided to correct this injustice and by doing so to remind everybody that fascism still kills.
Circle of Francesco Ghezzi – friends of Timur Kacharava
Da Il Tempo
ATTI VANDALICI contro la strada intitolata a Paolo Di Nella.
Gli autori sarebbero pseudo-anarchici che hanno persino rivendicato la bravata su internet, compiacendosi della malefatta. Ieri mattina le targhe toponomastiche intitolate di recente a Paolo Di Nella, giovane vittima degli anni di piombo, erano state imbrattate da vernice spray nera e coperte dal nome di tale Timur Kaciarava. A Villa Chigi, dove si trova la via, sono stati ritrovati anche simboli anarchici. L’iniziativa è stata poi rivendicata sul sito Indymedia dal gruppo gruppo «Circolo Francesco Ghezzi–amici di Timur Kaciarava», che ha usato il web per diramare un «Il 21 dicembre il viale che portava il nome del fascista Paolo Di Nella nel villa Chigi l’ha cambiato per il nome di Timur Kaciarava, un antifascista ucciso in Russia». E ancora: «Inoltre, noi crediamo che uno viale che porta il nome di un fascista sia una vergogna per la Roma. Perciò noi abbiamo deciso di rettificare questo sbaglio e ricordare a tutti che il fascismo continua ad uccidere». Unanime l’indignazione sollevata in città dopo gli atti vandalici. I primi a parlare sono stati il capodelegazione di An al Parlamento europeo, Roberta Angelilli, e il consigliere comunale di An, Luca Malcotti: «Si tratta di un atto vile e vergognoso che offende la memoria condivisa della città. Abbiamo già provveduto questa mattina stessa a segnalare all’ufficio decoro urbano quanto accaduto ed è stato richiesto un intervento urgente». Per il presidente romano di Azione giovani, Federico Iadicicco, si tratta di «un gesto infame fatto da vigliacchi senza nome». Duro il presidente della Provincia, Enrico Gasbarra: «È un gesto vandalico che offende l’intera comunità dei romani e non soltanto la memoria di un giovane al quale è stata intitolata una strada». Il sindaco Veltroni ha disposto la immediata cancellazione delle scritte. Solidarietà anche dalla consigliera diesssina in Provincia, Pina Maturani: «La decisione democratica assunta dal Comune di Roma, con l’intitolazione di una targa in memoria di un uomo vittima di un episodio violento, a prescindere dalla sua appartenenza politica, deve essere rispettata dall’intera comunità e non può essere messa in discussione da nessuno».
giovedì 22 dicembre 2005
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