pubblicato il 9.09.18
Grosseto Corteo antifascista, cori e bandiere: in piazza contro il raduno di CasaPound c’è Maremma Antifa ·
08 settembre 2018
GROSSETO – In 500 da ogni parte della Toscana e non solo per gridare forte “no al raduno di CasaPound a Grosseto”. Si sono ritrovati in città, in piazza della stazione, i militanti antifascisti riuniti per marciare insieme nel corteo organizzato da Maremma Antifa, il collettivo nato da qualche mese per difendere i valori dell’antifascismo e dell’antirazzismo. Gli stessi valori che oggi sono stati celebrati dai cori e dalle bandiere della manifestazione organizzata a Grosseto, da piazza Marconi al parco di via Giotto passando per via Matteotti e sfiorando il centro storico dove contemporaneamente l’Anpi aveva organizzato un’altra iniziativa di contrasto al fascismo e al razzismo.
Manifestazione Antifa settembre 2018
Ragazzi giovani, grossetani e non, che hanno sfilato pacificamente lungo le strade della città accompagnati da un’imponente servizio di sicurezza garantito dalle forze dell’ordine, Polizia e Carabinieri, impegnati a terra con decine di uomini e supportati in cielo dall’elicottero.
Tra i presenti oltre ai ragazzi di Maremma Antifa erano presenti anche il segretario del Partito Comunista dei Lavoratori Marco Ferrando e i rappresentanti di Rifondazione Comunista e Potere al Popolo.
https://www.ilgiunco.net/2018/09/08/corteo-antifascista-cori-e-bandiere-in-piazza-contro-il-raduno-di-casapound-ce-maremma-antifa/
GROSSETO: MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA CONTRO RADUNO NAZIONALE DI CASA POUND
Maremma antifa in piazza contro il raduno nazionale di Casa pound a Grosseto, città toscana che negli ultimi anni ha visto preoccupanti segnali di riorganizzazione fascista. Nell’appello che indice la manifestazione antifascista, sabato 8 settembre con concentramento alle ore 16 presso la stazione, Maremma antifa scrive:
“Legittimati dall’indifferenza dei più e da chi li considera perfettamente inseriti all’interno del sistema democratico, i neofascisti si sono infiltrati ovunque: nei quartieri, nelle scuole, nelle istituzioni. Con la complicità e per la negligenza delle amministrazioni locali, hanno aperto impunemente le loro sedi, si appropriano degli spazi pubblici e mediatici, impongono la loro idea di giustizia con le ronde squadriste, risignificano i luoghi della nostra città (ad es. l’intitolazione di una via a Giorgio Almirante, boia fascista firmatario e mandante di numerose stragi anche sul nostro territorio), si vendono come ‘amici del popolo’, umiliano la sala comunale e la nostra memoria storica legata alla Resistenza. Ed ora, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: la chiamata al raduno nazionale di CasaPound il 7, 8 e 9 Settembre. Non permetteremo a chi alimenta l’odio, la violenza e la guerra tra poveri di calpestare le nostre strade. Scendiamo in piazza l’8 Settembre per arginare questa invasione! Scendiamo in strada con i nostri corpi per riprenderci la nostra città!”
La rete di realtà che costituiscono Maremma antifa allarga poi la riflessione sulle politiche che hanno prodotto questo fosco contesto sociale:
“Quello a cui stiamo assistendo, infatti, è una deriva razzista, xenofoba, omofoba, sessista e securitaria di ampia portata, alimentata dagli stessi governi che attuano politiche di macelleria sociale sotto la bandiera democratica. Con queste politiche, in pochissimo tempo, ci hanno rubato tutto: il lavoro, la scuola, la casa, la salute, la libertà di autodeterminazione e di scelta sui nostri corpi, la solidarietà, la capacità di lottare, l’umanità.”
Il testo non risparmia critiche ai passati governi, anche di centrosinistra:
“Non saremo magnanimi con quella ‘sinistra’ che in decenni di totale servilismo nei confronti del neoliberismo e delle politiche di austerità ha sistematicamente sottratto al popolo ogni potere democratico e ha creato le condizioni affinchè la cultura ‘neo-fascista’ diventasse di massa. Noi non ci dimentichiamo che questa ‘sinistrina’ è responsabile della precarizzazione e della frammentazione dell’intera classe operaia (es. Jobs Act), della distruzione del sistema scolastico (es. la buona Scuola) e di leggi razziali e repressive come il Decreto Minniti Orlando.”
Questo attacco politico al centrosinistra ha determinato anche una rottura con l’Anpi che ha convocato un presidio al quale parteciperà anche la Cgil e il Pd; anche su questo punto vi proponiamo un passaggio del comunicato di Maremma antifa che spiega perchè non ci sarà un corteo unitario antifascista: “Certi che quella dell’antifascismo sia una battaglia che non può essere combattuta se non facendo fronte unitario contro lo stesso nemico, abbiamo tentato a più riprese e fin da subito il dialogo con l’Anpi. Il nostro scopo era quello di mettere le basi per un antifascismo che fosse veramente unitario e di nuovo respiro. Un antifascismo che facesse della memoria legata alla Resistenza lo spirito della nostra militanza, del nostro impegno sociale e culturale sul territorio. Purtroppo, ogni tentativo e’ stato vano. Di fronte ad ogni nostra proposta, siamo stati osteggiati, attaccati e offesi. Ci sono state date molte spiegazioni: “il corteo è una strategia debole”, “vogliamo fare un presidio solo locale”, “vogliamo parlare di ‘Umanità”. Ma la verità si è palesata subito, quando ad un incontro in cui erano presenti anche la CGIL ed altre organizzazioni politiche, la vera frattura si è aperta rispetto alla nostra posizione critica nei confronti di quella parte di sinistra a firma PD.”
Matteo, di Maremma antifa, sintetizza in questa intervista per Radio onda d’urto le motivazioni e gli obiettivi della manifestazione antifascista: ascolta o scarica
http://www.radiondadurto.org/2018/09/06/grosseto-manifestazione-antifascista-contro-raduno-nazionale-di-casa-pound/
https://www.facebook.com/maremmaantifa/
manifestazioni antifa
r_toscana
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