pubblicato il 3.10.18
Bologna manda i suoi vigili al corso di anti-razzismo. La Lega: "Ridicolo" ·
Progetto per spiegare le differenze culturali e il rispetto dei diritti umani nelle attività di polizia
02 ottobre 2018
BOLOGNA Un corso di formazione antirazzista per i vigili urbani di Bologna. E' l'incarico affidato dal Comune all'associazione Eos, che per un anno si occuperà di laboratori e seminari per dirigenti e funzionari della polizia municipale di Bologna, sul tema delle differenze e della società multiculturale. Tra i docenti anche il presidente dell'Ucoii e della comunità islamica bolognese, Yassine Lafram, e il numero uno dell'associazione sinti italiani di Bologna, Luigi Chiesi, insieme a Marina Pirazzi, fondatrice di Eos.
Il progetto, che ha ottenuto il via libera dal capo area nuove cittadinanze e inclusione di Palazzo d'Accursio, Bernardino Cocchianella, costerà poco meno di cinquemila euro. Nel piano locale contro le discriminazioni, il Comune di Bologna aveva previsto "specifiche attività di formazione rivolte al personale sul tema delle differenze e della società multiculturale". In particolare, palazzo d'Accursio "intende sviluppare un progetto di formazione rivolto al personale di polizia municipale, riguardante l'organizzazione dei servizi di polizia locale all'interno di una società transculturale".
Puntuale e prevedibile la reazione della Lega: "Rasenta il ridicolo. Solo a Bologna mussulmani e sinti possono andare in giro a fare insegnanti per i vigili" dice la senatrice Lucia Borgonzoni, che definisce il progetto 'assurdo e offensivo'. Per la leghista, "l'Agenzia Italiana per la Cooperazione forse farebbe bene a controllare per cosa vengono utilizzati i fondi che eroga".
L'obiettivo del corso è, prima di tutto, "riconoscere l'importanza dell'agire di polizia sulla base del rispetto dei diritti umani", si legge nel progetto della onlus, e "comprendere la rilevanza dell'agire non discriminatorio per il rispetto delle persone a rischio, dello scopo di favorire la coesione sociale, di soluzione dei conflitti e della polizia municipale" come istituzione. Il tutto dovrebbe servire, alla fine, per "attivare modifiche organizzative" che "rendono operativi" questi principi.
Il progetto durerà un anno, da ottobre 2018 a settembre 2019. La prima fase dovrebbe partire nei prossimi giorni con lo studio della situazione attuale, ovvero che tipo di formazione ha già realizzato il Comune per i suoi vigili urbani, quanti agenti sono stati coinvolti e se si è chiesto il supporto di mediatori culturali. Dopodichè, sarà distribuito un questionario a funzionari e agenti della polizia municipale. Su questa base sarà definito un programma di laboratori e seminari, che dovrebbe iniziare a gennaio. L'associazione propone due tipi di incontri: laboratori separati di funzionari-dirigenti e operatori di base; seminari misti per 'squadre di lavoro', che comprendono dirigenti e operatori. Il percorso di aggiornamento dovrebbe durare 12 ore per ogni gruppo di partecipanti, con termine previsto nella primavera 2019. Nel settembre successivo, poi, si tireranno le fila sulla riuscita dei laboratori.
I seminari si concentreranno su temi come le "discriminazioni dirette, indirette e istituzionali" o il "peso di stereotipi e pregiudizi e il peso del sistema di discriminazione istituzionale", ma anche sul "rispetto dei diritti umani in polizia e degli obblighi etici e professionali di non discriminare all'interno e all'esterno della polizia e di promuovere le pari opportunità". Si farà anche un confronto tra le modalità operative della polizia municipale e quelle dei mediatori culturali, "nell'ottica di individuare modalità operative per comunicare e far comprendere il sistema di norme e regolamenti alle comunità straniere e ascoltarne le esigenze".
Tra i vari argomenti, si parlerà anche di "come alcune comunità percepiscono ruolo e funzione dei servizi di polizia, e viceversa", e si discuterà di eventuali "proposte di riorganizzazione del servizio nelle diverse situazioni e contesti", da quello familiare agli spazi pubblici.
https://bologna.repubblica.it/cronaca/2018/10/02/news/bologna_manda_i_suoi_vigili_al_corso_di_anti-razzismo-207928370/
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