pubblicato il 20.01.19
Lucca Quattro attivisti di Forza Nuova a giudizio per apologia di fascismo ·
Nel novembre del 2017 appesero nella corte dove vive il sindaco Tambellini uno striscione inneggiante a Mussolini definito «unico cittadino onorario»
18 gennaio 2019
LUCCA. Citazione diretta a giudizio il 4 ottobre 2019 di fronte al giudice monocratico per i quattro attivisti di Forza Nuova accusati di apologia di fascismo per aver appeso, nel novembre 2017, nella corte di S. Alessio di fronte all’abitazione del sindaco Alessandro Tambellini uno striscione che inneggiava a Mussolini definito «unico cittadino onorario».
Nei guai sono finiti Giovanni Damiani, 47 anni, di Lucca, segretario provinciale di Forza Nuova; Leonardo Cabras, 28 anni, di Massa, coordinatore per il Centro Italia di Forza Nuova; Michele Ghilarducci, residente a Pietrasanta, segretario territoriale di Forza Nuova in Versilia ed Eugenio Nardi, 30 anni, simpatizzante altopascese di Forza Nuova.
LE ACCUSE
Stando all’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Salvatore Giannino e affidata alla Digos sono stati loro ad affiggere lo striscione fascista sotto la casa del sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini.
L’episodio risale alla notte tra il 21 e il 22 novembre del 2017 quando, un vicino del sindaco alzatosi di buon mattino, si trovò di fronte lo striscione che recava questa frase «Unico cittadino onorario s. e. Benito Mussolini».
Accertamenti condotti dalla Digos guidata da Leonardo Leone hanno permesso di raccogliere materiale probatorio utile a confermare che la sera del 21 novembre tre dei quattro esponenti di Forza Nuova (Cabras non c’era) si trovavano vicino all’abitazione del sindaco. A tradirli sarebbero stati i telefoni cellulari. Alcuni di loro il giorno dopo rivendicarono il blitz, che faceva seguito alla decisione del Comune di concedere la cittadinanza simbolica a 38 bambini nati a Lucca da genitori stranieri. «Abbiamo lasciato un messaggio chiaro e patriota proprio sotto casa del primo cittadino» dichiarava Giovanni Damiani in un post pubblicato sulla pagina di Forza Nuova Lucca il 22 novembre. «È bene che questa classe politicante capisca che gli italiani sono estremamente stufi di loro e della loro amministrazione anti italiana» gli faceva seguito Leonardo Cabras.
Un gesto, quello striscione fascista, che per loro era ritenuto di protesta contro le politiche di accoglienza e apertura agli stranieri residenti a Lucca da parte della giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Tambellini.
L’IMPUTAZIONE
La legge 645 del 1952, quella di apologia di fascismo, violata dai 4 imputati per la pubblica accusa sanziona chiunque promuova od organizzi sotto qualsiasi forma, la costituzione
di un'associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure chiunque pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche.
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