pubblicato il 4.05.19
La banalità del male: l’appello lanciato dalla madre di Francesco Chiricozzi ·
2 Maggio 2019
Due anni fa – febbraio 2017 – l’aggressione ai danni di un ragazzo di Vignanello, “responsabile” di aver deriso Casapound sui social. Secondo la ricostruzione della magistratura, i militanti valleranesi del movimento di estrema destra lo attesero all’uscita da una pizzeria, lo colpirono con pugni, calci e cinghiate: per il giovane naso rotto e trenta giorni di prognosi. A causa di quei fatti Francesco Chiricozzi, oggi in carcere per il presunto stupro su una 36enne di Viterbo, è sotto processo presso il Tribunale dei minori.
All’indomani dello stupro, che nell’immaginario collettivo rimanda ai fatti di due anni fa, Vallerano è di nuovo un paese sotto choc preoccupato per le possibili ricadute di immagine che graveranno sulla comunità. Tra i più scossi ci sono i familiari di Chiricozzi, la madre e il padre, persone perbene, stimate e conosciute da tutti. Ma al di là del sentimento popolare, è il momento di interrogarsi su cosa c’è che non va. Sul malessere, cioè, che sembra essersi impossessato di tanti giovani. Sulla mancanza di punti di riferimento cui corrisponde un decadimento di valori. E’ un dovere di tutti, ma soprattutto delle famiglie con figli dell’età di Chiricozzi.
Dopo i fatti di due anni fa, fu proprio la madre di Francesco Chiricozzi a lanciare l’allarme e a mettere tutti in guardia del pericolo che sta dietro l’angolo: “Il fatto – disse – di avere un figlio sottrattomi in maniera subdola da quattro farneticanti di Casapound, sia locale che provinciale, ritrovo di falliti e violenti che si cibano di luoghi comuni e scemenze varie, non esclude di farmi schierare dalla parte di Paolo (la vittima del pestaggio) e di sua madre che conosco personalmente e con cui mi scuso per ciò che ha dovuto subire. ‘La banalità del male’ colpisce sempre e vedere come trasforma i propri figli, toglie il respiro. So per certo che questi quattro deficienti hanno bisogno di visibilità per esistere e per sentirsi appagati. Togliamogliela e isoliamoli il più possibile. Devono stare da soli e cibarsi le loro Acca Larentia, le ‘loro’ foibe, le spade di Thor, le loro cinghiamattanze, i loro falsi miti romani. Dico alle mamme di controllare i loro figli. So per certo che ci sono nuove prede attratte dal miele di questi quattro soggetti deliranti. Non li fate avvicinare a loro”.
Eppure, dopo i fatti del 2017, tre esponenti di Casapound, di cui due indagati per il pestaggio di Paolo, sono entrati in Consiglio comunale. E’ avvenuto l’anno dopo: nel 2018, ed è stato possibile ovviamente perché sono stati votati, ma anche e soprattutto perché nel giro di pochi mesi era stato già tutto dimenticato. Vallerano adesso deve perciò ricominciare da qui. Deve riavvolgere il nastro e tornare indietro nel tempo. E come Vallerano devono fare tutte le comunità, piccole o grandi che siano.
https://www.ilviterbese.it/2019/05/02/la-banalita-del-male-lappello-lanciato-dalla-madre-di-francesco-chiricozzi/
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