pubblicato il 26.05.19
Varese L'omaggio dei neonazi alla sindaca della Lega che lascia ·
L'omaggio dei neonazi alla sindaca della Lega che lascia
A Gazzada Schianno, in provincia di Varese , scritte dei militanti della Comunità dei dodici raggi a favore di Cristina Bertuletti, che non si è potuta ricandidare perché è già al secondo mandato
26 maggio 2019
MILANO - E i neonazisti ringraziarono e onorarono la sindaca della Lega. Accade a Gazzada Schianno, in provincia di Varese. L'altra notte su un muro è comparso un enorme striscione: "Grazie di tutto Cristina, sindaco di Do.Ra.". Cristina è Cristina Bertuletti, primo cittadino di Gazzada, leghista, che avendo finito il secondo mandato non può più ricandidarsi alle elezioni amministrative. Loro, i Do.Ra., sono i militanti della Comunità dei dodici raggi, dichiaratamente neonazisti e a processo per tentata ricostituzione del partito fascista.
Lo striscione - postato con un'immagine sul sito del gruppo - è un atto di gratitudine e persino qualcosa di più: perchè la Bertuletti viene addirittura definita, orgogliosamente, "sindaco di Do.Ra". Il motivo di tanta riconoscenza? Risale a giugno 2018. I neonazisti varesotti - già sotto inchiesta dalla procura di Busto Arsizio (operazione Digos e Antiterrorismo a dicembre 2017, nella sede, messa sotto sequestro, furono trovate asce, coltelli e svastiche) - chiedono e ottengono dalla sindaca la sala consigliare per un incontro sulle violenze partigiane. Bertuletti la concede, finisce nella bufera e alle proteste e alle critiche che le arrivano da Anpi e partiti di sinistra (ma anche dal segretario locale della Lega, il suo partito), risponde così: "E' solo una conferenza storica e io ospito tutti. La sala l'ho data anche all'Anpi e nessuno ha protestato. Se l'ho data all'Anpi non vedo perchè non dovevo darla anche ai Do.Ra.". L'equiparazione. Come dire: neonazisti e associazioni partigiane uguali sono. Il caso - raccontato da "Repubblica" - fu derubricato dalla sindaca a "polemica strumentale e montata dai mass media". Non era la prima volta che la Bertuletti balzava agli onori delle cronache.
A gennaio 2018 in occasione della Giornata della memoria aveva pubblicato un post offensivo nei confronti degli ebrei ("Visto che è il giorno della memoria, ricordate di andare a pijarlo in c…"). Ma torniamo allo strisicione dell'altra notte. Il lenzuolo dedicato alla sindaca uscente di Gazzada è il plateale ringraziamento dei Do.Ra. "Si è esposta per noi", dice il capo dell'associazione, Alessandro Limido, che andrà a processo insieme ad altre 50 persone per tentata ricostituzione del partito fascista (il pm ha chiesto pene complessive per 600 anni di carcere) e anche per le minacce rivolte al cronista che scrive questo pezzo. "Magistratura schiava della politica", ringhiò Limido che in un'intervista ha ribadito che i Do.Ra. sono pronti a imbracciare le armi per combattere il sistema (intanto ogni 20 aprile festeggiano il genatliaco di Adolf Hitler con un raduno-concerto nazirock). C'era, però, un amministratore che teneva in considerazione i Do.ra. e gli concedeva spazi: Cristina Bertuletti. Su un giornale locale la sindaca oggi ribadisce: "Forse non sono stata il sindaco di tutti, ma ho dato voce a tutti". Già. Anche ai neonazisti.
https://www.repubblica.it/cronaca/2019/05/26/news/l_omaggio_dei_neonazi_alla_sindaca_della_lega_che_lascia-227232643/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P4-S1.4-T1
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