pubblicato il 13.06.19
Roma Una violenza sessuale, finte esecuzioni e propaganda razzista: a processo 9 di Forza Nuova ·
Una ‘camerata’ costretta a un rapporto sessuale orale, spedizioni punitive contro i concorrenti di CasaPound, propaganda razzista e negazionista su Facebook, processi sommari e finte esecuzioni per chi sgarrava. Queste le accuse rivolte a diverso titolo a 9 militanti di Forza Nuova rinviati a giudizio all’interno dell’inchiesta sui così detti ‘Banglatour’.
13 giugno 2019
Sono stati rinviati a giudizio nove militanti di Forza Nuova, nell'ambito dell'inchiesta sui così detti ‘Banglatour' che ha scoperchiato cosa accadeva all'interno del movimento di estrema destra, in particolare del gruppo che si riuniva nella sede di via Amulio nel quartiere Appio Latino. Uno degli imputati è accusato di aver costretto una "camerata" ad un rapporto sessuale orale, e per questo sarà giudicato con l'accusa di violenza sessuale. Proprio per quell'episodio, invece di rivolgersi alla giustizia, i leader del gruppo hanno deciso di regolare i conti a modo loro: il giovane viene così trascinato in un casolare su via Tiberina e viene prima sotto posto a un processo sommario, poi picchiato da leader del gruppo Alessio Costantini e Giovanni Maria Camillacci che ce lo avevano trascinato, e infine sottoposto a una finta esecuzione con un colpo d'arma da fuoco esploso vicino all'orecchio. Lo stesso stabile abbandonato, secondo le risultanze investigative, sarebbe stato utilizzato per altri processi sommari.
Sembra di essere dentro Brotherwood – il film di qualche anno fa che racconta la vita di un gruppo neonazista in Danimarca – e invece siamo nei quartieri della Roma bene, tra San Giovanni e Ponte Milvio. Altri cinque militanti di Forza Nuova – oltre ai già citati Camillacci e Costantini – saranno processati invece per l'aggressione ad un militante dell'organizzazione rivale nel mondo dell'estrema destra, Casa Pound. Dopo un diverbio finito alle mani in un locale di Ponte Milvio, la vendetta: Alessandro Catani finisce nell'agguato e viene picchiato a calci, pugni e manganellate. Un nono militante è invece accusato di aver propagandato, tramite Facebook, contenuti negazionisti e razzisti. Pur avendone accertato l'esistenza – dalle testimonianze di giovanissimi entrati per breve tempo nell'orbita del gruppo e dalle intercettazioni – non si sono prodotti però riscontri oggettivi per le aggressioni ai cittadini di nazionalità bengalese, che avrebbero rappresentato una sorta di passa tempo e allo stesso tempo di rito d'iniziazione per il gruppo di aderenti a Forza Nuova.
https://roma.fanpage.it/una-violenza-sessuale-finte-esecuzioni-e-propaganda-razzista-a-processo-9-di-forza-nuova/
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piazzale clodio
Forza Nuova, sette rinviati a giudizio
per stupro e abusi
Il fatto avvenne il 27 settembre del 2014: esponente di estrema destra violentò una militante, fu punito dai compagni al termine di un processo sommario
Sopra lo scranno del giudice troveranno la scritta «Legge è uguale per tutti»: sette militanti di Forza Nuova sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di aver svolto due processi sommari contro altrettanti aderenti al partito. Tra i «processati» da FN un ottavo attivista, pure lui rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale per aver costretto una militante a un rapporto orale.
Il primo «processo», tenuto in un casale in via Tiberina 801 tra busti del duce e croci naziste, ha come «giudici» solo due aderenti di Forza Nuova: Giovanni Maria Camillacci, 30 anni, e Alessio Costantini, 28 anni, accusati entrambi di lesioni e violenza privata. La persona punita è l’autore dell’abuso sessuale contestato dalla procura: Daniele De Santis (omonimo dell’assassino di Ciro Esposito) «imputato» per aver violentato una simpatizzante di Forza Nuova nella sede del partito in via Amulio. Fatto avvenuto il 27 settembre del 2014 per il quale Camillacci e Costantini lo avrebbero messo alla «sbarra» pochi giorni dopo, l’1 ottobre, colpendolo sul volto e sparandogli un colpo d’arma da fuoco vicino all’orecchio. Fatto per il quale poi De Santis ha perso l’udito.
Sempre nello stesso luogo, ma il 30 marzo del 2015, si è svolto – per l’accusa – un secondo «processo» ad Alessandro Catani, militante, 30 anni. A dargli una lezione sono per l’accusa Stefano Pinti, Andrea Palmieri, Alessio Castelli, Matteo Stella, Andrea Di Cosimo (età tra i 20 e i 30 anni), insieme a Costantini e Camillacci, che avrebbero preso a botte e manganellate Catani, «reo» ai loro occhi di aver scatenato giorni prima una rissa per via di una discussione politica. Il numero degli imputati per cui il gup ha disposto il processo sale a nove con il rinvio a giudizio di Gabriele Masci, altro attivista di FN, accusato di propagandare su Facebook tesi negazioniste dell’olocausto e sulla superiorità della razza bianca. Propaganda che prevedeva per Masci – filonazista secondo la procura - atti di violenza contro cittadini bengalesi, rimasti però sempre sulla carta.
https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/19_giugno_13/forza-nuova-sette-rinviati-giudizio-stupro-abusi-73349d4c-8d4b-11e9-98ba-037337dafe50.shtml
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