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CONVOCAZIONE PER ASSEMBLEA IN PREPARAZIONE ANNIVERSARIO DAX MARZO 2006
MARTEDI 31 GENNAIO 2006 ORE 21 ALL’ O.R.So. VIA GOLA 16 MILANO
In occasione dell’anniversario della tragica morte di Dax, avvenuta la notte del 16 marzo 2003, vogliamo presentare alla città una serie di giornate di mobilitazione.
Gli amici e compagni di Dax lo ricorderanno in modi differenti, sempre con il proposito di mantenere vivo il suo ricordo e la sua ricchezza: le iniziative non vogliono essere soltanto commemorazione ma occasione di presenza e lotta nella nostra città.
La poca organicità che contraddistingue ultimamente il “movimento
milanese” ci ha portati a considerare delle possibili iniziative in modo diverso dagli anni precedenti, l’impianto generale abbozzato risulta dinamico e ancora aperto a sollecitazioni e spunti dall’esterno.
E’ emerso forte il bisogno di riformulare relazioni intorno ad una
tematica ampia,individuando un territorio di confine e interesse tra i vari soggetti, un grande contenitore ed allo stesso tempo un orizzonte tematico intuibile da diverse prospettive.
Le proposte concrete sorte dalle discussioni di questi ultimi incontri
abbracciano le giornate tra il 16 e il 19 marzo e ruotano intorno a temi ampi come: il controllo sociale e l’antifascismo.
Parlare di controllo sociale ci permette di affrontare un tema declinabile con molteplici prospettive: dalle politiche sicuritarie al controllo esercitato attraverso la precarizzazione delle condizioni di vita (lavorative, abitative…); il controllo sui corpi in particolare su quello della donna (attacco al diritto di aborto, riforma reazionaria dei consultori); il controllo esercitato in nome delle leggi antiterrorismo, le persecuzioni contro i migranti ( cpt e deportazioni)…
Arrivando a parlare della guerra: nella sua versione di guerra esterna (per il controllo delle risorse del pianeta) e di guerra interna (per il controllo del dissenso e dei conflitti).
Abbiamo formulato una proposta definita in termini pratici, ma
estremamente aperta ad ambiti di costruzione.
In specifico per sabato 18 marzo si è pensato di indire un corteo che parta dalle colonne di San Lorenzo, attraversi corso di porta Ticinese per arrivare sotto le mura del carcere di san Vittore:
le colonne come luogo in cui negli ultimi anni si è rilevata una rinnovata presenza intollerante e come simbolo di controllo sociale attraverso la video-sorveglianza e la pesante militarizzazione da parte delle forze dell’ordine, il carcere perché questo rappresenta una delle espressioni più brutali di controllo e più compiuta di repressione e annientamento.
A conferma della correlazione esistente tra lotta al controllo sociale e antifascismo c’è anche la probabilità che il marzo di quest’anno veda il termine della vicenda giudiziaria sui fatti dell’ospedale S. Paolo, capitolo che completa il tragico quadro della notte “nera” di Milano.
Episodio paragonabile a quanto accaduto a Genova all’interno della scuola Diaz per ciò che riguarda l’estrema violenza dispiegata dalle forze dell’ordine, tappa obbligatoria nella riflessione sulla repressione poliziesca.
Parlando di repressione giudiziaria, invece, vale la pena ricordare che l’anno scorso, proprio il 16 marzo, il tribunale di Genova emetteva una pesante condanna contro gli antifascisti di questa città.
La volontà di smuovere l’immobilismo,la ricerca di rompere il silenzio nel territorio cittadino che ci vede sempre meno presenti è il motore di un’iniziativa che dalle colonne raggiunge il carcere di San Vittore, insieme alla volontà di rendere la chiamata nazionale del sabato 18 marzo un contenitore sfaccettato di risposte e notizie, aggiornamenti, confronto propositivo con i soggetti in movimento, rete di validi lavori che rientrano in un discorso sul controllo, che ne parlano e che mirano a smascherarlo e a combatterlo.
Partendo da queste idee vorremmo questo anno più che mai che in quelle giornate ci fosse una partecipazione attiva da parte di tutt* quelli che, sinceramente, vogliono rendere onore alla memoria di Davide. Ricordando insieme a lui gli altri ragazzi uccisi dalla violenza poliziesche, nelle strade come Federico Aldrovandi a Ferrara o Carlo Giuliani a Genova, nelle carceri come Marcello Lonzi e le altre persone che quotidianamente muoiono nelle celle.
Invitiamo tutt* a partecipare a un’assemblea aperta per discutere questa proposta e creare un ambito di costruzione per Marzo.
I compagni e le compagne di Dax
manifestazioni antifa