pubblicato il 2.09.20
Festini con coca e baby prostitute a Bologna, sei indagati: ai domiciliari politico leghista ·
Operazione dei carabinieri: coinvolto Luca Cavazza, candidato con Borgonzoni alle ultime regionali. In carcere l'imprenditore Davide Bacci
02 settembre 2020
BOLOGNA. Il nucleo operativo dei carabinieri della compagnia Bologna Centro ha eseguito sei misure cautelari di vario tipo nei confronti di altrettante persone accusate a vario titolo di induzione alla prostituzione e reati in materia di stupefacenti. Tra le vittime figurerebbero anche ragazzine minorenni, coinvolte in 'festinì dove giravano sostanze stupefacenti. Per uno degli indagati è stato disposto il carcere.
Tra le persone coinvolte nell'indagine ci sono un avvocato e un agente immobiliare, aspirante politico, molto noto negli ambiti ultras della Virtus pallacanestro: Luca Cavazza, 27 anni, candidato per la Lega con Lucia Borgonzoni alle ultime elezioni regionali, è ai domiciliari. Nel 2016, a 23 anni, fu il più giovane in corsa per Forza Italia alle elezioni comunali per eleggere il nuovo sindaco di Bologna. Fece rumore, all'epoca, la sua visita sulla tomba di Mussolini e il post su Facebook: "Tutto quello che fu fatto non potrà essere cancellato. A noi!".
Domiciliari anche per Fabrizio Cresi. Per l'imprenditore Davide Bacci, invece, è scattata la custodia in carcere, sulla base dell’ordinanza del gip Letizio Magliaro e delle richieste del pm Stefano Dambruoso,. E' nella sua villa, secondo la ricostruzione dell'accusa, che si sarebbe tenute vere e proprie orge.
Ieri sono state eseguite perquisizioni. Secondo quanto ricostruito l'ipotesi degli investigatori è di un giro di ragazzine arruolate e portate in un residence fuori città, per prestazioni sessuali in cambio di droga. Tutto è partito dalla denuncia di una madre che aveva intercettato dei video nel cellulare della figlia. Gli indagati sono difesi tra l'altro dagli avvocati Gabriele Bordoni e Giovanni Voltarella.
https://bologna.repubblica.it/cronaca/2020/09/02/news/festini_con_coca_e_baby_prostitute_sei_indagati_ai_domiciliari_politico_leghista-266024196/
Bologna, il giovane candidato in visita alla tomba di Mussolini
Luca Cavazza, 23 anni, l'anno scorso è stato a Predappio. E su Facebook ha scritto: "A noi!". Ma oggi si giustifica: "Non sono mai stato fascista, è stata una goliardata"
11 maggio 2016
BOLOGNA - Può succedere a tutti, no? Uno va in Romagna in pieno agosto, trova il mare brutto e ne approfitta per fare una gita a Predappio e visitare la tomba di Mussolini. E dopo trova il tempo di scrivere su Facebook queste parole: "Tutto quello che fu fatto non può essere cancellato. A noi!". Il grido di battaglia dal sapore fascista è di Luca Cavazza, 23 anni, il candidato più giovane di Forza Italia alle prossime elezioni comunali, che contattato al telefono si affretta a dire: "Io sono di centrodestra, non di estrema destra. È stata una goliardata finita lì, davvero nessuna apologia".
Sembra proprio una maledizione, quella di Forza Italia, in questa campagna elettorale. Prima le foto imbarazzanti di Galeazzo Bignami, capogruppo dei berlusconiani in Regione, vestito da nazista: "Era il mio addio al celibato", si è scusato. Ora lo screenshot di Cavazza, grande tifoso del Bologna e della Virtus, studente di Scienze della Comunicazione col pallino del giornalismo ma con le idee forse non del tutto chiarissime: "Non ti nego che per me Mussolini ha fatto delle cose buone, nel Ventennio. Ma quella era solo una visita in un luogo storico, ne ho approfittato in una giornata di cattivo tempo al mare. Mi piacerebbe pure andare a visitare i campi di concentramento, ad esempio. Così come c’è chi invece inneggia a Che Guevara e se lo tatua pure...».
Va bene, ma quel "A noi"? "Io non sono mai stato fascista. Ripeto, è stata una goliardata".
https://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/05/11/news/bologna_il_giovane_candidato_in_visita_alla_tomba_di_mussolini-139558711/?ref=RHPPTP-BH-I265974320-C12-P1-S3.4-T2
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