pubblicato il 29.10.20
Scontri a Verona:La rivendicazione di Forza Nuova «È solo l'antipasto» ·
Castellini a Radio Cafè sugli scontri a Verona: «È solo l'antipasto, ma non è colpa della destra»
29 ottobre 2020
«Cosa devo dire a chi ha tirato sedie agli agenti? La polizia ha la sua responsabilità, lo Stato ha la sua responsabilità. Lo Stato è al colpo di coda e deve inventarsi gli infiltrati in queste manifestazioni», «E questo è solo l'inizio». Sono queste le parole del responsabile del Veneto di Forza Nuova, il veronese Luca Castellini, in merito agli scontri tra agenti e manifestanti di estrema destra al termine di un corteo ieri sera in centro a Verona.
L'AUDIO DELL'INTERVISTA
Dichiarazioni fatte al Morning Show, programma in onda sulle frequenze di Radio Cafè e condotto dalla coppia di speaker Alberto Gottardo ed Emiliano Pirri. Castellini non è nuovo alle esternazioni shock a Radio Cafè, l'ultima - nel novembre dello scorso anno - gli è costata il daspo a vita dal Bentegodi. Il leader di Forza Nuova era intervenuto sul caso Balotelli allo stadio scaligero sostenendo che il calciatore «non sarà mai stato del tutto italiano»
«Non è mica finita qui, evidentemente», ha ribadito Castellini, «io ho visto gente arrabbiata in piazza, con commercianti alla testa della manifestazione. Sedie e petardi contro i poliziotti sono la reazione di qualcuno alla situazione che abbiamo oggi c'è gente disperata, che non riesce a pagare l'asilo ai figli, che reagisce così. Ieri c'erano tremila persone a Verona, noi di Forza Nuova supportiamo la gente semplice che scende in piazza, disperata, e in qualche piazza succede qualche scaramuccia, che è la naturale conseguenza di risposta a questo sistema che vuole chiudere sempre di più con i lockdown. Queste situazioni di tensione succederanno sempre di più, ma non è colpa dell'estrema destra. Le piazze si infiammeranno, e questo è solo l'antipasto» .
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Guerriglia e lacrimogeni a Verona: serata di scontri tra manifestanti e polizia
I manifestanti si sono riuniti in piazza Cittadella e poi in piazza Brà, per dirigersi verso la Prefettura. Ma dopo i primi minuti di protesta pacifica, la situazione è precipitata nella zona di piazza Erbe
È stata una serata di scontri tra manifestanti e forze di polizia, quella del 28 ottobre a Verona, al termine della quale sono state fermate 12 persone, le cui posizioni e responsabilità saranno valute dagli uomini della Questura, mentre 5 agenti sono rimasti feriti.
Secondo quanto appreso dalla Polizia di Stato, il tutto ha preso il via intorno alle ore 21 in piazza Cittadella, dove inizialmente si è radunata una folla di circa 300-400 persone, che si è poi spostata in piazza Brà dove si sono aggiunti altri gruppi, fino a formare un corteo (di cui la Questura non era stata avvisata) che avrebbe contato circa 1500 individui (dato fornito dalle forze dell'ordine). Sempre secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine, tra questi sarebbero stati presenti anche commercianti, insieme a venetisti, componenti dell'estrema destra e ultras, che dopo essersi raccolti hanno fatto partire il corteo a piedi che ha percorso via Roma, corso Cavour, corso Porta Borsari ed è arrivato in piazza Erbe, con l'obiettivo di raggiungere la Prefettura in via Santa Maria Antica. Lungo il tragitto la manifestazione si è svolta in modo pacifico, con i partecipanti che hanno duramente contestato il Governo all'urlo di «Vogliamo lavorare!»
A monitorare la situazione era presente la Polizia di Stato con i Reparti Mobili, i rinforzi del reparto di Padova e la Digos, che per circa mezzora avrebbe cercato di mediare per non far raggiungere la Prefettura al corteo, quando sarebbero partite le prime spinte e i primi contatti, seguiti poi da un lancio di oggetti. Stando alla Questura, bottiglie, petardi, sedie di alcuni bar e anche bombe carta sarebbero state indirizzate verso gli agenti, dando vita ad una serie tafferugli durati fino alle 23.30 circa. La Celere avrebbe risposto agli attacchi dapprima con una carica di alleggerimento, arrivando ad utilizzare i lacrimogeni per disperdere i manifestanti più violenti.
Una volta "svuotato" il campo di battaglia, hanno subito preso il via le indagini e la conta dei feriti. Come detto, 5 agenti sono hanno riportato alcune ferite, mentre 12 persone sono state fermate subito dopo e portate in Questura, dove sono al vaglio le loro posizioni. La Digos nel frattempo sta visionando i filmati delle telecamere della zona, per identificare i partecipanti e valutare poi le singole responsabilità.
Una manifestazione insomma che poco ha avuto a che fare con quella pacifica che si è svolta la stessa mattina in piazza Brà.
https://www.veronasera.it/cronaca/scontri-polizia-lacrimogeni-manifestazione-corteo-verona-29-ottobre-2020.html
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