pubblicato il 21.03.21
“Gravissima violenza a San Berillo: lavoratrici del sesso massacrate dalla polizia” ·
CATANIA – “Ieri nel quartiere abbiamo assistito a una dimostrazione di spropositata e gratuita violenza poliziesca”. Comincia così la denuncia dello Sportello sociale San Berillo, associazione dello storico quartiere catanese.
Una denuncia grave, a difesa delle cosiddette sex workers: “Alcune lavoratrici della zona sono state buttate a terra e percosse coi manganelli da numerosi poliziotti contemporaneamente. E’ solo un miracolo che nessuna sia rimasta gravemente ferita”
L’associazione spiega che “da mesi, oramai, il quartiere, colpevole di ospitare comunità di migranti e lavoratrici sessuali, è soggetto a quotidiane incursioni delle forze dell’ordine. Ma se di solito questo accanimento viene esercitato con l’intimidazione che chi veste una divisa può agevolmente esercitare nei confronti di individui che la nostra società spinge ai margini, stavolta le forze dell’ordine hanno voluto mostrare i muscoli. Sono stati violentemente picchiati gli abitanti del quartiere, colpevoli di avere osato riprendere col cellulare l’operato delle forze dell’ordine”.
In particolare, prosegue il racconto, “si è assistito a tre poliziotti che si accanivano sul corpo di una donna trans e la madre che disperata tentava di filmare quello che vedeva non potendo fare altro. Ma questo, evidentemente, non è bastato alle squadre di polizia che, per cancellare le prove di quanto appena fatto, hanno cominciato a fare irruzione e a perquisire, senza alcun mandato, la casa di una lavoratrice sessuale, all’interno della quale hanno continuato a picchiare chiudendo le imposte che davano sul balcone di fronte da cui si sarebbe potuto vedere”.
Inoltre, secondo l’associazione, “sono stati portati in questura anche i semplici passanti, ai quali sono stati sequestrati i cellulari. Abbiamo assistito a una sospensione dei diritti gravissima”.
Arriva la solidarietà di Arcigay Catania: “Apprendiamo con costernazione i fatti denunciati dallo Sportello Sociale San Berillo di Officina Rebelde. Secondo la realtà che opera nel quartiere, le sex workers sono state oggetto di un violento intervento da parte della polizia”, afferma il presidente Armando Caravini. “Nonostante negli ultimi anni il quartiere sia stato preso di mira, e a dimostrarlo sono purtroppo i frequenti eventi di violenza, ci auguriamo che l’autorità competente, indagando sui fatti, saprà fare giustizia sul caso”.
“Stanno picchiando mia figlia!”
Violenza nel quartiere di San Berillo a Catania
“Una donna a terra, quattro poliziotti su di lei. Tenta in ogni modo di liberarsi. La bocca piena di sangue. La madre della donna, lì presente, si dispera e col suo telefonino riprende la scena. Urla a squarciagola: “stanno picchiando mia figlia, stanno picchiando mia figlia”. È la durissima testimonianza di un’abitante del quartiere di San Berillo.
“Arrivano altre volanti. Viene dato l’ordine di usare i manganelli. L’unico obiettivo sembra quello di voler a tutti i costi recuperare il video. La madre viene tirata per i capelli, lasciata senza scarpe. Viene fatta irruzione nella sua casa e nel frattempo vengono ancora manganellate le persone che intervengono per fermare la rabbia”.
Vogliono quelle immagini i poliziotti. Viene portato in questura un ragazzo colombiano, la cui unica colpa sembra essere quella di aver fatto dei filmati.
Questo il racconto di chi ha assistito al pomeriggio di violenza nel quartiere di San Berillo a Catania.
***
Non arriva il racconto della Questura. Nonostante le operazioni di polizia siano sempre scrupolosamente riportate agli organi di stampa tramite celerissimi e dettagliatissimi comunicati. Silenzio. Oggi, a distanza di due giorni dai fatti, occorre che la Questura risponda.
Nel pomeriggio del 18 marzo agenti di polizia hanno aggredito violentemente delle donne nel Quartiere di San Berillo a Catania?
Agenti di polizia hanno manganellato le persone che intervenivano per placare la violenza?
Una donna è stata trascinata per i capelli in strada?
Questa violenza è stata esercitata al fine di ottenere le immagini riprese dai telefoni delle persone presenti?
Senza alcun mandato agenti di polizia si sono recati a casa di persone al solo fine di ottenere le immagini di ciò che era successo in strada?
Al di là delle azioni legali che intraprenderanno le singole persone, quale azione intende intraprendere il Questore, quale azione intende intraprendere il Prefetto, per accertare le responsabilità per ciò che è avvenuto?
Nel quartiere di San Berillo sono state appena montate le telecamere del Comune di Catania al fine di garantire la sicurezza degli abitanti del quartiere. Chiediamo di vedere quelle immagini, chiediamo che la magistratura le acquisisca.
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