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7 Febbraio 2006
Identificati gli autori dell’aggressione del 4 febbraio 2006
Controlli all’ingresso dell’istituto
Agnesi, studente picchiato Aggressori identificati Paura per il corteo di sabato
Il preside: non c’è stata mancanza di attenzione da parte nostra
Tre volanti davanti a scuola. All’entrata dei ragazzi, alle 8, e all’uscita, alle 13 e alle 14. Poliziotti di fronte alla succursale dell’Agnesi, in via Bazzi. Per garantire «sicurezza» dopo l’aggressione a uno studente da parte di alcuni militanti di Forza Nuova. Gli hanno spaccato il setto nasale con una testata e, ora, i giovani dell’Agnesi rispondono con un no secco alla violenza. Oggi distribuiranno volantini «antifascisti» nella sede centrale dell’istituto, mentre domani, durante l’autogestione, discuteranno di tolleranza e politica. Intanto, a scuola, si cerca di fare luce sull’episodio. «La docente incaricata alla sorveglianza – raccontano il preside Giovanni Gaglio e il suo vice, Pietro Spedicato – aveva notato la presenza di “esterni” nel cortile e, con una bidella, li ha invitati a uscire. Non c’è stata mancanza di attenzione da parte nostra».
Sono stati identificati i quattro skinhead che sabato, dopo le lezioni, hanno colpito lo studente dell’Agnesi. Di questi, uno sarebbe un militante di Forza Nuova. E mentre continuano le indagini della polizia, sale la preoccupazione per la manifestazione di sabato mattina organizzata dal gruppo di estrema destra. «Ne ho parlato anche con il questore – spiega l’assessore provinciale all’Istruzione, Sandro Barzaghi – e ho chiesto garanzie di fronte a questa escalation di violenza». In questi giorni, fa sapere Barzaghi, partirà il bando d’appalto per installare sistemi antintrusione in 27 istituti superiori. «Ma – continua – niente telecamere. Sarebbe anzi auspicabile che la polizia provinciale formasse personale specializzato per prevenire certi episodi nelle scuole».
A. Sac.
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