pubblicato il 18.03.22
Ucraina, l'inquietante giallo del suprematista americano che si nasconde con 62 bambini di Mariupol in Polonia ·
L'ex deputato repubblicano ed evangelico fondamentalista, Matt Shea, è stato indagato dal Fbi nel 2018 per terrorismo, tentata insurrezione e incitazione alla violenza contro le minoranze
18 Marzo 2022
VARSAVIA - Cosa ci fa un suprematista americano in un villaggio sperduto della Polonia orientale con 62 orfani di Mariupol? È quello che si chiedono, sconcertati, il sindaco e le autorità polacche. Da giorni a Kazimierz Dolny, paesino di 3mila 600 abitanti nei pressi di Lublino, nessuno riesce a parlare con Matt Shea, ex deputato repubblicano ed evangelico fondamentalista, indagato dal Fbi nel 2018 per terrorismo, tentata insurrezione e incitazione alla violenza contro le minoranze.
La portavoce del sindaco, Weronika Ziamicka, ha detto al Seattle Times di aver chiesto “molte volte” all’estremista americano “cosa volesse fare con quei bambini. Mi ha detto che non sono affari miei”. Ziamicka ha raccontato, infuriata, che Shea le avrebbe chiesto persino i documenti; la donna gli avrebbe replicato che l’ex deputato è un cittadino americano su suolo polacco, “perché mai dovrei mostrarle io i documenti?”.
'Il pifferaio nero' continua a tenere i bambini ucraini in un albergo senza dare spiegazioni sui suoi piani. Il sindaco, Artur Pomianowski, ha fatto sapere attraverso Facebook di essere andato a trovarli. “Stanno bene”, ha assicurato. Ma Pomianowski ha anche aggiunto che “il caso è sotto indagine delle autorità competenti” e che i bimbi ucraini non lasceranno Kazimierz Dolny finché l’inchiesta non si sarà conclusa. Il sindaco sostiene anche di aver ricevuto informazioni “contraddittorie” dal fondamentalista cristiano: “È difficile fidarsi di lui”.
Shea, che sogna di fondare il 51esimo Stato americano, che nel 2016 ha partecipato all’assalto armato al Malheur National Wildlife Refuge e si diletta a scrivere opuscoli in cui invita a sterminare i non cristiani, non parla con i giornali mainstream. All’unica televisione polacca che è riuscita a intervistarlo, l’ex deputato ha spiegato di collaborare con un’organizzazione texana, la Loving Families and Homes for Orphans (Famiglie e case amorevoli per orfani). Peccato che il sito non funzioni e che nello Stato del Texas il gruppo non sia registrato da nessuna parte come agenzia per le adozioni.
Peraltro il Consiglio nazionale delle adozioni sconsiglia ufficialmente agli americani di fare domanda per bimbi ucraini in questo drammatico momento. “È fondamentale che l’identità dei bambini e dei loro genitori sia chiarita senza ombre dalle autorità governative”, sostengono. Andare a pescare bambini in Ucraina, in altre parole, è un atto di cinismo mostruoso in un frangente in cui miriadi di famiglie ucraine vengono tragicamente separate dalla guerra e dagli esodi di massa.
Nella sua rara apparizione nella tv polacca, Shea è apparso insieme a un prete cattolico, Pawel Chojewskj, noto per le sue posizioni oltranziste e complottiste. Ovviamente ha bollato le indagini del Fbi per terrorismo contro il suprematista americano come “fake news”. E intanto 62 orfani ucraini restano nelle mani di un suprematista radicale che non ha alcuna intenzione di chiarirne il destino.
https://www.repubblica.it/esteri/2022/03/18/news/ucraina_linquietante_giallo_di_un_noto_suprematista_americano-341887437/
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