pubblicato il 15.07.22
'Fight club' in piazza Navona: il figlio di Castellino accusato anche di tentato omicidio ·
Il figlio della moglie del leader di Forza Nuova a 48 ore dalla condanna per l'assalto alla Cgil deve rispondere di un'altra accusa
14 Luglio 2022
Trascorse 48 ore dalla sentenza con cui Fabio Corradetti è stato condannato a scontare 6 anni di carcere per aver assaltato la sede della Cgil, il ragazzo ieri era ancora una volta davanti ai giudici di Roma. E il marito di sua madre, il leader di Forza Nuova Giuliano Castellino, passeggiava nuovamente tra le aule del tribunale di piazzale Clodio in attesa di conoscere il destino del giovane imputato. L'esito è stato di nuovo nefasto. Perché le accuse di rissa e lesioni rimediate durante una scazzottata nell'estate scorsa, si sono trasformate in crimini più gravi.
Secondo il pm Raimondo Orrù si è trattato di un tentato omicidio. Quindi gli atti sono stati inviati al gip. E ne potrebbe scaturire un processo con accuse che potrebbero costare caro al ragazzo. I fatti sono quelli accaduti nell'agosto 2021 e raccontati a "Repubblica" dall'associazione dei residenti di piazza Navona: "Da quando è finito il confinamento qui è diventato il far west", denunciavano. Perché nella notte tra venerdì e sabato 21 agosto Corradetti e altre quattro persone avrebbero, secondo le accuse, preso parte a una rissa in via del Pellegrino.
Un Fight club a cui poi avrebbero contribuito una ventina di persone intente a picchiarsi lungo via di Tor Millina. Sono volati tavoli e sedie. E alla fine due ragazzi erano riversi per terra. Uno dei due era stato colpito con un coltello. Il suo avvocato ieri ha depositato in aula una perizia in cui si afferma che il giovane sarebbe stato ferito in tre punti diversi.
Da qui la richiesta del pm di procedere con l'accusa di tentato omicidio. Del resto, in occasione dell'indagine sugli scontri avvenuti lo scorso 9 ottobre, gli stessi in cui è stata distrutta la sede della Cgil e che hanno portato alla recente condanna di Corradetti, i magistrati avevano già annunciato la gravità delle condotte contestate negli anni al ragazzo: "Nonostante la giovane età, oltre ad avere un precedente da minorenne per resistenza a pubblico ufficiale, è gravato da precedenti penali specifici per resistenza è lesioni e ha carichi pendenti per violazione di domicilio, possesso d'armi, danneggiamento e tentato omicidio", si legge negli atti.
Corradetti, secondo i magistrati, lo scorso 9 ottobre faceva "parte di un gruppo composto da circa 50 persone che aveva avuto un ruolo decisivo nel creare criticità per l'ordine e la sicurezza pubblica e per produrre violenti scontri", aveva già scritto il tribunale ricordando che il ragazzo faceva parte di "coloro che all'altezza del Parlamento fronteggiavano le Forze di Polizia per raggiungere la Camera dei Deputati".
https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/07/14/news/risse_e_coltellate_accuse_fabio_corradetti-357715166/
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