pubblicato il 16.07.22
Truffa alla Sanità da 1,3 milioni, Castellino condannato a 10 anni ·
Il raggiro sui rimborsi per celiaci tra il 2016 e il 2018. Il leader di Forza nuova accusato anche di associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio. Condannato a tre anni un funzionario Asl
Il leader di Forza Nuova Giuliano Castellino è stato condannato a dieci anni di reclusione. Per l’accusa è stato il promotore di un’organizzazione che tra il 2016 e il 2018 ha truffato il Servizio sanitario regionale intascando 1.349.000 euro di rimborsi destinati agli intolleranti al glutine. Un raggiro andato in porto grazie alla presentazione di buoni contraffatti intestati, in alcuni casi, a nomi inventati.
Oltre all’associazione per delinquere, a Castellino (difeso dall’avvocato Sandro D’Aloisi) sono contestati la truffa, il riciclaggio e la corruzione. Per quanto concerne quest’ultimo reato, secondo la Procura Castellino ha promesso a Francesco Altomonte, funzionario Asl condannato a tre anni, di consegnargli dei soldi in cambio d’assistenza per i rimborsi. La pena più pesante, dopo il leader di Fn, è stata inflitta a Marco Palmeri (assistito dall’avvocato Giuseppe Marazzitta) e Giorgio Mosca (difeso dall’avvocato Cristiano Pazienti), imprenditori e promotori della medesima associazione: nove anni di carcere. È stato condannato come partecipante all’organizzazione Claudio Ramini (tre anni), mentre Massimiliano Testa ed Ezio Buccheri sono stati ritenuti colpevoli solo di riciclaggio per aver facilitato l’occultamento del denaro ottenuto con la truffa. Testa dovrà scontare una pena di quattro anni, mentre Buccheri di tre (qualora la sentenza divenga definitiva). I membri dell’associazione dovranno anche versare una provvisionale immediatamente esecutiva di 250mila euro alla Regione Lazio. Infine Mario Annulli, accusato di essere membro dell’associazione, è stato assolto con formula piena.
Il piano di Castellino, con il supporto dei due imprenditori, prende forma nel 2016, quando tre società - la «Celiachia world», la «Biogluten» e la «Celiachia e benessere», riconducibili ai tre imputati - iniziano a chiedere rimborsi alle Asl 1, 2, 4 e 5. Castellino, in particolare, è amministratore della «Celiachia world». Il suo compito- secondo la ricostruzioni dell’accusa - è strappare informazioni ai funzionari delle aziende sanitarie per capire come avere i rimborsi. Il leader di Fn si occupa anche di intrattenere i rapporti con Testa e Buccheri, che si limiteranno a creare le condizioni per riciclare il denaro. In alcuni casi l’associazione avrebbe falsificato le firme dei funzionari Asl.
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