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RIMINI- Gli atti di vandalismo non colpiscono solo le sedi del centro-destra. I Comunisti Italiani di Rimini informano che “nella notte fra sabato 25 e domenica 26 marzo degli sconosciuti hanno compiuto l’ennesimo danneggiamento della sede del Pdci di Rimini. è stata presentata regolare denuncia presso gli uffici della Digos di Rimini. Questa manomissione segue solo di pochi giorni un precedente atto vandalico che ha infranto la vetrina della sede del Pdci in via Cairoli, questa volta facendo a pezzi la vetrina della nostra sede. Croci celtiche e imbrattamenti di varia natura di chiara matrice neo fascista, sono un pericoloso segnale del clima”.
dal Corriere Romagna
ATTI VANDALICI E SIMBOLI NAZISTI NELLA SEDE DEL PDCI ( 1 ) IL FATTO
(Sesto Potere) – Rimini – 27 marzo 2006 – Nella notte fra sabato 25 e domenica 26 marzo degli sconosciuti hanno compiuto l’ennesimo danneggiamento della sede del PDCI di Rimini. È stata presentata regolare denuncia presso gli uffici della DIGOS di Rimini.
“Questa manomissione” è scritto nel comunicato del partito che rende nota la vicenda “segue solo di pochi giorni un precedente atto vandalico che ha infranto la vetrina della sede del PDCI in via Cairoli, questa volta facendo a pezzi la vetrina della nostra sede.
Croci celtiche e imbrattamenti di varia natura di chiara matrice neo fascista, sono un pericoloso segnale del clima di tensione e di intolleranza creato ad arte contro le forze di sinistra e de l’Unione a così pochi giorni dalle elezioni.
I Comunisti Italiani non si lasceranno intimorire da gruppi di balordi, invitano però tutti i partiti democratici e di sinistra a vigilare attentamente sul radicamento di forze neo fasciste a Rimini.”
da sestopotere
ATTI VANDALICI E SIMBOLI NAZISTI NELLA SEDE DEL PDCI ( 2 ) DICHIARAZIONE DI EUGENIO PARI
(Sesto Potere) – Rimini – 27 marzo 2006 – “Noi Comunisti Italiani paghiamo con il danneggiamento della nostra sede il costante impegno antifascista.
Il clima di tensione provocato da alcuni esponenti delle forze di centrodestra contro i comunisti è un fatto che getta il Paese indietro di cinquant’anni. I balordi trovano buon gioco in queste dichiarazioni e si sentono in potere di danneggiare le sedi dei partiti democratici e antifascisti come il PdCI.
I Comunisti Italiani sono oggetto da diverso tempo di preoccupanti atti vandalici che vanno dall’imbrattamento, ai reiterati atti vandalici contro la propria sede, atti chiaramente riconducibili a frange neo fasciste.
Occorre vigilare attentamente sul radicarsi anche a Rimini di formazioni che si richiamano direttamente al fascismo. Inoltre va denunciato con sdegno il fatto che è stata ammessa al voto una lista “fascismo e libertà” tra le fila del centrodestra per le prossime elezioni politiche, in chiaro sfregio della Costituzione antifascista.
Rimini deve recuperare i propri anticorpi democratici e antifascisti e mobilitarsi contro questi preoccupanti rigurgiti di estrema destra.”
da stestopotere