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festa a socilogia/comunicato
by studente comunista Tuesday, Jun. 13, 2006 at 12:18 AM mail:studenti antifasciste
Mercoledi’ 14 a sociologia a Roma via salaria 113 alle
h 18:00 si terrà un’assemblea cittadina antifascista e a seguire festa con musica dal vivo e dj set per finanziarele spese legali dei compagni arrestate l’11 marzo a Milano.
Segue un comunicato che sarà distribuito all’ingresso, scritto da alcuni studenti antifascisti della facoltà.
LA MIA PATRIA NON E’UN FUCILE E UNA BANDIERA
LA MIA PATRIA SONO I MIEI FRATELLI CHE PICCHETTANO LA STRADA…
per chi ha vissuto la loro
discriminazione razziale, per chi ha subito la loro omofobia, per chi ha subito il loro confino politico,
per chi ha vissuto le loro carceri,
per chi è stato perseguitato/a, per chi ha disertato la loro guerra, per chi non ha giurato e per chi ha lottato.
L’antifascismo partigiano è stato uno tra i più alti momenti di civiltà del
ventesimo secolo sia per la capacità di contrapposizione a un presente di guerra,miseria e barbarie sia per la tensione rivoluzionaria verso un futuro liberato.
Purtroppo le carogne nere,a sessant’anni dalla sconfitta del loro modello di società ronzano ancora intorno alle briciole del potere borghese come mosche sulla merda e, ancora pagati dai padroni, ancora protetti dalle guardie, ancora manovrati da politici,preti,mafiosi e servizi,continuano a esistere e a definirsi rivoluzionari.
Noi non dimentichiamo e non tolleriamo gli incendi i pestaggi le intimidazioni ,non
perdoniamo.
Non vogliamo nessuna pensione di guerra per i repubblichini,nessuna festa della repubblica,nessun antifascismo parolaio di facciata e di stato, nessuna rilettura buonista e volemosebenista del nostro passato, nessuno sconto all’infamità.
Crediamo che la memoria deve diventare narr-azione,liberazione del presente, sogno,condivisione e lotta per non essere celebrazione,pregiudizio, banalità;per questo stiamo senza riserve con chi ha voluto tenere viva la memoria e la dignità del compagno Davide Cesare, ucciso a coltellate tre anni fa all’uscita di un centro sociale a Milano contrapponendosi con rabbia e determinazione a una parata neonazista organizzata dagli assassini ridosso della ricorrenza
dell’omicidio.
Chiediamo la scarcerazione immediata delle 25 compagne e compagni
antifasciste arrestati l’11 marzo a Milano colpevoli solo di avere praticato la memoria e la coscienza in uno STATO di amnesia e di anestesia
in cui la galera non è che la forma estrema della condizione generalizzata di isolamento e marginalità che viene imposta a chiunque
abbia la colpa di essere precaria/o,critica/o,conflittuale,o semplicemente diversa/o.
Ribadiamo tutta la nostra vergogna e insofferenza nei confronti di chi
non ha saputo condannare quei tristi momenti di fascismo che il 3 marzo
hanno attraversato le vie della città:la sinistra italiana,col più becero e sfacciato opportunismo,si è schierata contro le compagne e i compagni antifascisti e con i bottegai e le e le forze dell’ordine,preoccupata solo di raccattare consensi e voti sulla pelle di chi ha lottato.
Noi al contrario riteniamo che la circolazione vorticosa e asfissiante del denaro e della merce in tutti i luoghi e in tutti i momenti della nostra giornata determina un vuoto pneumatico di socialità di socialità in cui galleggiano solo gli indifferenti,i qualunquisti e le merde fasciste e quindi consideriamo i cortei in difesa dei commercianti e dell’ordine pubblico come una squallida variazione sul tema dei cortei fiammisti,come consideriamo il fascismo una squallida variazione sul tema della democrazia borghese.
Essere antifascisti oggi significa sentire che la resistenza di tutta l’umanità nasce e trae forza dalla diserzione sociale dei singoli esseri umani e comportarsi di conseguenza:il partigiano è un disertore sociale organizzato; autoritarismo,sessismo,consumismo e relazioni sociali alienate quotidiane sono le cause profonde della sua della sua rivolta.
Antifascismo oggi significa disertare,odiare e sabotare soprattutto la guerra imperialista e sostenere,in tutto il mondo,la lotta di liberazione dei i popoli sottoposti a invasione e occupazione militare,a cominciare da quelli invasi dallo stato e dal capitale di casa nostra.
DIGNITA’E MEMORIA PER CHI HA LOTTATO,
BASTA REVISIONISMO E RINCOGLIONIMENTO,
LIBERTA’ PER CHI LOTTA
BASTA GALERE
FUORI LE TRUPPE DALL’IRAK E DALL’AFGANISTAN
LA RESISTENZA E’LEGGITTIMA,LA RESISTENZA E’ LIBERAZIONE!!!
studenti antifasciste.
manifestazioni antifa