|
|
Piattaforma definitiva del corteo
MANIFESTAZIONE NAZIONALE “ORGOGLIOSO ANTIFASCISMO” 16 settembre 2006 – Catania
Mercoledì 28 giugno 2006 a Catania si è tenuto il 5° GLBT Pride. Partito come ogni anno da piazza Borgo, il corteo si è snodato allegro e giovane come non mai lungo la via Etnea, arteria principale della città. Impegno politico e gioia incontenibile andavano a braccetto, come sempre, in questo nostro fluire disordinatamente orgoglioso per le vie della città, sulle note della musica frocia a noi tanto cara. Tutto sembrava procedere per il meglio, così come Thomas di Retegay riportava a chi era in ascolto sul web.
A metà percorso alcuni compagni hanno avvertito che più avanti c’era uno sbarramento di Forza Nuova, ma la polizia, interrogata, negava decisamente. E invece loro c’erano, eccome: con bandiere, striscioni (“no al gay pride”), e slogan omofobici (“le malattie si curano, non si manifestano”), alcuni armati di mazze seminascoste da stoffe. Il nostro corteo si è fermato, e abbiamo cominciato a parlare con la Digos, pretendendo che il loro assembramento non autorizzato fosse disperso. Per tutta risposta abbiamo ricevuto l’invito a calmarci e man mano che cresceva la tensione, ci è stato detto chiaramente che sarebbe stato opportuno sciogliere il nostro corteo “tanto le televisioni ci sono, avete già fatto la vostra bella figura”. E invece abbiamo deciso di continuare a camminare, dando prova politica di grande civiltà e compostezza, senza per questo rinunciare al diritto alla resistenza.
L’atteggiamento della polizia è stato inqualificabile: intanto hanno permesso ai forza novisti di “manifestare” non autorizzati, di esternare i loro deliri alle televisioni e ai cittadini increduli intorno a loro, per più di un’ora, e successivamente li hanno non dispersi bensì accompagnati, facendoli quindi sfilare ben protetti. Noi li seguivamo ad una certa distanza e grazie a compagne e compagni intervenuti al corteo, che hanno formato dei cordoni di protezione per i passaggi più delicati del percorso, siamo riusciti a chiudere il corteo in piazza Università, dove hanno parlato tra gli altri Porpora Marcasciano del M.I.T. e Gigliola Toniollo dei Nuovi Diritti della CGIL. La serata si è poi conclusa con una grande festa nella suggestiva cornice dell’arena del C.P.O. Experia.
In questi ultimi anni Forza Nuova è cresciuta in maniera esponenziale, radicandosi profondamente nel territorio a partire dai quartieri più degradati. Catania è un esempio di questo percorso, favorito, alimentato e protetto dalle politiche del centro-destra e dall’omofobia della Chiesa cattolica, sempre così pronta a stigmatizzare i comportamenti diversi.
La legittimazione delle formazioni neofasciste e neonaziste, evidente anche nell’autorizzazione data al corteo squadrista di Fiamma tricolore a Milano l’11 marzo, sta alla radice di questa vergognosa vicenda che ha visto per la prima volta un GLBT Pride bloccato in maniera così esplicita e violenta. Siamo fortemente preoccupat* per la crescente agibilità politica data a questi gruppi di picchiatori, che mettono in pericolo l’incolumità fisica di compagne e compagni, di lesbiche, gay, trans- e migranti.
Per questo, chiediamo lo scioglimento di Forza Nuova e la chiusura di tutte le sue sedi sul territorio nazionale, e seguiremo tutte le vie necessarie per questo scopo.
Lo dobbiamo alle migliaia di gay lesbiche e trans passati attraverso il camino dei campi di concentramento nazi-fascisti, la cui memoria ci aiuta nella nostra pratica politica. A tutt* loro era dedicata una targa da noi apposta il 25 aprile 2005 in un luogo che era punto di incontro delle persone omosessuali di quegli anni, targa divelta da ignoti: la rimetteremo.
Crediamo inoltre che sia arrivato il momento di dare una risposta forte, di affermare e praticare l’antifascismo come valore irrinunciabile e prioritario anche per gay lesbiche bisessuali trans-. Per questo dall’Open Mind lanciamo la proposta di una grande manifestazione nazionale antifascista da tenersi a Catania il 16 settembre 2006 e rivolgiamo il nostro appello alla comunità GLBT, alle donne e agli uomini che credono in un mondo altro, ai centri sociali, alle associazioni, partiti e sindacati e a tutt* coloro che nell’antifascismo riconoscono una parte irrinunciabile di sé, la migliore.
La storia ci chiama tutt* a scrivere le pagine più belle di questa terra.
Catania, 3 luglio 2006
Per adesioni alla manifestazione: opencatania@tiscali.it
Adesione al corteo nazionale antifascista indetto da Open Mind – Catania
CATANIA 16 SETTEMBRE…
TUTT* IN PIAZZA, ORGOGLIOSAMENTE ANTIFASCIST*
Il coordinamento Facciamo Breccia aderisce pienamente all’appello del circolo Open Mind (http://italy.indymedia.org/news/2006/07/1107481.php) per una manifestazione nazionale antifascista da tenersi a Catania il 16 settembre prossimo.
Riteniamo che la violenta interruzione squadrista di Forza nuova al Pride di Catania, avvenuta il 28 giugno scorso con l’appoggio delle forze dell’ordine, sia l’esito di oltre due decenni di revisionismo storico che sono serviti a sdoganare formazioni neofasciste e neonaziste responsabili delle crescenti minacce quotidiane e violenze contro donne e uomini che rappresentano l’alterità, sia essa politica, sessuale o ‘etnica’.
E’ in atto da tempo una riscrittura della storia che mira a ridimensionare – quando non a negare – le atrocità fasciste nel ventennio di Mussolini e nell’era repubblicana: dalle persecuzioni e deportazioni in campi di concentramento, alla responsabilità nelle stragi di stato rimaste ad oggi impunite. La carica di ministro conferita all’ex repubblichino Mirko Tremaglia non è che un esempio da questo punto di vista.
Esemplare è anche la sempre più feroce repressione nei confronti di ogni forma di antifascismo culturale e politica, di cui il segnale più recente è la lunga detenzione in attesa di giudizio di donne e uomini arrestati a Milano l’11 marzo e accusati di devastazione e saccheggio perché presenti al presidio antifascista contro il corteo di Fiamma tricolore.
Assistiamo a paradossi incredibili per cui i picchiatori appartenenti a formazioni neofasciste e neonaziste sono autorizzati a manifestare portando in piazza i simboli dei regimi nazifascisti, scandendo slogan che inneggiano a Mussolini mentre d’altra parte, come è accaduto al corteo NoVat di Roma l’11 febbraio scorso, le forze dell’ordine sequestrano violentemente per ben due volte lo striscione delle compagne Cobas con la scritta ‘Ratzinger Ruini pericolosi impiccioni’ minacciando denunce per ‘vilipendio a un capo di stato’.
Ad essere vilipese, in questo clima di violenza e repressione, sono le vite di tutte le soggettività antifasciste e di chi pratica l’autodeterminazione nelle proprie scelte di vita e affettive. Da tempo denunciamo che ad alimentare le violenze contro tutte queste soggettività contribuiscono anche i quotidiani attacchi delle gerarchie vaticane contro donne e uomini che non si piegano al loro modello di ordine teologico – che è, in ultima istanza, il modello fascista di ordine sociale.
Per questo rilanciamo l’appello del circolo Open Mind di Catania e auspichiamo che il 16 settembre tutte le soggettività politiche che riconoscono nell’antifascismo il fondamento della propria etica e delle proprie pratiche politiche manifestino insieme. Perché rendere alle compagne e ai compagni catanesi l’agibilità politica della città in cui vivono significa riconfermare per tutt* e dappertutto il valore e la forza dell’antifascismo.
E per testimoniare che la distanza geografica non significa isolamento, convochiamo per il 17 settembre a Catania l’assemblea nazionale di Facciamo Breccia che organizzerà la mobilitazione contro il convegno della Conferenza episcopale guidata da Ruini previsto a Verona dal 16 al 20 ottobre prossimi.
Coordinamento Facciamo Breccia
http://www.facciamobreccia.org