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Modena, 2007, tornano in città i simboli del fascismo.
Il giorno 17 Gennaio 2007, in occasione della fiera di S.
Antonio, tra le varie bancarelle, due: una in Piazza Grande,
l’altra sulla via Emilia, esponevano gadjets e stendardi
di inequivocabile matrice fascista: decine di magliette e
felpe con l’effige di Mussolini, parole d’ordine e
slogan del regime fascista, simboli dello squadrismo,
bandiere della RSI ed addirittura dei manganelli di legno
dipinti di nero riportanti la scritta “DUX” e con la
faccia di Mussolini. Alleghiamo a riguardo alcune foto, che
sebbene di bassa definizione sono ben sufficienti a rendere
l’idea.
Si tratta di un episodio gravissimo, tanto più che non è
la prima volta che accade. Già lo scorso anno la Sezione
di Modena dei CARC (Comitati di Appoggio alla Resistenza per
il Comunismo) aveva denunciato pubblicamente questi episodi
di propaganda fascista, con una lettera aperta al Comune ed
ai giornali locali (ovviamente senza alcuna risposta). Le
masse popolari modenesi ricordano bene cosa ha significato
il fascismo e l’occupazione nazifascista: stragi, torture,
guerra e miseria. La città di Modena, città partigiana
combattente in prima linea nella resistenza, non può e
non deve tollerare che tornino in città i simboli del
terrore fascista. I simboli degli assassini nazifascisti
tornano oggi in città nel totale silenzio del comune e
delle altre “autorità”, probabilmente troppo impegnati
a devastare la città con progetti inutili e dannosi come
l’autodromo di Marzaglia, a tagliare servizi ai cittadini
o godersi le loro auto blu ed i loro stipendi da nababbi. Il
Comune di Modena ha la possibilità di impedire che si
espongano sulle bancarelle i simboli del fascismo ma questo
non gli interessa minimamente e come sempre non faranno
nulla. Ci sbagliamo? Lo dimostrino il 31 Gennaio con la
fiera di S. Geminiano.
L’antifascismo non si delega; ci appelliamo alle
organizzazioni, collettivi, singoli ed operai antifascisti a
vigilare affinchè nella fiera del 31 Gennaio non siano
esposti simboli del fascismo. L’antifascismo non è nella
vuota retorica dei partiti istituzionali. Onorare la memoria
delle vittime del nazifascismo vuol dire raccogliere la
bandiera che essi ci hanno lasciato e portarla più avanti;
la bandiera della lotta di classe, la bandiera della
dignità delle masse popolari, la bandiera della
Resistenza.
No al fascismo, no all’esposizione dei simboli del fascismo.
Ora e sempre Resistenza.
Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo
(CARC)
Sezione di Modena Via C.Morone,13 41100 Modena
carcmo@carc.it 338-6160365 www.carc.it