|
|
dal mattino di padova: briciole di “eroismo”...
Monselice, picchiato disabile dell’Azzurra
Matteo Lunardi
Colpita anche una ragazza. Stadio vietato a tifoso biancorosso
MONSELICE. Allontanato dagli stadi fino al termine del campionato. Poi si vedrà. E’ la tempestiva decisione presa dal pm Maria D’Arpa a carico di un diciannovenne ultrà del Monselice che ha partecipato all’aggressione compiuta da una dozzina di persone a volto coperto che prima hanno tirato un secchio di immondizie contro un un tifoso disabile dell’Azzurra 2000, e poi se la sono presa con una ragazza che aveva cercato di difenderlo. All’ultrà, simpatizzante (...iscritto ndA) di Forza Nuova, è stato applicato l’ormai celebre «Daspo», il divieto di accesso alle manifestazioni sportive balzato agli onori della cronaca dopo i tragici fatti di Catania e la morte dell’ispettore Filippo Raciti.
A tradire il tifoso biancorosso, gli attimi di grande tensione seguiti alla partita di Prima Categoria vinta 1-0 dai padroni di casa. Un incontro considerato ad alto rischio, visti gli insulti e le «promesse» che le due tifoserie si erano scambiate già all’andata. Sensazione confermata sin dai primi minuti di gioco: cori, offese, petardi e fumogeni a getto continuo. Allo stadio arrivano i carabinieri e la situazione sembra tornare alla normalità. L’arbitro Cal di Conegliano caccia due giocatori dell’Azzurra 2000 per un paio di entratacce su Vedovato e Casadei.
Gli animi si scaldano, i padroni di casa vanno in vantaggio e la panchina ospite perde la testa: il direttore di gara allontana alcuni dirigenti e il far-west si sposta sulle tribune. Al triplice fischio le due tifoserie entrano a contatto: volano spinte e minacce. A farne le spese è il tifoso ospite in carrozzina e la ragazza, fidanzata di un giocatore, presa per il collo e costretta poi a farsi medicare al Pronto Soccorso. I carabineri identificano il diciannovenne che ha colpito il disabile, lo portano in caserma e il pm di turno d’Arpa decide per il «Daspo».