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2007-04-11 09:57
Attentato incendiario nella notte a Milano
Danneggiato un circolo culturale di estrema destra
(ANSA) – MILANO, 11 APR – Un attentato incendiario si e’ verificato nella notte a Milano, ai danni di un circolo culturale di estrema destra ancora da inaugurare. Le fiamme hanno gravemente danneggiato la struttura, anche se nessuno e’ rimasto ferito.Poco prima delle tre, numerose telefonate di cittadini sono giunte a 113 e 112 per segnalare un’esplosione nella zona di viale Certosa. Le fiamme, propagatesi dall’interno, prima di essere domate hanno danneggiato anche il tetto e un edificio adiacente.
La scorsa notte venti di guerra a Milano
giovedì 12 aprile 2007
da rossodisera
TOMMASO TAFI
Poco prima delle tre della notte appena trascorsa una violenta esplosione ha scosso una palazzina di viale Certosa, nella zona nord della città di Milano. Un forte odore di benzina ha impregnato l’aria circostante, facendo immediatamente escludere una fuga di gas o un corto circuito dell’impianto elettrico. Le forze dell’ordine giunte sul posto hanno subito constatato che si trattava di un incendio doloso, anche perché, la palazzina in questione, avrebbe dovuto ospitare la nuova “Skin House” milanese. Il Comune aveva infatti concesso l’apertura, in quei locali, del circolo “Cuore Nero”, gestito dall’associazione “Aurora boreale”, diretta da un ex dirigente di Alleanza Nazionale, Roberto Jonghi Lavarini e dal capo ultrà degli “Irriducibili” (tifosi dell’Inter) Alessandro Todisco.
L’imminente apertura del circolo aveva suscitato le vibranti proteste di tutta la sinistra milanese e dei centri sociali, primo fra tutti il vicinissimo (appena 300 metri) “Torchiera”, i cui membri si sono subito affrettati a chiarire, attraverso un comunicato stampa, la loro completa estraneità all’accaduto. “Gli attentati e le aggressioni non rientrano nelle nostre pratiche politiche”, dichiarano i militanti del “Torchiera”, che comunicano di aver tenuto una riunione martedì sera allo scopo di “creare una rete democratica antifascista, con l’obiettivo di opporsi all’apertura del circolo nazi-fascista “Cuore Nero”. La presa di distanza dall’attentato non soddisfa, tuttavia, né i membri fondatori del circolo, né le forze politiche della destra milanese, come il leghista Matteo Salvini che ha chiesto “l’immediato sgombero del centro sociale”. Con toni ben più accesi si sono espressi, invece, i militanti di Forza Nuova che, dopo aver organizzato per sabato (data stabilita per l’inaugurazione del circolo dato alle fiamme) un presidio di militanti di estrema destra “contro il terrorismo comunista”, hanno annunciato battaglia. “Nessuno si stupisca se, a differenza del ’77, ci sarà qualcuno non più disposto a farsi ammazzare per far contento e per far giocare alla rivoluzione qualche borghesuccio figlio di papà”. Toni da guerriglia che scaldano una Milano che, da tempo, dà segni di instabilità e intolleranza: progrom e manifestazioni anti rom, ricomparsa di aspiranti brigatisti, scritte contro i gay, le moschee e contro i rappresentanti della sinistra. Ora che si è passati dalle scritte, seppur vergognose, agli attentati, la tensione è aumentata e le forze dell’ordine temono un innalzamento del livello dello scontro.
Certo è che la decisione del Comune di aprire un circolo di estrema destra, animato da soggetti plurigiudicati e pluricondannati per aggressione e per l’omicidio di un rappresentante delle forze dell’ordine, genera più di qualche perplessità. Il fatto di averlo aperto, per di più, a ridosso di un centro sociale è francamente incomprensibile. Rifondazione, giustamente, chiede che le istituzioni vigilino con attenzione contro “i nuovi movimenti fascisti e nazisti”, ma, a ridosso di una data”a rischio” come quella del 25 Aprile, è meglio abbassare i toni. Pericolosi venti di guerriglia soffiano su Milano.