|
|
Genova, 19 mag. – (Adnkronos) – Sono stati respinti dalla Polizia i manifestanti di centri sociali, gruppi anarchici e altri movimenti di estrema sinistra che questa sera hanno tentato di occupare piazza della Vittoria, a Genova, dove il partito di estrema destra,
Forza Nuova, aveva in programma un comizio elettorale.
I giovani, una sessantina circa, erano partiti da via Cadorna, la polizia li ha obbligati a defluire in via XX Settembre. Qui hanno rovesciato dei cassonetti e lanciato sassi contro la sede del Fronte Sociale Nazionale, un’altra organizzazione di estrema destra.
Un militante presente nei locali ha inveito contro i manifestanti ed e’ stato accompagnato in questura per l’identificazione. I poliziotti hanno impedito ad alcuni dimostranti di malmenare un fotografo che intendeva riprenderli.
Il comizio di Forza Nuova si e’ tenuto regolarmente in piazza della Vittoria, dove sono intervenuti il leader nazionale Roberto Fiore e il candidato sindaco alle amministrative, Angelo Riccobaldi, alla presenza di un centinaio di persone.
SCONTRI A GENOVA TRA NO-GLOBAL E POLIZIA PER IL CORTEO AUTORIZZATO DI FORZA NUOVA
GENOVA 19 Mag. Era previsto per oggi pomeriggio a Genova Centro un corteo dei militanti dell’estrema destra aderenti a “Forza Nuova” con partenza per le ore 16 da Piazza Giusti a San Fruttuoso, in direzione Via XX Settembre. Questo corteo, sciorinante slogans inneggianti agli ideali parafascisti, capeggiato dal Candidato Sindaco Angelo Riccobaldi e sostenuto dal Segretario Nazionale Roberto Fiore, sarebbe dovuto partire al seguito di un centinaio di militanti dalla sede genovese del movimento di destra di Piazza Giusti alle 16. Ma alle 17:30 nessun ordine dalla Questura di mobilitarsi. Perchè? Il motivo per manifestanti e stampa al seguito stava nel fatto che in Via Cadorna, davanti alla Stazione Brignole, si erano concentrati altrettanti giovani e meno giovani vicini all’estrema sinistra dei Centri Sociali cittadini (Buridda, Zapata e Terra di Nessuno al centro n.d.r.) ostinati a dare battaglia alla manifestazione di “Forza Nuova”, presubilmente anche con l’opposizione fisica e violenta. Ciò è puntualmnte accaduto quando verso le 17:45 le Forze dell’Ordine, schierate in assetto antisommossa, hanno dovuto fronteggiare un’improvvvisa rivolta degli antagonisti che si sono dati alla fuga verso Via XX Settembre, coprendosi l’abbrivio con lanci di bottiglie di vetro di birra scolate durante le due ore di snervante attesa dei “nemici giurati” di destra. Una scaramuccia durata almeno mezzora, il tempo per i celerini di repingere i facinorosi verso Piazza De Ferrari. Ma a metà di Via XX Settembre, non contenti della sommossa che ha impaurito i passeggiatori sabatali della via dello shopping genovese, i no-global hanno dato l’assalto alla sede locale di “Fiamma Tricolore” presso il Mercato Orientale. Un teppista è stato bloccato e arrestato per danneggiamenti. Il corteo di “Forza Nuova” è stato così sbloccato da Piazza Giusti e attraverso Via Archimede e Via Tolemaide, è giunto per il comizio finale in Piazza della Vittoria. Marcello Di Meglio. (nella foto Carabinieri e No-Global si fronteggiano a Brignole qualche istante prima degli scontri)
19/5/2007
SCONTRI DI SABATO A GENOVA: UN CARABINIERE CON UN BRACCIO ROTTO
GENOVA 22 MAG. Un Carabiniere del Reparto Antisommossa di Forte San Giuliano finito all’Ospedale Galliera nella serata di sabato scorso con una frattura composta al braccio destro per un sassata ricevuta dal corteo dei no-global, anarchici e autonomi. E’ alla fine un bilancio di feriti modesto ma poteva accadere di peggio durante l’ora di follia e guerriglia urbana di “un pomeriggio di un giorno da cani” trascorsa tra le 17:30 e le 18:30 di sabato scorso in Via XX Settembre, in pieno centro città. L’assembramento non autorizzato dei no-global si era attestato in Via Cadorna per bloccare l’arrivo del corteo dei militanti di “Forza Nuova” che doveva partire con l’avallo della Questura alle 16 da Piazza Giusti. I neofascisti al seguito del Segretario Nazionale Roberto Fiore e del candidato Sindaco Angelo Riccobaldi, avranno il via libera solo alle 17:30. Intanto all’inizio di Via XX Settembre scoppia il finimondo: dopo lunghe provocazioni i poliziotti, i carabinieri e reparti speciali della Guardia di Finannza con manganelli, caschi e scudi, si scontrano con la settantina di contestatori di estrema sinistra e anarchici. Li respingono su per Via XX Settembre dove si consuma l’atto inconsulto di un giovane militante di destra ventisettenne che dalle finestre della sede di un circolo neofascista posto vicino al Mercato Orientale, mostra insistentemente il dito medio alla folla scomposta dei no-global che cominciano un fitto lancio di bottiglie verso la finestra dove il giovane non desiste. Sarà bloccato e arrestato dagli agenti della Digos per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. In ultimo, massima solidarietà dalla Redazione di LiguriaNotizie al nostro fotografo insultato e malmenato da un paio di esagitati autonomi in Via Cadorna solo perchè stava facendo il suo lavoro di diritto-dovere di cronaca. Marcello Di Meglio
===========
Da Il Secolo XIX di oggi
Manganellate e shopping
destra e sinistra
Cariche e scontri in via Venti dove sfilano i manifestanti contrari al
corteo di Forza Nuova
L’OCCASIONE dello scontro è arrivata a metà di via Venti Settembre, quando un militante del centro culturale “Idee in movimento” del Fronte Nazionale, si è affacciato alla finestra della sede con braccia tatuate, maglietta nera e sorriso beffardo. Stava passando proprio in quell’istante il corteo della «sinistra antagonista», degli anarchici, dei centri sociali, dei portuali «anti fascisti». Sono volati insulti e bottiglie di vetro, rovesciati cassonetti. E dalla spazzatura sono arrivate le munizioni per nuovi lanci.
E’ successo alle 18. Polizia e carabinieri sono intervenuti in forze, caricando i manifestanti per spingerli verso De Ferrari mentre una pattuglia della Digos, con i dirigenti Giuseppe Gonan e Riccardo Perisi in testa, faceva irruzione nella sede del centro per far cessare le provocazioni. Il finimondo è stato scongiurato perché il buon senso ha dominato l’adrenalina alla fine, anche se i tafferugli sono avvenuti e i manganelli hanno mulinato malauguratamente in mezzo a decine e decine di persone con gli occhi sgranati e le borse dello shopping.
E’ stato questo l’atto finale dell’annunciata e temuta manifestazione di Forza Nuova. Ci sono stati sì il fermo e la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale del provocatore del Fronte Nazionale, un ragazzo di 27 anni («Stava solo difendendo quello che è nostro», ha urlato dalla finestra uno dei suoi colleghi, ribellandosi all’intervento dei poliziotti, costretti a sfondare una porta e a reagire con la forza dopo essersi trovati, secondo la ricostruzione della questura, di fronte a una decina di persone di estrema destra armate di bastoni). Ma il contro corteo della sinistra antagonista non è riuscito nell’intento di bloccare i rivali e il comizio, nei giardini di Brignole, del segretario nazionale Roberto Fiore e di quello regionale Angelo Riccobaldi, organizzato in ricordo dell’uccisione del missino Ugo Venturini.
I due fronti opposti non si sono mai scontrati. Mentre Forza Nuova faceva l’appello davanti alla sede di piazza Giusti, a San Fruttuoso (la sede assaltata mercoledì notte da un commando di sei anarchici), i centri sociali organizzavano le contro mosse nei giardini di Brignole, guardati a vista da uno schieramento in assetto anti sommossa. Le schermaglie a distanza sono durate tre ore. Da una parte i forzisti di destra, a sbandierare vessilli sorretti da aste in legno più simili a spranghe, e a ripetere i propri slogan estremisti:«Boia chi molla è il grido di battaglia»; «Contro il comunismo la giuventù si scaglia», «Stuprano le donne, violentano i bambini, razza di bastardi, branco di assassini». E via così. Il tema del corteo era uno: «Casa, lavoro, sanità prima agli italiani». L’obiettivo del contro-corteo era altrettanto chiaro, bloccare il comizio di Forza Nuova.
Obiettivo rappresentato dallo stricione rosso con stella gialla portato innanzi dalla sinistra antagonista: «Genova antifascista». Gli slogan, gridati da qualche voce in più rispetto ai rivali – secondo i conti della questura il confronto è stato vinto dalla sinistra per cento manifestanti a cinquanta – erano dello stesso tenore: «Fascisti carogne, tornate nelle fogne», per esempio.
Il corteo di Forza nuova non si è mosso da piazza Giusti fino a quando il campo a Brignole non è stato sgombro. Per liberarlo polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno dovuto caricare un paio di volte i centri sociali e gli anarchici, spingendoli verso via Venti. Era previsto? Era stata studiata a tavolino questa mossa, che inavitabilmente ha spostato il teatro della contestazione nella via dello shopping in pieno sabato pomeriggio? E’ presto per i bilanci, che questore e prefetto stileranno domani.
La reazione della sinistra antagonista è stata affidata alle bottiglie lanciate sui caschi degli agenti e la controreazione ha portato a qualche manganellata, con una manciata di contusi e qualche ferita superficiale alla testa. Mentre i cortei si scioglievano, dagli anarchici a Matteotti si è alzato, buon peso, anche qualche slogan rivolto all’arcivescovo Angelo Bagnasco.
Repubblica Genova
Scontri in via XX settembre tra anarchici e militanti di Forza Nuova.
Denunciato un giovane
Centro blindato, tensione e cariche Pomeriggio di paralisi con doppio corteo
C´era preoccupazione dopo l’assalto di mercoledì sera in piazza Manzoni
GIUSEPPE FILETTO
CENTRO blindato e traffico in tilt ieri pomeriggio nelle strade adiacenti piazza della Vittoria, De Ferrari e San Fruttuoso. La manifestazione dei militanti di Forza Nuova era annunciata a rischio, lo è diventata di più per la presenza di un centinaio di giovani dei centri sociali che hanno inscenato una contromanifestazione. Ci sono stati momenti di tensione, soprattutto durante una carica di alleggerimento davanti ai giardini di Brignole, quando polizia e carabinieri hanno tentato di allontanare gli “antifascisti”, in modo che i militanti di Forza Nuova da piazza Giusti potessero arrivare in corteo fino in piazza della Vittoria senza entrare in contrasto.
In via Cadorna c´è stato un lancio di bottiglie e sassi da parte degli anarchici contro le forze dell´ordine (una decina di giovani saranno denunciati), che hanno risposto con qualche manganellata. La tensione maggiore, però, si è verificata in via XX Settembre, sotto le finestre del civico 15: gli “antagonisti”, dopo aver rovesciato qualche cassonetto della spazzatura, sono entrati in contatto con tre militanti di estrema destra, che da una finestra hanno proferito parole e gesti provocatori.
Alcuni anarchici hanno risposto con lancio di bottiglie. È dovuta intervenire la Digos, che ha fermato e denunciato per resistenza a
pubblico ufficiale uno dei giovani di destra, R. V., di 27 anni. Per farlo, però, gli agenti hanno sfondato la porta e si sono trovati davanti alcune persone con mazze e spranghe.
Già alle 14 attorno a piazza Verdi, piazza Giusti, via XX Settembre e De Ferrari si sono concentrati poliziotti, carabinieri e perfino i gruppi speciali della Guardia di Finanza: mezzi delle forze dell´ordine a presidiare ogni angolo e centinaia di uomini in tenuta da combattimento; i vigili urbani pronti a chiudere ed aprire il transito nelle varie strade, a seconda di come si muovessero i cortei. In piazza Giusti, alle 15, si sono dati appuntamento 30 militanti di Forza Nuova, tra cui alcuni del Front National de la Jeunesse arrivati da Nizza: hanno atteso la partenza del corteo alle 17.30. La manifestazione era stata indetta soprattutto dopo l´incursione nella sede di piazza Giusti 1. Ieri i giovani hanno alzato bandiere nere con la croce celtica ed urlato slogan fascisti. Dall´altra parte il centinaio di giovani (tanti anarchici, ma tra loro
anche alcuni lavoratori portuali), che hanno aperto il corteo con uno striscione inneggiante a “Genova Antifascista”.