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Comunicato su FN a Crema il 23 marzo
E’ stato esemplare vedere come l’amministrazione comunale si sia adoperata per garantire spazi al battesimo cittadino di un partito apertamente neofascista.
E’ stato divertente osservare l’inutile impiego di svariate camionette e plotoni di polizia a difesa di uno stragista del calibro di Fiore.
E’ stato pietoso vedere sparuti gruppi di nostalgici del ventennio, chiamati a raccolta soprattutto da fuori Crema, avvicinarsi alla sala ricevimenti scortati e setacciati all’ingresso dalle forze dell’ordine.
Più che scagliarsi contro il sistema, Forza nuova, ci sguazza alla grande.
A tutti coloro che si auspicavano scontri di piazza per riempire di qualunquismi e strumentalizzazioni le pagine del proprio giornale o per dare sfoggio dell’apparato repressivo, noi rispondiamo che l’antifascismo non è spettacolo ne retorica degli opposti estremismi.
A tutti coloro che in buona fede avrebbero voluto esprimere la propria rabbia contro la riabilitazione di soggetti difensori dell’ intolleranza razziale, noi diciamo che l’antifascismo è soprattutto quotidiano, è militanza sul territorio, è colmare i vuoti sociali e culturali in cui il fascismo prende vita.
A chi invece potrebbe pensare (vedi FN e questura) che la scelta del 23 (ovvero non scendere in piazza ma presidiare il Mulini, tra l’altro in numero ben superiore ai forzanovisti accorsi in Comune) sia da imputare ad un passo indietro da parte degli antifascisti noi comunichiamo che semplicemente sta a noi scegliere tempi, luoghi e modalità d’azione;
abbiamo imparato a manovrarvi e a prendervi controtempo. Finiti i 15 minuti di gloria ci si ritrova tutti a Crema, senza camionette, senza teste rasate d’oltreporta, senza riflettori puntati. Noi per le strade e voi rifugiati in sedi “segrete”.
Non vi è concesso il benché minimo spazio di agibilità politica. L’antifascismo è profondamente radicato in città, questo ci permette di isolarvi e di valutare con intelligenza quando è il momento di osservare, raccogliere informazioni, fare pressione e quando invece quello di passare all’azione diretta.
Illudetevi quindi di poter fare del vostro covo un punto di riferimento per naziskin, intellettuali pseudo-comunitaristi, razzisti in fasce, aspiranti picchiatori…tanto avrà vita breve perché i vostri ideali puzzano di morte; odore di cui ci si era liberati 60 anni fa, e non con semplici sfilate di piazza, ma usando ogni mezzo necessario. Impareremo dal passato.
Spazio Occupato Mulini-Crema
di Domenica, 03 Aprile 2005 –
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