|
|
Oxus: la borsa che fa strage
q-oxusVita, morte e miracoli di un marchio
(13.12.07) – Cosa possa celarsi dietro una griffe modaiola che produce borse è presto detto: l’attentato di piazza Fontana a Milano e quello di piazza della Loggia a Brescia
Che anonime bombe alla crema, quelle che addentate esplodono “pataccando” maglie linde, possano diventare «krapfen umanitari, bombe alla crema intelligenti» per non dimenticare la strage, impunita, di piazza Fontana del 12 dicembre ‘69 è avvenuto ieri.
Esagerato? Niente affatto se a produrre il marchio “Oxus” è la Gru.P. Italia, società con tre boutique sparse tra Roma (via Bergamo) Milano (galleria Vittorio Emanuele II) e Pordenone (Corso Vittorio Emanuele II), di proprietà di Roi Hagen alias Delfo Zorzi.
Terrorista nero, ex militante di Ordine Nuovo, è tra i principali imputati per la strage di piazza Fontana per cui, nonostante l’ergastolo in primo grado e mille dubbi, è stato assolto nel 2005 in Cassazione, mentre è ancora indagato per quello di piazza della Loggia a Brescia, del ‘74.
Latitante in Giappone paese che con l’Italia non ha mai siglato alcun trattato di estradizione, non può essere estradato perché ormai naturalizzato tramite matrimonio.
E le bombe alla crema? Sono state distribuite ieri, nel trentottesimo anniversario di piazza Fontana, a Roma durante una manifestazione antifascista svoltasi presso il negozio di borse “Oxus”, all’angolo di via Bergamo.
Manifestanti che hanno sfilato dietro uno striscione su cui c’era scritto: «Le bombe le lanciano i fascisti, noi le distribuiamo».