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Piazza Fontana: atti di Catanzaro non saranno distrutti
martedì 25 marzo 2008
Gli atti delle inchieste e dei processi svoltisi a Catanzaro sulla strage di Piazza Fontana del 12 dicembre del 1969 non saranno distrutti, come nei mesi scorsi si era ipotizzato.
Il Ministero della Giustizia ha dato incarico, infatti, ad una ditta specializzata di provvedere alla digitalizzazione ed alla catalogazione degli oltre cinquecentomila documenti che sono custoditi nei sotterranei del palazzo di giustizia di Catanzaro.
Dopo un primo stanziamento di 50 mila euro per l’indizione di una gara d’appalto per la catalogazione degli atti, gara andata a vuoto perche’ le offerte presentate dalle ditte interessate erano state superiori, il Ministero della Giustizia, secondo quanto scrive il Quotidiano della Calabria, ha espletato una nuova gara con uno stanziamento superiore a quello stabilito in precedenza.
La ditta che ha vinto l’appalto dovra’, entro fine mese, avviare il lavoro di catalogazione ed informatizzazione degli atti che rischiavano, altrimenti, di finire al macero, con la distruzione della ‘’memoria’’ di una delle vicende piu’ importanti della storia giudiziaria del nostro Paese.
La decisione del Ministero consentira’ di accogliere le richieste di copie di atti che negli ultimi anni non era stato possibile soddisfare a causa della difficolta’ ad esaminare l’archivio degli atti per la mancata indicizzazione.
L’ultimo processo celebrato a Catanzaro, nell’ambito dell’inchiesta sulla strage di Piazza Fontana, risale al 1989.
I due imputati, i neofascisti Stefano delle Chiaie e Massimiliano Fachini, furono entrambi assolti. Nel novembre del 2006 il Corriere della Sera lancio’ una sottoscrizione per salvare, attraverso la digitalizzazione, gli atti dei processi su Piazza Fontana custoditi a Catanzaro. (ANSA).
Ultimo aggiornamento ( martedì 25 marzo 2008 )
Fonte ANSA da www.strill.it
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