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VENEZIA: CRIMINALITA' CON MATRICE RAZZIALE, 12 PERQUISIZIONI DIGOS
30-06-2008
Venezia, 30 giu. - La Digos della Questura di Venezia, con la collaborazione gli uffici di Treviso, Piacenza e Verona, ha effettuato 12 perquisizioni, delegate dalla Procura della Repubblica del Tribunale lagunare. Gli indagati sono ritenuti parte integrante di un'organizzazione criminale, che si ispira alle ideologie dell'estrema destra, e sarebbero coinvolti in azioni violente. Si tratta, in particolare, di aggressioni fisiche anche con l'utilizzo di armi bianche in contesti di tipo calcistico ultras, connotate da motivi di discriminazione razziale e politica, con un'aspra contestazione dell'operato delle Forze dell'Ordine e delle amministrazioni locali.
Le perquisizioni hanno consentito di sequestrare materiale di varia natura, che confermerebbe le ipotesi accusatorie ed e' ritenuto utile per la prosecuzione delle investigazioni. Alcuni degli indagati risultano aggregati alla tifoseria al seguito della nazionale italiana in occasione dei recenti Europei di calcio ed uno di loro sarebbe rimasto coinvolto in alcuni incidenti, in occasione della partita con l'Olanda.
(Adnkronos)
Operazione coordinata dalla Procura di Venezia
Perquisizioni a tappeto nella notte tra domenica e lunedì:
scoperti bandiere, scritti, pubbicazioni
Ultras sovversivi: 11 indagati nella Marca
Uno di loro ferito negli scontri agli Europei
La Digos sequestra materiale nazista
Passate al setaccio le frange estremiste degli ambienti vicini alla curva del Treviso
Trovati scritti razzisti
Undici ultras del Treviso sono indagati dalla Procura antimafia di Venezia per associazione sovversiva. Nella notte tra domenica e lunedì sono scattate infatti le perquisizioni all’interno dei loro appartamenti. Gli uomini della Digos hanno trovato diverso materiale riconducibile all’ultradestra come bandiere tricolori con l’aquila fascista e scritti inneggianti alla discriminazione razziale e politica. Uno degli indagati aveva anche partecipato alla trasferta a Berna per la partita dell’Europeo tra Italia e Olanda. Rimase coinvolto in alcuni scontri fuori dallo stadio venendo poi ricoverato al pronto soccorso.
Le abitazioni di dodici ultras, undici di Treviso e uno di Piacenza, sono state perquisite dalla Digos di Venezia nella notte tra domenica e lunedì. Uno di loro - secondo gli investigatori - avrebbe partecipato ad azioni violente agli Europei in occasione di Italia-Olanda. Prima della partita finita tre a zero per la squadra allenata da Marco Van Basten fuori dallo stadio si sono verificati scontri violenti tra le tifoserie. Ad avere la peggio è stato un ultras del Treviso che ha riportato diverse ferite che l’hanno anche costretto al ricovero al pronto soccorso di Berna. Il ragazzo è rientrato in Italia da pochi giorni e si è subito ritrovato indagato dalla Procura.
Le perquisizioni sono state effettuate con la collaborazione degli agenti delle Digos delle questure di Treviso, Piacenza e Verona su mandato della Procura di Venezia. I dodici sono ritenuti membri di un gruppo che si ispira all’ideologia dell’estrema destra. Le perquisizioni sono nate da indagini relative ad azioni violente e aggressioni fisiche, anche con armi, nel contesto calcistico connotate, secondo la Digos, da motivi di discriminazione razziale e politica. E’ infatti di appena tre settimane fa l’aggressione a un tifoso del Modena in trasferta a Treviso. In quell’occasione gli ultras biancocelesti l’avevano colpito con un bicchiere di vetro perché avevano riconosciuto l’accento emiliano. Nel mirino degli ultras anche forze dell’ordine e amministratori locali.
Le perquisizioni sono state fatte nella provincia di Treviso, ad eccezione di una a Piacenza, e avrebbero consentito di sequestrare materiale di varia natura tutto riconducibile all’ambiente dell’ultradestra. Tra il materiale trovato durante le perquisizioni, tra le altre cose, c’è una bandiera tricolore con al centro l’aquila fascista e diversi scritti inneggianti al Ventennio e alla discriminazione razziale e politica. Tutti e dodici ora sono stati iscritti nel registro degli indagati da parte della Procura Venezia con l’accusa di associazione sovversiva. Con ogni probabilità le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per cercare di bloccare le infiltrazioni dell’ultradestra all’interno degli stadi di calcio.
Secondo le notizie in possesso alla Digos trevigiana la galassia dell’estrema destra nella Marca è formata da circa 250 persone divise in tre gruppi distinti ma non per questo separati l’uno dagli altri: Forza Nuova, l’associazione Veneto Fronte Skinheads e gli ultras. Questi ultimi, dopo l’entusiasmo per le due diverse promozioni che in appena tre anni hanno portato il Treviso Calcio dalla C alla massima serie, sono diminuiti di numero dato che gli spalti del Tenni sono andati gradualmente depoliticizzandosi e svuotandosi. Ora, il gruppo ultras biancoazzurro conta un centinaio di duri più vicini alla stretta filosofia di curva che al reale impegno politico.
Degli ultrà fanno parte anche Skin e militanti di Forza Nuova, ma sono la componente aggiunta di un movimento indipendente e organizzato che conta, come gli altri, fedelissimi e semplici simpatizzanti.
(01 luglio 2008)
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