da
zero in condotta
Linea Rimini-Bologna: ferito un militante del Prc
Aggressione fascista sul treno
"Sei dell'altra parte", e parte una coltellata per fortuna non grave.
6 luglio 2008 - nca Malabocca
Questa mattina presto, sul treno Rimini-Bologna, un Giovane Comunista della federazione bolognese del Prc è stato accoltellato, in maniera non grave, da un uomo dall'aspetto dichiaratamente fascista. Lo riferisce Agostino Giordano, coordinatore provinciale dei Giovani Comunisti. Il ragazzo, Franco T., stava chiacchierando con un amico quando l'uomo, testa rasata e abbigliamento caratterizzato da simbologie dell'estrema destra, gli si è avvicinato dicendo: "La pensiamo diversamente, sei dell'altra parte". Poco dopo, il ragazzo ha trovato l'uomo ad attenderlo nel corridoio: parte una coltellata alla spalla, per fortuna superficiale. Franco, arrivato a Bologna, è stato medicato al pronto soccorso (un punto di sutura per una ferita profonda un centimetro e mezzo) ed ha denunciato l'aggressione alle forze dell'ordine.
dal
Resto del Carlino
Lite tra giovane di sinistra e naziskin
20enne accoltellato a una spalla
Uno studente di 20 anni di Ancona che fa parte di un gruppo della sinistra universitaria di Bologna, e' stato raggiunto da un fendente a una spalla sferrato da un altro ragazzo che indossava una maglia con una svastica
Un coltello BOLOGNA, 6 LUGLIO 2008 - Una lite sfociata in un accoltellamento è avvenuta questa mattina sul treno regionale della linea Ancona-Bologna. Uno studente di 20 anni di Ancona che fa parte di un gruppo della sinistra universitaria di Bologna, e' stato raggiunto da un fendente a una spalla sferrato da un altro ragazzo che indossava una maglia con una svastica.Il giovane e' stato colpito in modo lieve ad una clavicola ed e' poi stato giudicato guaribile dai medici in pochi giorni.
Lo studente, insieme ad altri tre amici che fanno parte dello stesso gruppo politico ('Spazio Sociale Studentesco') e' salito sul treno a Rimini. Nel convoglio, i quattro hanno notato un giovane che indossava una maglia con una svastica e hanno cominciato a litigare con lui.
Poco prima della stazione di Imola, nel bolognese, il nazi ha estratto un coltello e ha colpito la sua vittima, poi e' sceso alla fermata imolese. Gli altri invece sono scesi alla stazione di Bologna dove hanno denunciato l' aggressione alla Polfer. L' aggredito si e' fatto medicare al Pronto Soccoso di uno degli ospedali cittadini ed e' stato subito dimesso. Sulla vicenda sta inadagando la Digos della questura di Bologna.
Da
Il Resto del Carlino
Studente accoltellato da naziskin
Spacca e Sturani: "Gravità inaudita"
Solidarietà da destra e da sinistra
L'episodio di Franco Tomassoni, lo studente anconetano della sinistra universitaria di Bologna accoltellato su un treno da un naziskin, ha scosso tutti. Dura condanna del gesto da ogni parte politica
Ancona, 7 luglio 2008 - L'episodio che ha visto protagonista Franco Tomassoni, lo studente anconetano della sinistra universitaria di Bologna accoltellato ieri su un treno da un naziskin, ha scosso tutti. Si moltiplicano i messaggi di solidarità al ragazzo e di condanna del gesto da ogni parte politica e non.
Il presidente della Regione Gian Mario Spacca condanna l'episodio di violenza: ''Assistiamo ancora a fatti di gravità inaudita - ha detto Spacca - che vanno condannati senza indugio. La violenza è frutto di chiusura e intolleranza''.
''Insieme al giovane Tomassoni, a cui esprimiamo solidarietà e auguriamo una pronta guarigione, alziamo compatti la voce della comunità - aggiunto - per una cultura del dialogo, della tolleranza, del libero scambio di idee e del rispetto degli altri''
Il sindaco di Ancona Fabio Sturani, ''particolarmente colpito'', ha inviato questa mattina un telegramma di solidarietà al giovane. Nel deprecare questo ''intollerabile gesto di violenza'', il sindaco ha espresso a Tomassoni i migliori auguri di pronta guarigione.
PRC
La segreteria regionale e il coordinamento di Ancona del Prc esprimono ''affettuosa solidarietà'' a Franco Tomassoni, vittima di una ''brutale e sconsiderata aggressione da parte di un simpatizzante dell'estrema destra neonazista''. Tomassoni è stato accoltellato a una spalla sul treno Ancona-Bologna.
''Chi conosce Franco - si legge in una nota del Prc - non può che apprezzarne la carica di umanità, simpatia e rispetto per gli altri che ne fanno, unitamente all'intelligenza vivace e aperta e a una vera voglia di studiare e approfondire, un ragazzo speciale, l'ultima persona al mondo a meritare quanto gli è, purtroppo non casualmente, accaduto''. L'aggressione allo studente, è ''il frutto della pianta dell'intolleranza, della violenza e della sopraffazione'' coltivata da chi ''intende servirsene per la costruzione di un modello di società fatto di steccati e barriere, quando non di mura e filo spinato''. ''La cultura della tolleranza, il rispetto del diverso, la ricerca della partecipazione e del dialogo, di cui Franco è portatore e testimone, sono - conclude la nota - le armi per combattere e sconfiggere questa dilagante barbarie''.
FI
Anche il commissario provinciale di FI Giacomo Bugaro esprime a nome di tutto il partito solidarietà al ragazzo. ''Le profonde differenze che intercorrono fra i nostri partiti - afferma Bugaro - alimentano la dialettica democratica ma alla base ci deve essere sempre il massimo rispetto delle persone e delle idee di cui sono portatrici. Per questo mi sento di inviare a Franco i migliori auguri di pronta guarigione, affinche' torni presto al suo impegno politico e universitario, con la speranza che intollerabili episodi di violenza come quello accaduto non abbiano a ripetersi perche' facenti parte di un mondo estraneo alla nostra visione e che deve essere combattuto ed emarginato con determinazione''.
Il Messaggero Lunedì 07 Luglio 2008
Estremismo
L’aggressione a Bologna
L’anconetano, ferito alla spalla, è stato dimesso
Studente di sinistra accoltellato da un naziskin
Franco Tomassoni, 20 anni, militante di Rc: «Pugnalata a tradimento sul treno»
di ZENO LEONI
«Penso che avete idee politiche diverse dalle mie. Volete fare a botte?». Sono le ultime parole pronunciate da un naziskin, prima di estrarre un coltello e sferrare una rasoiata a Franco Tomassoni, 20enne anconetano iscritto alla facoltà di lettere e fisosofia di Bologna, militante di Rifondazione nonché figlio di Paolo, ambulante ed esponente politico dei Comunisti italiani. E’ successo ieri mattina, sul treno Ancona-Bologna nei pressi della stazione di Imola. Tomassini e un amico hanno cercato di calmare il naziskin. «Guarda, non vogliamo litigare con te», hanno detto al rivale, appoggiati alla parete vicino al bagno della carrozza. Parole che sembravano aver avuto effetto sull’aggressore, che indossava una maglia con croce celtica e aveva tatuaggi delle Ss e di altri simboli di dell’ultradestra sulle braccia. Lo sconosciuto si è allontanato. Salvo poi ritornare di colpo e colpire a tradimento.
Franco Tomassoni, noto come “Franchì”, era di ritorno da un concerto da Rimini con alcuni colleghi universitari, ricorda la disavventura. «Quando questo attaccabrighe è tornato indietro – racconta Franco, membro del coordinamento provinciale dei Giovani comunisti di Bologna – noi eravamo in piedi lungo il corridoio e ci siamo fatti da parte per farlo passare. Una volta superato, sono stato colpito da dietro con uno scappellotto in testa. Mi sono girato e, neanche il tempo di rendermi conto, il naziskin mi aveva già infilzato la punta del coltello nella clavicola».
Il naziskin, che secondo Tomassoni, dovrebbe essere all’incirca un suo coetaneo, ha sferrato la pugnalata proprio quando il treno stava rallentando per fermarsi alla stazione di Imola. «Dopo il colpo è subito scappato scendendo dalla carrozza». Tutto si è svolto in una manciata di minuti. Sul fatto sta indagando la Digos di Bologna, mentre lo studente anconetano è immediatamente stato dimesso dal pronto soccorso di Imola con un punto di sutura sulla spalla ed ha proseguito il viaggio verso Bologna per partecipare ad un congresso di partito. Tomassoni ricopre incarichi politici anche ad Ancona, in Rifondazione comunista, e nella Regione Marche come rappresentante di giovani.
Tomassoni ci tiene ad evidenziare la matrice politica dell’aggressione. «Non deve passare per una banale rissa – dice Franco – è evidente la matrice politica, poiché l’aggressore appartiene chiaramente alla sfera culturale dell’estrema destra. Credo che ci abbia aggredito per via dei dread (riccioli rasta, n.d.r.) del mio amico visto che i nostri vestiti non erano tali da provocare risentimenti ideologici e noi non lo abbiamo provocato».
E’ rammaricato il padre Paolo, proprietario di una bancarella ma da sempre impegnato in politica, il quale difende suo figlio e denuncia un clima insostenibile. «Franco è un giovane mite – dice – e chiunque lo conosce può testimoniarlo. Purtroppo questa è l’ennesima triste constatazione che viviamo in una società pervasa dalla violenza».
Corriere Adriatico.
Edizione del 7 luglio 2008
Il giovane anconetano guarirà in sette giorniL’aggressore è fuggitoalla fermata di Imola“Ha cercato di provocarci e non è bastato far finta di niente, mi ha colpito alla testa e poi puntato l’arma contro”
Ferito a una spalla Franco Tomassoni, ventenne studente di Rifondazione
Accoltellato sul treno da un naziskin
ANCONA - Il ragazzo con la svastica sulla maglietta cerca qualcuno con cui litigare. Provoca, guarda torvo, va a caccia di nemici, li seleziona dall’aspetto. “Sono convinto che la pensiate in modo diverso da me, vi va di fare a botte?”, affronta sul corridoio del treno due giovani di un collettivo studentesco che tornano da un concerto. Loro cercano di evitarlo, ma il naziskin alla fine estrae un coltello e ne ferisce uno alla spalla. Franco Tomassoni, anconetano di vent’anni, matricola di Antropologia all’Università di Bologna, attivista dei Giovani del Prc, è stato accoltellato ieri mattina presto sul treno regionale Ancona-Bologna da un ragazzo che poi è riuscito a scappare scendendo alla prima fermata. Franchino, figlio di Paolo Tomassoni, noto ambulante di corso Garibaldi, è stato colpito in modo lieve ad una clavicola e all’ospedale gli hanno suturato la ferita con un punto. Guarirà in sette giorni. “Sento un po’ di dolore, ma niente di grave, mi hanno fatto le radiografie e non c’è nulla di serio, dovrò prendere antibiotici per una settimana e non sforzare la spalla”, diceva ieri pomeriggio al cellulare da Bologna, dove partecipava al congresso provinciale di Rifondazione comunista.
Lo studente anconetano sabato sera aveva partecipato alla Notte Rosa di Rimini e dopo il concerto di Vinicio Capossella stava rientrando a Bologna con tre amici che fanno parte dello stesso gruppo politico universitario, “Spazio Sociale Studentesco”. Ma sul treno regionale i quattro attivisti di sinistra si sono imbattuti in un giovane dell’ultradestra. “Stavo parlando con un mio amico nella zona davanti al bagno - racconta Franco -, quando si avvicina un ragazzo molto alterato, sembrava ’fatto’. Il suo era un comportamento sclerotico, ad un certo punto si è rivolto a noi dicendo se volevamo fare a botte perché tanto era chiaro che non la pensavamo allo stesso modo. Sulla maglietta mostrava una croce celtica”.
Tomassoni e l’altro studente non raccolgono la provocazione. “Lui se ne è andato - racconta ancora il ventenne anconetano -, noi siamo tornati nello scompartimento tra i nostri amici. Eravamo in piedi sul corridoio, quel ragazzo faceva avanti e indietro tra i vagoni”. Cercava l’attimo idoneo per colpitre. “A un certo punto mi passa dietro, mi scanso per farlo passare - ricorda Franco -. Lui mi dà una botta in testa, non faccio in tempo a girarmi che mi trovo un coltello puntato addosso, affonda sulla clavicola sinistra”
Il treno intanto era quasi arrivato alla stazione di Imola. Alla fermata il naziskin è scappato di corsa. Anche Franco e i suoi tre amici sono scesi. Lo studente colpito si è fatto medicare al pronto soccorso e ha denunciato l’aggressione alla Polfer. Ora sulla vicenda indaga la Digos di Bologna e già è stata raccolta una prima descrizione dell’aggressore, anche lui molto giovane, sui vent’anni.
“Come mi ha lasciato l’episodio? Più che il dolore resta la rabbia - commenta Tomassoni -. Chi commette un atto del genere va punito, ma al di là di questo mi è venuto da pensare alla cultura che si respira. Quella della repressione, della xenofobia e omofobia contribuiscono a creare individui che crescono in questa società con i valori della violenza e della sopraffazione. Quel ragazzo avrà avuto la mia età, forse anche meno”.
LORENZO SCONOCCHINIE EMANUELE COPPARI
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