La ragazza rientrava a casa dal lavoro quando è stata colpita alle spalle
Arcigay: "Colpito luogo simbolo della comunità omosessuale romana
Roma, aggredita giovane lesbica nella Gay Street di San Giovanni
Roma, aggredita giovane lesbica nella Gay Street di San Giovanni
ROMA - Le hanno gridato "lesbica di m..." e poi l'hanno inseguita e colpita con dei calci. E' successo domenica notte a una ragazza di 20 anni, aggredita a Roma perchè lesbica. Lo denuncia Arcigay Roma. La giovane, collaboratrice di Coming Out, storico bar omosessuale romano e cuore della Gay Street di via di San Giovanni in Laterano, stava tornando a casa dal lavoro quando è stata afferrata alle spalle, insultata e colpita, riportando contusioni su varie parti del corpo.
La Gay street di Roma è una via che da San Giovanni in laterano arriva fino al Colosseo. Lungo questa strada ci sono alcuni ristoranti, un albergo e un pub, il Coming Out appunto. Locale piccolo, ma dal grande valore simbolico. Non senza plemiche. Come quella che nei giorni scorsi è scoppiata tra l'Arcigay e il presidente del Primo Municipio Orlando Corsetti. L'associazione degli omosessuali aveva chiesto nei mesi scorsi che quel tratto di strada fosse pedonalizzato per quaranta giorni, perchè considerato un luogo con forte potere simbolico e identitario per migliaia di lesbiche, gay e trans. Inoltre la chiusura al traffico avrebbe, sempre secondo l'Arcigay, consentito la realizzazione di varie iniziative culturali. La questione si era però momentaneamente chiusa con un rifiuto da parte di Corsetti.
"E' l'ennesimo violento attacco alle persone lesbiche e gay - ha commentato il presidente di Arcigay Roma Fabrizio Marrazzo - Un episodio preoccupante perchè le modalità sono analoghe a quelle dell'aggressione di Cristian Floris, avvenuta qualche mese fa: la vittima è stata colpita alle spalle e poi insultata. Con questo attacco - ha aggiunto Marrazzo - si è scelto in maniera esplicita di colpire uno dei luoghi simbolo per la comunità lesbica e gay della nostra città: la Gay Street. Adesso più che mai diventa essenziale una presa di posizione da parte del Comune di Roma e del I Municipio, che chiarisca se le persone lesbiche, gay e trans hanno diritto di cittadinanza nella nostra città e in via di San Giovanni in Laterano così da rispondere con fermezza a questi attacchi omofobi e respingere ogni atto intimidatorio".
La condanna dell'episodio è arrivata anche da parte di Enzo Foschi e Paolo Masini, consiglieri del Pd rispettivamente alla Regione Lazio e al comune di Roma. I due, in una nota, hanno definito l'aggressione "un atto vigliacco e razzista, che dimostra come nonostante si affermi il contrario, esiste oggi una forte discriminazione nei confronti della comunità gay e lesbica. Questo episodio esige, dunque, una risposta positiva e immediata. E' opportuno che il municipio e il comune, in primo luogo, autorizzino da subito lo svolgersi della Gay Street, che appare oggi quanto mai necessaria: una manifestazione culturale, per comunicare, farsi conoscere e sensibilizzare e non, come in tanti vogliono far credere, un mero fatto commerciale".
(23 luglio 2008)
Da
Repubblica
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