Da
Repubblica
Scritte nazi sulle lapidi delle Ardeatine
Il Pd: "Dopo il no di Fini al fascismo, Alemanno si dimetta"
Scritte nazifasciste sui muri di piazza Ledro. I cittadini si sono trovati davanti agli occhi gli sfregi alle targhe dedicate a Luigi Pierantoni e Raffaele Zicconi, vittime delle Fosse Ardeatine che abitavano lì, nel cuore del quartiere Trieste.
Un episodio che accade nel giorno in cui Fini sconfessa Alemanno, prendendo le distanze dal giudizio del sindaco secondo cui «leggi razziali furono il male assoluto, non fu così tutto il fascismo». «Il fascismo fu una dittatura e le leggi razziali un´infamia» ha scandito ieri il presidente della Camera, scatenando le reazioni a catena dei politici capitolini. Da destra a sinistra. «Parole che chiariscono ancora di più chi aveva ragione e chi aveva torto». Mette un punto all´intera questione Nicola Zingaretti. Roberto Morassut, deputato Pd, ha chiesto le dimissioni di Alemanno. «L´isolamento del sindaco è amplissimo - ha detto Morassut - In queste condizioni non può ricoprire una delle più alte cariche istituzionali, né rappresentare il sentimento di una città come Roma, medaglia d´oro alla resistenza. In queste circostanze si rassegnano le dimissioni».
Tanto che lo stesso sindaco, dopo qualche ora di silenzio, decide di intervenire. «Le dichiarazioni del presidente Fini - ha chiarito Alemanno - chiudono le polemiche di questi giorni: tutto il gruppo dirigente di An, compreso il sottoscritto, ha elaborato le tesi di Fiuggi e non può non ritrovarsi in questo percorso».
«Avvezzo com´è alle retromarce, Alemanno arriva addirittura a prendere le distanze da se stesso. Le dichiarazioni non smentite dal sindaco sul fascismo sono assai distanti dalle apprezzabili parole di Fini», sottolinea Roberto Giachetti (Pd). E l´Anpi, l´associazione dei partigiani è durissima: «Purtroppo, nonostante i tentativi di Fini, esiste sempre quell´anima nera, la stessa che aggredisce i giovani antifascisti e che oltraggia la memoria di morti innocenti. E´ veramente squallido» dichiara il segretario provinciale Ernesto Nassi. Dalle file del Pdl, il vicesindaco Cutrufo cerca di stemperare la tensione: «Bisogna giudicare i fatti, non le battute in libertà.
Posso testimoniare la reale convinzione di Alemanno di tenere alta l´attenzione alla memoria condivisa». E per sancire la tregua, l´assessore alle Politiche Sociali, Sveva Belviso si augura che «Veltroni torni sulle sue dimissioni dal Museo della Shoah».
Se ad Alemanno arrivano le critiche della sinistra, Fini non viene risparmiato da La Destra. «Il presidente della Camera - ha detto Storace - irresponsabilmente rinfocola odi e mette nel mirino dell´estrema sinistra chi non si rassegna a subire la verità di chi per decenni ha negato persino la tragedia delle Foibe».
(14 settembre 2008)
Foto
Scritte naziste a Piazza Ledro nel quartiere Salario-Trieste a Roma. Sono state imbrattate delle lapidi commemorative per i martiri delle Fosse Ardeatine. Le targhe erano state poste sotto le abitazioni di due vittime del massacro nazista, Luigi Pierantoni e Raffaele Zicconi. Immediata la reazione del sindaco: "Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, appena vista la fotonotizia diffusa da Repubblica.it sulle vergognose scritte apparse sulle lapidi che ricordano le vittime delle Fosse Ardeatine in piazza Ledro, nel condannare fermamente il vile gesto, ha disposto, tramite l'Ufficio decoro urbano, l'immediata ripulitura delle targhe commemorative e della facciata del palazzo".
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