MINACCE E INTIMIDAZIONI A DE ZORDO E TOMMASI PER VIDEOINCHIESTA SULL’ESTREMA DESTRA
(28/01/2009)
Abbiamo appreso in questi giorni delle minacce e delle azioni intimidatorie ai danni di Saverio Tommasi e Ornella De Zordo, rispettivamente attore e consigliere comunale di Firenze per il gruppo “Un’altra città”, in seguito alla diffusione su YouTube della loro video inchiesta di denuncia “Razzisteria: destra fascista in Italia e nella ‘rossa’ Toscana”(http://it.youtube.com/watch?v=NNLkCPvoRn8).
Nel video, girato nelle scorse settimane, viene rappresentata una Toscana inedita, con slogan fascisti, svastiche, ingiurie xenofobe e omofobe e cimeli, come il cappellino “Boia chi molla” o spille che richiamano ladoppia esse nazista. Nel circondario fiorentino e senese, territori di competenza del nostro Comitato Provinciale Arcigay, si susseguono feste e manifestazioni de “La Destra”, di “Azione Giovani” e di “Forza Nuova” in cui siinneggia alla purezza, alla caccia agli immigrati e agli‘zingari’, all’annientamento delle persone omosessuali. Nelle scorse notti, l'ingresso della Cabina Teatraledi Saverio Tommasi è stato sigillato da ignoti. Attraverso YouTube sonopoi arrivate agli autori del video inquietanti minacce: “Telo do io un bel video, ma sullefunzioni che ha il CTO” (il Centro Traumatologico Ortopedicodi Firenze) o “Perché non vieni con la tua telecamerina di merda dame”. Da tempo, Arcigay va ripetendo che occorre che la politica, a partire dalle sueistituzioni locali, si assuma la responsabilità delle sueazioni sciogliendo i gruppi neofascisti e neonazisti presenti in Italia, in linea con i principi sanciti dalla nostra Costituzione. Non solo manifestiamo la piena solidarietà agli amici Saverio e Ornella, ma sottolineiamola piena condivisione da parte nostra della loro denuncia. Arcigay Firenze “Il Giglio Rosa”, secondo il suo attocostitutivo, si identifica infatti nella storia della Resistenza e dell’antifascismo europeo, per la formazionedi una società laica e democratica e in cui i dirittifondamentali di ogni cittadino siano riconosciuti. Questo dilagare inquietante di ideologie razziste, omofobe e di chiarissima impronta nazi-fascistanel territorio fiorentino, senese e toscano produce estrema insicurezza anche per noi omosessuali, che ci sentiamo ugualmente colpiti dalla brutalità e assurdità degli episodi intimidatori nei confronti di Saverio e Ornella.Sollecitiamo pertanto le istituzioni toscane, e dunque l’Amministrazione Regionale, a prendere immediatamente unaposizione di stigmatizzazione in merito a quanto avvenuto, nonché a farsi portavoce presso il Governo della chiara volontà di rendere illegittimi gruppi che tramandano ideologie contrarie al quieto vivere e alla democrazia.
Razzisteria: destra fascista in Italia e nella rossa Toscana
AUTORE DEL L'ARTICOLO
Giuseppe Scanio
Saverio Tommasi e Ornella De Zordo hanno frequentato incontri, dibattiti e concerti organizzati da aderenti a gruppi di estrema destra e da movimenti giovanili di partiti di governo, e lo hanno fatto innanzitutto con lo scopo di comprendere dinamiche e motivazioni.
Solo in seguito, affermano, si è resa necessaria l’esigenza di una pubblica denuncia politica delle connivenze culturali che gruppi di estrema destra intessono con i partiti che al momento governano il paese. Una destra estrema nelle parole, nella gestualità e nei simboli, che oramai sdoganata si richiama espressamente a ideologie di tempi passati della storia.
L’inchiesta parte da una panoramica italiana per concentrarsi sulla Toscana: Lucca, Pistoia, Prato e soprattutto Firenze, dove fra le altre cose il centro sociale di destra Casaggì (Casa di AG, cioè di Azione Giovani, organizzazione di Alleanza Nazionale), vende libri e "cimeli fascisti", come il cappellino "Boia chi molla" o spille che richiamano la doppia esse nazista.L’inchiesta è accompagnata dal brevissimo estratto di una video/intervista a Claudio Lazzaro, regista di Nazirock, in quanto abbiamo ritenuto utile fornire anche un primo, breve approfondimento "culturale".Il video è sottotitolato per permetterne la visione anche a persone non-udenti.
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