Informazione Antifascista 1923
Gennaio-Febbraio - a cura di Giacomo Matteotti ·

pubblicato il 22.04.05
Viareggio (c.s.a. S.A.R.S.): 2 giorni per non dimenticare ·

da indy

25 Aprile ‘45-25 Aprile ‘05 due giornate per non dimenticare
by s.a.r.s Thursday, Apr. 21, 2005 at 9:57 PM mail:

25/26 aprile c.s.a. S.A.R.S. Viareggio

2 giorni per non dimenticare
CONTRO OGNI REVISIONISMO…presso lo spazio antagonista di resistenza sociale(S.A.R.S. Viareggio)

25-04
mostra permanente di giovani artisti con buffet e aperitivo
ore 21:30 cinesars:
“corbari”
“la battaglia di Schio”

26-04
ore 19/20:00 aperitivo + cena sociale
ore 21:30 “i signori della notte” canti popolari

per tutte le giornate mostra sulla resistenza contro ogni revisionismo e su Feltrinelli a cui verrà dedicata la biblioteca del csa SARS

Antifascismo a 60’anni dalla ricorrenza della Liberazione deve, oltre a rimanere un valore utile solo se militante, essere una base di partenza per un’analisi che riguarda proprio questi 60 anni che hanno visto da Portella della Ginestra a Davide Cesare(DAX) passando per Piazza Fontana una presenza generale di fascismo non solo nelle forze dell’ordine, ma nelle basi di potere dello stato stesso, i reazionari neo-fascisti diventavano così veri e propri interlocutori politici e strumenti stragisti di stato .All’ origine di tutto questo la presenza del secondo occupante quello Americano, venuto dopo quel 25 aprile ,che non avrebbe mai accettato una presa di forza e coscienza rivoluzionaria in Italia , come dimostrato in Cile,in tutto il Centro America e in Asia quando i lavoratori ,gli sfruttati si avvicinano al potere, il fascismo bieco e sanguinario è una delle “medicine” del capitalismo postbellico(in Italia oltre che stragi e bombe abbiamo avuto tentativi di Golpe)e la nostra liberazione dunque deve essere considerata una liberazione dimezzata (se così si può dire). La sostituzione di un occupante con un altro che non ha mai esitato ad usare gli stessi mezzi in svariate e vergognose occasioni.(accordi tra C.I.A e Mafia, tra C.I.A e gruppi neo-fascisti e con la loggia P2) L’antifascismo militante deve essere dunque oltre che un atto pratico e quotidiano uno strumento di analisi per trovare obbiettivi politici per contrastare il potere capitalista e imperialista in tutti i suoi aspetti, politici, giuridici ed economici.