pubblicato il 30.04.09
Mahmoud Ahmadinejad fan club ·
Mahmoud Ahmadinejad fan club
di Donato De Sena
“Simpatico”, “Grande uomo”, “Esempio di coraggio”, “Che tutti lo sentissero!”. Sul web alcuni seguaci di movimenti che si definiscono cattolici non fanno mistero del loro pieno e incondizionato appoggio alle tesi e alla politica del presidente iraniano.
La scelta della delegazione vaticana di non snobbare il discorso del leader iraniano Ahmadinejad alla Conferenza sul razzismo in sede Onu fa riflettere: qualcuno potrebbe facilmente interpretarla come un segno di discontinuità col passato (recente) nei rapporti col popolo di Israele. Il non condannare a priori uno stato come l’Iran, dove il rispetto dei diritti civili fondamentali è un optional, infatti, potrebbe rivelarsi un arma a doppio taglio: avanzerebbe lo spettro della Chiesa Cattolica che prende in simpatia gli stati etici a discapito dei moderni stati occidentali.
CHIESA CONSERVATRICE? - E lo spettro avanzerebbe di pari passo con quello, sicuramente più realistico, di uno spostamento delle posizioni della Chiesa verso quelle degli anti-conciliaristi, visto che la scelta di cui sopra cade proprio all’indomani della vicenda della revoca alla scomunica ai vescovi lefebvriani, all’indomani delle sortite di Benedetto XVI sull’uso del preservativo e delle discutibili posizioni assunte dalla Santa Sede sull’omosessualità: “Chi è gay non può fare il prete“, sentenziava alcuni mesi fa un documento della Congregazione per l’educazione cattolica. Fu proprio il più conosciuto dei lefebvriani a parlarne: “Adesso nessuno può più dire che i tradizionalisti sono fuori dalla Chiesa. Certamente un gruppo di Conciliaristi si comporterà come se lo fosse, ma non avrà più solo il Papa dalla sua parte“, scriveva Mons. Richard Williamson nelle settimane immediatamente seguenti al suo reintegro. Chissà quanto c’era di veritiero in quelle parole. Sta di fatto, comunque, che la delegazione del Vaticano a Ginevra, che ha definito il discorso di Ahmadinejad “estremista ed inaccettabile“, è stata l’unica tra quelle degli Stati europei ed Occidentali ad ascoltare le parole del dittatore iraniano, in nome, dicono, della libertà di espressione e della lotta al razzismo e all’intolleranza.
ONORE ALL’IRANIANO - Ma, nonostante le pacate posizioni ufficiali del Vaticano, non si sono lasciati scappare l’occasione di manifestare apertamente tutto il loro sentimento antiebraico-israelian-sionista un bel gruppetto di fondamentalisti cattolici, spesso legati ai movimenti di estrema destra, che una Chiesa estremamente conservatrice la vorrebbero davvero: e tra gli utenti dei forum di riferimento la popolarità di Ahmadinejad cresce a vista d’occhio. “Mi diventa sempre più simpatico“, scrive l’utente Sursum Corda riportando le notizie da Ginevra sul forum di Tradizione.biz (Cattolicesimo e politica), di cui è un veterano. Immediata la risposta de Il Milanese, un altro che viaggia ben oltre i 2.000 messaggi: “Non solo a te. Al di là della questione religiosa, politicamente è uno dei migliori capi di stato presenti in questi tempi bui. L’unico contrappeso al buonismo mieloso e politicamente corretto che ammorba le nostre società“. Non ha dubbi nemmeno michiamorotella: “Ahmadinejad è un grande uomo… Onore a lui! Un esempio di coraggio e convinzione nella propria battaglia“. Del resto, è la stessa “Carta del gruppo a dire senza giri di parole come la pensi un “tradizionalista” che si rispetti: “Non abbracciamo posizioni razziste su base biologica, ma crediamo fermamente che l’Europa multirazziale - costruita a tavolino dalla fratellanza massonica - abbia lo scopo di cancellare per sempre la nostra Civiltà, pertanto combattiamo l’immigrazione selvaggia e incontrollata, che porta inevitabilmente all’islamizzazione delle nostre terre“. Ogni altra forma di razzismo e di discriminazione - ad esempio basato sull’orientamento politico e/o religioso - pare sia tranquillamente ammessa.
DISCORSO TRANQUILLO - Anche sul forum dei militanti di Forza Nuova commentando le parole di Ahmadinejad, non esitano a difenderlo: “Non ha fatto riferimento all’Olocausto. Ha fatto un discorso molto tranquillo affermando la semplice, incontestabile realtà, ovvero l’innesto forzato in un territorio, di una nuova Entità Statuale Aggressiva (non ha nemmeno nominato il nome di Israele), creata attraverso l’immigrazione intensiva si popolazioni alloctone“. Innegabile. Israele non l’ha nemmeno nominata e sono i malpensanti che hanno creduto che il leader iraniano stesse parlando proprio di quell’Entità Statula Aggressiva lì. La gente, si sa, sono cattivi. E ancora: “Hanno parlato di razzismo da parte del presidente iraniano, ma la verità e che tentavano disperatamente di oscurare il tema principale del dibattito; ovvero la politica di aggressione israeliana a Gaza“. “Uno con le palle, era ora che tutti lo sentissero, gli ebrei col pretesto dello sterminio dopo la seconda guerra mondiale hanno invaso la Palestina. Altro che razzista, è un realista!“. Gente pragmatica quella di Forza Nuova: basta chiacchiere da bar. Il lavoro qualcuno deve pur finirlo.
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