pubblicato il 23.10.09
Faida interna nel neofascismo milanese. ·
23 Ott. Ore: 17.44 - Faida interna in corso al neofascismo milanese.
Dopo i fratelli Todisco, domenica sera è toccato a Roberto Jonghi Lavarini, uomo del Pdl e portabandiera dell'estrema destra nel partito di Berlusconi, essere aggredito da Forza Nuova: tre costole rotte e un occhio nero, stando alla notizia diffusa solo oggi. Pochi giorni fa su alcuni siti internet del neofascismo milanese (Forza Nuova e Vivamafarka) venivano smentite le forti tensioni, le risse e i pestaggi che stanno ormai scuotendo l'area da mesi. Da una parte forzanovisti e Hammerskin, dall'altra Cuore Nero. Ma proprio domenica sera un gruppo di skin di Forza Nuova ha teso un agguato a Jonghi Lavarini fuori dalla sede del circolo Destrafuturo di Città Studi. Motivo: le critiche di Jonghi a Forza Nuova per aver invitato l'infame calunniatore, il giornalista di Repubblica Paolo Berizzi, a presentare il suo libro Bande nere. Immediata la reazione degli amici di Jonghi: un gruppo di Guerrieri Ultras del Milan, insieme a dei malavitosi di Porta Venezia, è subito partito, nella notte, per assaltare il Presidio, sede forzanovista di piazza Aspromonte. Il gruppetto di giustizieri fai da te sarebbe stato fermato appena in tempo da tale "Himmler", vecchio militante neofascista degli anni '70, oggi affermato balordo di Porta Venezia, amico sia di Jonghi che della famiglia mafiosa siciliana dei Lucchese. Ora Jonghi, con una e-mail riservata, cerca di stemperare la tensione, ripetendo testualmente che non conosce i suoi aggressori, tanto meno la loro eventuale matrice politica. Con Jonghi si sono subito schierati Cuore Nero e Casa Pound, che hanno più di un conto in sospeso con Forza Nuova e gli Hammerskin; ma a favore del politico del Pdl c'è anche il "gotha del neofascismo milanese": Marco Battara, Guido Giraudo, Lino Guaglianone e Maurizio Murelli. Ora, nell'ambiente, regna una tensione che non promette nulla di buono. Gli amici mafiosi di Jonghi non danno peso agli equilibri politici ed hanno chiesto la testa dei suoi aggressori. (tratto da indymedia lombardia)
http://www.radiondadurto.org/agenzia/2009-10-23-17-44_red_articolo.htm
documentazione
r_lombardia
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