La scissione dell�??ex coordinatore nazionale Paolo Caratossidis, tra sbandamenti, confusione politica e insulti.
Forza nuova ancora più isolata a Milano dopo il tentativo di aprire una nuova sede mentre precipita la sua crisi a livello nazionale
In occasione del tentativo, il 18 dicembre scorso, di apertura della nuova sede di Forza nuova in corso Buenos Aires si sono consumati ulteriori e significativi strappi nell�??estrema destra milanese.
Come noto, utilizzando l�??esposizione mediatica ttorno a questa vicenda, Roberto Fiore ha pensato bene di annunciare che nelle prossime elezioni amministrative Forza nuova correrà con proprie liste. Un passo che ha spiazzato sia i �??padrini�?� del Popolo della libertà accorsi a sostenere i suoi �??diritti�?� (Roberta Capotosti e Marco Osnato), sia i dirigenti delle altre formazioni neofasciste milanesi venuti a manifestare la propria solidarietà.
Da qui l�??invio, già il giorno dopo, di una lettera �??riservata�?� a Forza nuova, firmata dal Coordinamento dei camerati, una specie di asse trasversale neofascista fra tutte le destre, in cui, dopo aver sottolineato come �??dirigenti e militanti del Popolo della libertà, della Lega nord, de La Destra, della Fiamma tricolore, di Destra per Milano, di Fiamma futura, di Lealtà e azione e di Casa Pound�?�, proprio nel momento in cui si erano posti �??al fianco di Forza nuova per difendere il suo sacrosanto diritto ad avere legalmente pacificamente una sede�?�, Roberto Fiore e Forza nuova avessero �??strumentalizzato questa mobilitazione (e la nostra presenza) per propagandare la propria lista alle prossime elezioni comunali di Milano. Lista che, nessuna delle sigle sopraccitate, ha intenzione di sostenere e di votare�?�. A firmare la lettera, a nome del Coordinamento, Vincenzo Forte (La Destra), Domenico Leccisi (il figlio del trafugatore della salma di Mussolini nel 1946 dal cimitero Maggiore, ora nella Fiamma tricolore) e Piero Porciani (Pdl).
Roberto Fiore già in precedenza non godeva di grande considerazione nell�??estrema destra milanese, uno dei motivi della mancata partecipazione il maggio scorso delle altre sigle al comizio di Forza nuova in piazza Aspromonte, ora, dopo questa uscita, la sua credibilità è decisamente precipitata. Forza nuova, dal canto suo, è attanagliata da una crisi profonda che cerca in ogni modo, anche goffamente, di nascondere. Le divisioni covano da tempo e riguardano principalmente il rapporto con Silvio Berlusconi in vista di possibili elezioni anticipate. Un nodo che ha già portato a fuoriuscite dal partito, in dissenso con l�??intenzione di Fiore di raggiungere un accordo di desistenza con il Pdl: un eletto in cambio della non presentazione (si è fatto il nome del fratello di Roberto Fiore, l�??avvocato Stefano).
Pochi giorni fa una sezione di Roma è ufficialmente uscita costituendosi in �??Comunità militante autonoma�?�. A ciò si è aggiunga la ben più grave scissione operata dall�??ex coordinatore della segreteria nazionale Paolo Caratossidis a seguito di una feroce polemica interna, condotta attraverso alcuni blog, che ha letteralmente scosso i vertici di Forza nuova. A iniziarla su Vivamafarka e altri siti lo stesso Paolo Caratossidis che prendendo spunto dalle manifestazioni studentesche contro la riforma Gelmini, così si esprimeva: �??Il 14 dicembre a Roma non ci sono stati quattro teppisti dei centri sociali ad assediare il centro storico per ore. No, non ci sono stati violenti autonomi�?� a fare gli scontri con le forze dell�??ordine si sono visti ragazzini incensurati di 18 anni, ricercatori universitari, ragazze, metalmeccanici in cassaintegrazione con tuta da lavoro, ed anche molti figli di papà candidati figli di nessuno�?� Si prospetta una sfida interessante. C�??è una scelta di campo da fare, è inequivoca, evidente. Bisogna stare con chi lotta, perché chi lotta oggi può avere l�??obiettivo di fondo che ha un potenziale rivoluzionario. Abbattere il sistema capitalistico�?� �? importante ora capire con chi dobbiamo stare, uscire dalla gabbia per nulla dorata in cui ci autoemarginiamo�?�.
La discussione è subito degenerata, due gruppi di forzanovisti, pro e contro Caratossidis, si sono ripetutamente insultati e minacciati (Duilio Canu ha anche accusato Caratossidis di comportamenti �??femminei�?�), al punto che alcuni forum hanno deciso di chiudere un confronto così duro. Tra gli altri quello sempre così disponibile di Ugo Maria Tassinari (http://fascinazione.blospot.com/). Con uscita del gruppo di Caratossidis se ne andrebbe gran parte della base militante del Triveneto. Un duro colpo.
Fonte:
Osservatrio Democratico sulle Nuove Destre