pubblicato il 4.03.11
Varese Si constituisce capo ultrà Blood & Honour ·
Si constituisce capo ultrà Blood & Honour
ricercato da settembre:
spacciava hashish
Bosco Vito Jordan ricercato dal settembre 2010, si è costituito al personale di frontiera in servizio al valico di frontiera con la Svizzera di Gaggiolo, nel Varesotto
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tratta dai dizionari Zanichelli ascolta l'articolo
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Polizia (foto Ansa)
Polizia (foto Ansa)
Varese, 2 marzo 2011 - Era noto in quel di varese per essere il capo degli ultras della squadra della città, i Blood & Honour, ma si è scoperto che nascondeva una seconda vita: spacciava hashish. Ieri sera Bosco Vito Jordan ricercato dal settembre 2010, si è costituito al personale di frontiera in servizio al valico di frontiera con la Svizzera di Gaggiolo, nel Varesotto. L??uomo, dopo indagini condotte dalla Squadra Mobile di Varese, era destinatario di un??ordinanza di custodia cautelare in carcere per traffico di sostanze stupefacenti, in particolare hashish.
La droga, importata dall??Olanda, era destinata ad una rete di clienti composta anche da appartenenti alle frange estreme della tifoseria biancorossa del Varese Calcio. Blood & Honour è una rete internazionale di promozione di rock neonazi e un gruppo politico legato a Combat 18, altro soggetto della galassia dell??estrema destra (www.bloodandhonour.com). Le origini del gruppo Blood & Honour, riporta Wikipedia.org, risalgono alla seconda metà degli anni Settanta, nel Regno Unito, quando il National Front, di ispirazione nazionalista, fondò il movimento Rock Against Communism (Rac), in risposta alla campagna Rock Against Racism della Anti-Nazi League. Il nome deriva dal motto dell??organizzazione paramilitare nazista Hitler-Jugend, «Blut und ehre».
L??indagine è partita nel 2007, dopo il sequestro di cento grammi di hashish avvenuto a Varese nei confronti di un minorenne. Grazie agli accertamenti svolti dalla Squadra Mobile si è scoperto che a fornirlo era stato di Vito Jordan Bosco, fondatore del club ultras del Varese Calcio Blood & Honour. Bosco era in grado di trattare considerevoli quantitativi di hashish, nell??ordine di alcuni chilogrammi per volta. I fornitori erano Gaudenzio Aidi Parietti (60 anni) e Bruno Monzoni (48 anni), arrestati nel 2008 dalla Mobile di Varese mentre importavano dai Paesi Bassi ben 42 chili di hashish. Prima che venisse emesso un provvedimento cautelare nei suoi confronti, Bosco era fuggito all??estero, in Spagna, dove, nella città di Guadiaro (in Andalusia, nella provincia di Càdice), aveva avviato una piccola attività commerciale. La Mobile di Varese lo ha localizzato e ha avviato il procedimento per ottenere un mandato di arresto europeo, ma Bosco, accompagnato dal suo avvocato, ha deciso di costituirsi.
http://www.ilgiorno.it/varese/cronaca/2011/03/02/467477-constituisce_capo.shtml
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