Niente di nuovo sotto al sole, l'ennesimo rigurgito fascista proveniente da un esponente del Pdl (o leghista). Dopo i saluti romani della Brambilla, quello di Iuri Milanese (consigliere comunale per la Lega Nord a San Giovanni Bianco, in provincia di Bergamo), quello di Mimmo Rocco (assessore al bilancio di Margherita di Savoia, dove la Carlucci è sindaco), dopo il Manifesto dei Responsabili che Scilipoti ha copiato di sana pianta da quello fascista di Gentile, dopo il tentativo di cancellare la norma provvisoria antifascista dalla Costituzione da parte di alcuni esponenti del Pdl, dopo le varie minimizzazioni e gli elogi neanche tanto velati dello stesso Berlusconi sul suo diretto predecessore Mussolini ("Il Duce non ha mai ammazzato nessuno", "La gente che mandava al confino era come se andasse in vacanza", "Sotto il fascismo non si stava poi così male", eccetera eccetera... Dopo tutto ciò, ecco il vicesindaco di Boltiere, paesino del bergamasco, tale Maurizio Testa, che non perde l'occasione per mostrare al mondo la vera natura del partito affaristico di plastica dello psiconanetto: in gita a Predappio, paese natale del Duce, insieme alcuni amici fa il saluto romano davanti al busto di Mussolini ed esibisce la foto su Facebook, manco fosse un trofeo. Ovviamente in seguito all'esplosione delle polemiche fa marcia indietro dicendo di essere stato frainteso sul quotidiano Bergamonews. Un film già visto. Del restol'atto del vicesindaco in questione non spicca nemmeno per originalità, dato che foto di questo genere erano state esposte, sempre sul popolare social network, da due consiglieri comunali di San Giovanni Bianco (il Milanese citato prima) e Ponteranica e da un assessore di Seriate. Che dire, davvero servono ancora ulteriori conferme?
Fonte:
Notizie Politica
iniziative_fasciste
r_lombardia