L'ex segretario provinciale de "La Destra" Mario Bertoli, dimessosi in seguito al caso delle firme false esploso dopo la tragedia di Pierangelo Ablondi, è stato iscritto nel registro degli indagati per falso ideologico in concorso. Per ora, è l'unico indagato. L'accusa, conferma il procuratore Gerardo Laguardia, riguarda la falsificazione della maggior parte delle firme per la presentazione della lista elettorale a sostegno di Priamo Bocchi sindaco.
Circa 130 su 438 sottoscrizioni sono state disconosciute dai firmatari, convocati dalla Digos in seguito alla prima denuncia presentata dall'ex pallavolista Claudio Galli. Quest'ultimo si è visto annullare la firma a sostegno di Ghiretti perché compariva già nella lista de La Destra, ha presnettao il 17 aprile una formale querela in Procura. Nei giorni successivi, il consigliere provinciale della Lega Nord Pierangelo Ablondi si è tolto la vita, lasciando un biglietto in cui collegava il tragico gesto al fatto che avrebbe convalidato delle firme false per fare un favore a un amico.
Mario Bertoli dopo alcuni giorni ha annunciato le dimissioni dal ruolo di coordinatore provinciale de La Destra e in seguito ha diffuso una nota in cui ammetteva di essere a conoscenza dell'irregolarità delle firme.
Come ha confermato anche il procuratore Laguardia, i nominativi sarebbero stati ricalcati
dalle liste dei sostenitori che avevano firmato per La Destra per precedenti elezioni. In seguito ad accertamenti sui tabulati telefonici di Ablondi e ad altre attività d'indagine, i sospetti si sono concentrati su Bertoli, che risulta l'unico indagato. L'ipotesi di concorso riguarda infatti colui che ha convalidato la lista, Pierangelo Ablondi, che purtroppo si è tolto la vita in seguito a questa triste vicenda. Mario Bertoli sarà ascoltato nei prossimi giorni dalla Digos, in presenza del suo avvocato difensore.
Fonte:
RepubblicaParma
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