pubblicato il 21.11.12
Cortei, arriva la diffida per CasaPound. Convocato contro-presidio a piazza Vittorio ·
Cortei, arriva la diffida per CasaPound. Convocato contro-presidio a piazza Vittorio
I giovani promotori dell'appello antifascista e della lettera al sindaco per invitarlo ad esprimersi sul "raduno nero" di sabato hanno deciso di procedere legalmente per evitare braccia tese, simboli nazisti, antisemiti o razzisti. Oggi sit-in alla prefettura, poi sit-in all'Esquilino
di VIOLA GIANNOLI
Cortei, arriva la diffida per CasaPound Convocato contro-presidio a piazza Vittorio
Cresce l'attenzione, e l'allarme, per il corteo nazionale dei "fascisti del terzo millennio" di CasaPound convocato per sabato. I militanti dell'organizzazione di estrema destra sfileranno in una manifestazione autorizzata dalla Questura da piazza della Repubblica al Colosseo. Appuntamento alle 16. Il raduno nero però non è andato giù a molti. E così, dopo la mobilitazione in rete, è stata convocata, sempre per sabato alle 14.30 una contro-manifestazione antifascista a piazza Vittorio, a pochi passi dall' "occupazione non conforme" di via Napoleone III, la sede di Cpi appena acquistata dal Comune di Roma con una permuta immobiliare da 11mila e 800 euro. La tensione all'Esquilino sarà dunque alta con le forze dell'ordine a monitorare la situazione e impedire qualunque tipo di scontro e contatto tra antifascisti e "teste rasate".
Già questa mattina il circolo Mario Mieli, QueerLab, la Casa internazionale delle donne, l'Anpi romano, le Madri per Roma città aperta, alcuni esponenti della sinistra capitolina e alcuni attivisti, hanno dato vita a un sit-in in piazza Santi Apostoli, proprio davanti alla prefettura, per chiedere di vietare il corteo nero e chiedere la chiusura della
sede delle "tartarughe" (così sono anche chiamati, per via del logo, gli appartenenti al movimento guidato da Gianluca Iannone).
Intanto, dopo un appello in rete contro i cortei neofascisti in città, una lettera aperta al sindaco di Roma Gianni Alemanno arriva ora una diffida per CasaPound. La battaglia "democratica e non violenta" dei promotori di "Roma dica NO ai raduni fascisti" proseguire. I ragazzi, di diversa estrazione politica e religiosa, sperano che il loro gesto serva ad evitare che durante lo svolgimento del corteo ci siano atti che inneggino al fascismo, come ad esempio i saluti romani. "Tali atteggiamenti - spiega l'avvocato Gino Salvatori - potrebbero integrare il reato di apologia al fascismo e come tali andrebbero perseguiti".
"Per noi - scrivono Gianluca Melillo, Daniele Regard e Maruan Oussaifi - l'antifascismo non è solo una parola. L'antifascismo è un valore costituzionale e culturale da tenere sempre vivo. Un retaggio culturale che implica oneri e che comporta una più alta identità nazionale. Ma essere anti fascisti vuol anche dire essere rispettosi delle leggi, essere fautori del più alto significato di "Stato di diritto", significa combattere con le armi della legalità. Ed è proprio in quest'ottica che abbiamo deciso di diffidare Casa Pound. Di compiere un atto forte, chiaro e significativo, ma nella speranza che le nostre fosche previsioni sulla manifestazione del 24 risultino errate. Con l'augurio che sabato prossimo non avvenga nulla che possa dare seguito a questa diffida. Ma, qualora invece, malauguratamente, dovesse accadere quello che andiamo predicando, cioè che questo è un movimento violento ed anti democratico, distante cioè da quei principi di libertà ed uguaglianza che sono per noi alla base del vivere civile, allora non esiteremo ad agire con ogni mezzo legale a nostra disposizioni. Convinti che la legge sia davvero "giusta ed euguale per tutti" e lotteremo per far rispettare il famoso art 4 della già citata Legge Scelba, per far si che venga severamente punito chi dovesse compiere atti che oltre ad esser profondamente malati e sbagliati, sono anche illegali".
"Abbiamo pertanto deciso di procedere legalmente, nostante abbiamo ricevuto insulti e minacce più o meno velate, e ci sia stata, ed ancora è in atto, una campagna denigratoria nei nostri confronti, ma nonostante tutto abbiamo deciso di metterci la faccia - concludono i ragazzi - Noi non abbiamo paura. Noi crediamo di vivere in uno Stato che difende i cittadini che onestamente si oppongono, con solo le armi del diritto, del buon senso e della passione per la libertà, alla violenza, all'odio ed alla barbarie. Noi ci abbiamo "messo la faccia". E continueremo a farlo".
(21 novembre 2012)
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/11/21/news/diffida_casapound-47133494/
Lz - Casapound, Barbera (Prc): Pool avvocati per denunciare apologia fascismo
Roma - 21 nov (Prima Pagina News) "Sabato si annuncia, purtroppo, un??altra giornata molto calda in quanto si intrecceranno le manifestazioni per la scuola degli studenti e dei Cobas con quelle di CasaPound e degli antifascisti romani. Auspichiamo che il Comitato provinciale per la Sicurezza e l??Ordine pubblico, che dovrebbe riunirsi questo pomeriggio, valuti bene la richiesta che sta pervenendo da più parti, compreso il presidio di questa mattina a Piazza SS. Apostoli, di revocare la sfilata di CasaPound?. Lo dichiara, in una nota, Giovanni Barbera, membro del comitato politico romano del Prc-Fds e presidente del Consiglio del Municipio Roma XVII. ??Una cosa è certa ?? continua Barbera - questa volta non tollereremo saluti romani, slogan e simboli fascisti in piazza, come è avvenuto, per l??ennesima volta, quindici giorni fa con il corteo del Movimento sociale europeo. Stiamo organizzando un pool di avvocati che saranno pronti a formalizzare fin dalla prossima settimana denunce qualora dovessero verificarsi in piazza sia episodi di apologia di fascismo che omissioni da parte delle autorità a cui spetta intervenire in questi casi. Sbaglia di grosso il capo della polizia, Antonio Manganelli, a sottovalutare il pericolo rappresentato da queste organizzazioni di estrema destra, come si evince dalle sue dichiarazioni rilasciate ieri sera nel corso della trasmissione di Ballarò, nella quale ha voluto, invece, puntare il dito contro l??area anarco-insurrezionalista. Basterebbe osservare quello che sta succedendo in tutta Europa, nella quale si sta registrando una forte crescita dei consensi alle formazioni di ispirazione nazifascista, come dimostra il caso eclatante di Alba dorata in Grecia, per rendersi conto quali siano i rischi per la nostra fragile democrazia?.
(PPN) 21 nov 2012 16:06
http://www.primapaginanews.it/dettaglio_articolo.asp?id=124429&ctg=6
manifestazioni antifa
r_lazio
articolo precedente
articolo successivo