pubblicato il 26.01.13
CasaPound, ora si indaga sui rapporti con gli ultrà ·
L??indagine sui neofascisti va avanti. Dagli atti traspare anche il rischio di una ??saldatura? tra estremismo politico e gli ambienti più violenti della tifoseria
di DARIO DEL PORTO
"? importante che qualcuno dello stadio venga a fare il servizio d'ordine", diceva Giuseppe Guida durante i preparativi della manifestazione nazionale di CasaPound del 26 novembre 2011. Un'iniziativa ufficialmente pacifica, ma all'ombra della quale, secondo gli investigatori, si muoveva anche l'ala "militare" dell'organizzazione neofascista. L'indagine condotta dal Ros e coordinata dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo va avanti. Dagli atti traspare anche il rischio di una "saldatura" tra estremismo politico e gli ambienti più violenti della tifoseria. E verifiche sono in corso sui canali di finanziamento del gruppo, le cui casse sarebbero in parte alimentate anche da vecchi simpatizzanti.
Questo almeno è quanto si evince dall'intercettazione dove Enrico Tarantino, leader di Hmo, confluito in CasaPound fino alla recente scissione, afferma: "Questi soldi sono di un camerata che ha una quarantina di pizzerie e ci ha dato un contributo". Il finanziatore è stato identificato e non risulta indagato. Il capitolo dei finanziamenti resta aperto e sarà presumibilmente approfondito negli interrogatori nel corso dei quali gli indagati potranno replicare alle accuse.
L'inchiesta punta sui leader romani
E sarà approfondito anche il tema dei rapporti con la tifoseria. Nei
giorni precedenti la manifestazione nazionale (poi comunque vietata dalla questura), si era aperta infatti, all'interno della sezione "Berta" di via Foria, una discussione sulla opportunità di coinvolgere "quelli dello stadio". Si mostrò perplessa Emmanuela Florino, ora ai domiciliari come Guida ed altri quattro dei dieci indagati: "Una persona che è abituata a fare stadio è difficile che entra in un movimento dove devi stare sotto a dieci ragazzini... che magari nello stadio stavano per fatti loro... ma non perché lui è bravo, perché funziona così... lui non sarebbe mai capace di stare all'altezza di un movimento perché finirebbe a coltellate perché quello è abituato a fare". Anche se, obiettò Guida, "quando devono fare a mazzate sono meglio di noi".
Anche Enrico Tarantino, ora in carcere, era "contrario alla presenza degli ultras", scrive il giudice. Ciò nonostante la sera del 25 novembre 2011, quando sarà sequestrato materiale contundente preparato per la manifestazione del giorno successivo, verrà registrata anche la presenza dell'ultrà (non indagato in questo procedimento) di cui si era parlato nelle intercettazioni
E anche il calcio minore, si desume dalle indagini, rischiava di trasformarsi in terreno di scontro per estremisti di destra e di sinistra. In un colloquio dell'ottobre 2011, nella sezione "Berta" si discute di come colpire gli avversari. Andrea Coppola (leader di Blocco studentesco, raggiunto da obbligo di dimora nel quartiere Vomero) dice: "Mi devo togliere lo sfizio di tirare una molotov nella sezione dei Carc", i comitati di appoggio della resistenza per il comunismo. E un interlocutore non identificato propone: "Andiamo a picchiare questi di sinistra alle partite", parlando dell'Internapoli e del Marano. Tarantino scuote il capo, liquidando la proposta come "perdita di tempo", ma un altro propone "di assistere alle partite per vedere gli striscioni e avere la certezza dell'appartenenza politica".
Ma quando si propone di andare direttamente a Marano, in piazza Arafat, qualcuno obietta: "Lì c'è il clan Nuvoletta". Nei colloqui, numerose espressioni cariche di antisemitismo. Come quella dove prima un indagato si dice incredulo per la presenza di bambini in Sinagoga. Poi si commenta l'origine ebraica del fondatore e primo presidente del Calcio Napoli, Giorgio Ascarelli: "Quello era ebreo", dice uno. "Il fondatore del Napoli, non il presidente, precisiamo", aggiunge Tarantino. E Coppola, tra le risate, conclude: "Uà, che figura di m...".
(26 gennaio 2013)
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2013/01/25/news/casapound_ora_si_indaga_sui_rapporti_con_gli_ultr-51308752/
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